SALVINI RIESCE A FARE LA FIGURA DEL PIRLA CON AMAZON CHE LO GELA: “IN ITALIA ABBIAMO CREATO 120.000 POSTI DI LAVORO”
“6 MILIARDI DI EURO INVESTITI, 234 MILIONI DI TASSE VERSATE IN ITALIA, 2.500 PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE PRESENTI NEI NOSTRI NEGOZI, SUPPORTO ALLA DIGITALIZZAZIONE PER LE PICCOLE AZIENDE E TRE MESI GRATIS DI ABBONAMENTO”
Quasi 6 miliardi di euro investiti in dieci anni, oltre 120.000 posti di lavoro creati e 234 milioni di euro di tasse già versate.
All’incontro di ieri con il leader della Lega Matteo Salvini Amazon Italia ha lasciato parlare i numeri, che raccontano meglio di qualsiasi stratagemma comunicativo l’impegno dell’azienda per l’Italia, “attraverso investimenti, creazione di posti di lavoro, sostegno alla digitalizzazione delle PMI e contributo fiscale”, spiega il colosso in una nota ufficiale diffusa oggi.
Per essere precisi, dal 2010 da noi Amazon ha investito più di 5,8 miliardi di euro per la creazione di posti di lavoro e infrastrutture, diventando “uno dei principali creatori di posti di lavoro nel paese, dando lavoro a 8.500 persone e consentendone l’occupazione di oltre 120.000”.
La creatura di commercio elettronico fondata da Jeff Bezos, inoltre, “contribuisce anche al gettito fiscale attraverso le tasse, sia dirette che indirette, che vengono riscosse dal Governo a seguito delle nostre attività sul territorio nazionale, con un contributo fiscale complessivo — come abbiamo già detto — di 234 milioni di euro nel 2019”.
Per quanto riguarda le piccole e medie imprese, tante le iniziative, ma, avvertono, “faremo di più”. L’investimento di più di 85 milioni di euro già fatto nella promozione di questo tipo di imprese durante il Black friday e il periodo natalizio, si somma alla promozione dei prodotti “di oltre 2500 PMI italiane presenti nei nostri negozi Made in Italy in Italia, UK, Germania, Francia, Spagna e USA dedicati all’eccellenza italiana”, come si legge nello statement.
L’impegno preso da Amazon riguarda anche la formazione delle diverse realtà imprenditoriali tricolore con un supporto concreto alla loro trasformazione digitale.
Si chiarisce che è ben accetto “qualsiasi supporto da qualsiasi associazione o partito politico per promuovere il programma di formazione gratuito ‘Accelera con Amazon’, sviluppato con ICE, MIP Politecnico di Milano, Confapi e Netcomm”
Per quel che concerne il supportare alle aziende non digitalizzate, “rimborsiamo i primi tre mesi di abbonamento ai partner di vendita che si sono registrati tra il 6 novembre 2020 e il 5 dicembre 2020, cioè la durata del presente lockdown, e questa iniziativa verrà estesa in base all’evoluzione delle chiusure”, concludono da Amazon.
Matteo Salvini, con una nota, aveva chiesto alla multinazionale dell’e-commerce misure che in buona parte l’azienda ha già preso: “Sconti speciali sulle vendite online per aiutare i negozi italiani, raddoppio delle piccole imprese italiane coinvolte nel progetto ‘Accelera con Amazon’ sulla formazione gratuita nelle vendite online, valorizzazione dei prodotti made in Italy, aumento degli investimenti diretti in Italia, accesso facilitato alla piattaforma digitale per negozianti e piccoli imprenditori”.
Tutte istanze che non dettano una direzione e una filosofia diversa rispetto a quella che Amazon già segue e sulla quale è aperta a contributi e apporti di attori esterni, senza privilegiare un particolare colore politico.
(da “Huffingtonpost”)
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