SALVINI LI VOLEVA IN MANETTE: ASSOLTI I DUE MIGRANTI ACCUSATI DI AVER MINACCIATO L’EQUIPAGGIO DELLA VOS THALASSA
CADUTE LE ACCUSE DI MINACCE, VIOLENZA PRIVATA, RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE E FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
Sono stati assolti i due migranti che Salvini voleva fare “scendere in manette” dalla Diciotti ferma al porto di Trapani nel luglio dello scorso anno.
Lo racconta Marco Bova su Repubblica Palermo: si tratta di Bichara Ibrahim Tuani, di 32 anni originario del Senegal e Ibrahim Amid, ghanese di 27 anni.
I due furono arrestati nel luglio dello scorso anno con l’accusa di minacce, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Secondo le indagini i due si erano scagliati contro alcuni componenti dell’equipaggio del rimorchiatore battente bandiera italiana Vos Thalassa che li aveva soccorsi vicino a una piattaforma petrolifera a largo delle coste libiche.
In totale vennero tratte in salvo 67 persone che poi vennero trasbordati sulla nave Diciotti della Guardia costiera che sbarcò a Trapani dopo una lunga trattativa in cui intervenne il ministro Matteo Salvini.
Lo sbarco, dopo una lunga attesa, avvenne in tarda serata con l’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nonostante Salvini avesse detto che “prima di concedere qualsiasi autorizzazione attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori che dovranno scendere dalla Diciotti in manette”. Vennero individuati Amid e Tuani che però alla fine non scesero dalla nave in manette.
Ora il riconoscimento che i due migranti avevano paura di finire uccisi se fossero stati consegnati ai militari libici. I due migranti hanno chiesto già dinanzi al giudice Grillo di essere riconosciuti come rifugiati.
(da Globalist)
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