SALTA LA FERMATA, AUTISTA DI BUS INSEGUITO E PESTATO A PONZA: PECCATO, GLI AGGRESSORI ERANO DUE TURISTI ITALIANI
A SALVINI OGGI NON NE VA UNA DRITTA
Sono andati a prenderlo che stava ancora sul suo pullman, seduto al volante.
Gli hanno sferrato calci e pugni a ripetizione e poi sono filati via perdendosi nella calca dei turisti che affollano ad ogni ora la banchina del porto di Ponza, da qualche tempo usata anche come capolinea del trasporto urbano.
È stata un’aggressione per vendetta quella che si è consumata ieri nelle prime ore del pomeriggio.
La vendetta è stata consumata da due giovani turisti italiani («uno palestrato e l’altro calvo», racconteranno poi i testimoni agli inquirenti) contro quell’autista che aveva osato lasciarli a piedi.
La scena s’era consumata poco prima. Fermata degli autobus in zona Le Forna. Passano tre pullman ma non si fermano, sono pieni come scatole di sardine e a terra c’è un sacco di gente che vorrebbe salire.
Quando arriva il quarto, però, l’autista rallenta, è tentato di aprire le porte del mezzo ma poi capisce che non è il caso e tira dritto anche lui.
Ma rallentare è stato un errore madornale, perchè a terra alcuni hanno modo di guardarlo bene in viso, e sono più nervosi degli altri.
Tanto che una volta riusciti a salire sul bus successivo, e poi arrivati al capolinea, vanno dritti dritti sul bus della corsa precedente, dove c’è ancora l’autista che hanno riconosciuto, e l’aggrediscono a quattro mani.
L’uomo crolla a terra, semisvenuto, più che altro per lo spavento, ma le botte le ha preso davvero.
Qualcuno tra le decine di testimoni che hanno assistito alla scena chiede aiuto e dopo pochi istanti sulla banchina del porto arriva anche l’ambulanza.
Niente di grave, diranno i medici, ma questa resta una brutta storia e proseguirà almeno fino alle prossime ore, quando l’autista formalizzerà in caserma la denuncia nei confronti dei suoi aggressori, che nel frattempo sono stati identificati dai carabinieri.
Paolo Sarandrea
(da “il Corriere della Sera“)
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