SANTANCHÈ SEMPRE PIÙ ISOLATA: PERFINO L’AMICO BRIATORE È SPARITO DAI RADAR E LA DIFENDE PIÙ
LA MELONI È FREDDISSIMA CON LA “PITONESSA”: LUNEDÌ IN CONSIGLIO DEI MINISTRI NON L’HA NEMMENO SALUTATA… IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO LA SORA GIORGIA CHIEDERÀ ALLA REGINA DEL TWIGA UN PASSO INDIETRO
In molti hanno notato che Flavio Briatore, dopo una timida e vaga dichiarazione di sostegno alla sua amica, Daniela Santanchè, è un po’ sparito dai radar.
Si è trincerato in un silenzio inusuale per un tipo così ciarliero, che non disdegna di solito riflettori e polemiche.
Il sospetto è che il “Bullonaire” non voglia essere trascinato nei guai della “Pitonessa”, che ha dovuto persino vincolare la sua villa in centro, a Milano, da 6 milioni di euro, per garantire i creditori di “Visibilia”.
La ministra del turismo non è più certa neanche del sostegno di Giorgia Meloni. All’ultimo consiglio dei ministri, di lunedì 17 luglio, qualcuno ha notato una certa freddezza da parte della Ducetta, che non avrebbe neanche salutato la Santanchè.
La premier è furiosa, per non essere stata messa al corrente a tempo debito dei guai che avrebbero potuto colpire la ministra, e quindi il governo.
Danielona passerà indenne il voto della mozione di sfiducia avanzata dal M5s previsto per il 26 luglio, poi la palla passerà alla procura di Milano. Spetterà al pm Laura Pedio decidere se e quando richiedere il rinvio a giudizio.
Fra l’altro l’Agenzia delle Entrate non ha ancora preso una decisione sulla proposta del gruppo Visibilia di rateizzare in 10 anni del debito da 1,2 milioni, quindi resta sul tavolo l’ipotesi accusatoria di bancarotta e quella di falso in bilancio.
Cosa potrebbe accadere, dunque? In caso di rinvio a giudizio, Giorgia Meloni chiederà un passo indietro alla Santanchè, descrivendo come “insostenibile” politicamente la sua permanente al governo e calcando la mano sul mancato sostegno della Lega, che fin dal primo momento è stata tiepida (eufemismo) nella difesa della ministra. Salvini, infatti, non vede l’ora di sfruttare il caso “Visibilia” e quello che coinvolge il figlio di La Russa per partire lancia in resta e indebolire la sora Giorgia.
Se la Pitonessa dovesse puntare i piedi e negare le sue dimissioni, la Meloni avrebbe soltanto due possibilità: o la maggioranza presenta una sua mozione di sfiducia, con Fratelli d’Italia che scarica completamente la Santanché, oppure salire al Quirinale per una crisi-flash, e chiedere a Mattarella il reincarico. A quel punto, potrebbe approfittarne per un più ampio rimpasto di governo e sostituire i ministri che non l’hanno pienamente soddisfatta. E sono molti a temere il siluramento…
(da Dagoreport)
Leave a Reply