SALVINI A GENOVA, TERZO CAMBIO DI LOCATION: DAL CAP AL TEATRO PER FINIRE NELLA SOLITA SALA DELL’HOTEL DI LUSSO
DA PROLETARI A CAPITALISTI IN 24 ORE, DOPO LA RIVOLTA DEI PORTUALI… IL CAP CONTINUA NELL’UMORISMO: “IL PROBLEMA NON E’ LA LEGA, MA SALVINI, IN EFFETTI E’ RAZZISTA”
Il convegno della Lega Nord (ovvero il pretesto per Matteo Salvini di farsi un selfie “proletario” in porto) che ha scatenato le polemiche di molte forze politiche e sindacali, si farà sempre domenica mattina ma in una sede diversa dal Cap.
La location scelta cambia per la terza volta, non più la sala Sivori della Provincia, ma il lussuoso Star Hotel President, location abituale delle adunate leghiste.
Ieri il Cap, che in principio aveva concesso la sala, ha confermato la disponibilità ma chiesto alla Lega di cercare un altro posto per evitare problemi di ordine pubblico.
«Abbiamo scelto questa città per parlare di lavoro perchè Genova è un posto dove si lavora” (e già questo risulterebbe incompatibile con la presenza di Salvini, in effetti).
Poi la solita promessa padana: “chiuderemo i centri sociali illegali” (quelli che frequentava Salvini o la candidata sindaca leghista di Bologna, per capirci).
Non poteva mancare anche oggi l’umorismo dell’ex compagno Danilo Oliva, presidente del Cap di via Albertazzi: «Non abbiamo problemi con la Lega con la quale vogliamo continuare a avere rapporti ma è il segretario Salvini a creare problemi alla Lega visto che assume atteggiamenti e utilizza espressioni razziste».
Se ne deduce che Salvini non è la Lega o che la Lega non è Salvini o che Salvini danneggia la Lega.
Fermo restando che Oliva ora si è accorto che Salvini è razzista, la Lega ancora non lo sa, ci deve pensare.
Non poteva mancare la chiosa finale del Gabibbo bianco Toti che ritiene «avvilente l’illiberalità verso la Lega». Un altro che, per interesse di poltrona, vede solo le pagliuzze in casa altrui e non le travi in casa propria. Arrivando persino a accettare due leghisti sotto processo per peculato nella sua Giunta.
Caro Toti, di avvilente a Genova, c’è il solo il tuo opportunismo.
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