SCUOLA: TAGLI AL PERSONALE E “SEI POLITICO”
CON LA PRESUNTA RIFORMA GELMINI SALIREBBERO LE BOCCIATURE NELLE MEDIE A OLTRE 300.000 ALUNNI… EVITARE IL BAGNO DI SANGUE SI ARRIVERA’ AL SEI POLITICO… I TAGLI AL PERSONALE SOLO IN LIGURIA DECAPITERANNO 1.000 PERSONE, 656 DOCENTI E 317 AMMINISTRATIVI…ERA DIFFICILE FAR INCAZZARE COSI’ TANTE FAMIGLIE, MA LA GELMINI C’E’ RIUSCITA
Visto che tanti alunni delle scuole medie, con l’applicazione integrale delle novità introdotte ad ottobre dal Ministro all’Istruzione Gelmini ( voti in decimi al posto dei giudizi e promozione con minimo tutti sei, condotta compresa), rischierebbero la bocciatura, a salvarli arriverà il sei politico, come ai vecchi tempi.
Un 4 o un 5 “mascherato” che diventa un 6 per evitare che il ragazzino ripeta l’anno a causa di una sola insufficienza.
Deliberato dal consiglio di classe, su intesa professori e presidi, a maggioranza, accompagnato da una missiva ai genitori per informarli della grazia ricevuta. E dal consiglio indiretto di correre ai ripari con ripetizioni private magari.
Il tutto con la Mariastella che chiude entrambi gli occhi per evitare un bagno di sangue.
Alla fine del primo quadrimestre, infatti, i ragazzi delle medie con almeno un’insufficienza in pagella erano il 48%, addirittura il 51,2% in terza media, vale a dire la bellezza di 784.000 studenti. Anche se una parte avesse recuperato nel secondo quadrimestre, una quota ragionevole di bocciati sarebbe di circa il 30%, ovvero 300mila alunni.
Pensate che l’anno scorso i bocciati sono stati appena 63.000 e capirete a cosa avrebbe portato l’applicazione rigida della norma di valutazione introdotta dalla Gelmini.
Dato che i genitori degli alunni votano, anche quelli dei bocciati, ecco la soluzione: da un lato pugno duro, dall’altro la solita soluzione all’italiana.
Peccato che la Gelmini si sia dimenticata o di ritornare agli esami di riparazione per chi non risulta promuovibile a giugno o almeno a corsi di recupero estivo che eviterebbero salassi economici alle famiglie che vogliono far tornare i figli a livelli adeguati.
Visto i docenti che perdono il posto, almeno si darebbe respiro a tante famiglie.
Esaminando i dati della Liguria, i tagli al personale arrivano a 1.000 unità , una scure che va a colpire persone che hanno lavorato per anni in condizioni precarie e a minor costo.
Si tratta di 656 docenti e 317 membri del personale amministrativo sia delle elementari che delle scuole medie.
Un piano di ridimensionamento che è stato applicato in tutta Italia e che pone seri problemi anche in termini di sicurezza con accorpamenti amministrativi e riduzione di personale, ma mantenimento dei plessi.
L’ordine era di chiudere le scuole più piccole ma gli enti locali giustamente cercano di evitarlo perchè i piccoli centri alla lunga si spopolerebbero senza una scuola, ma nessuno spiega dove si possano attingere risorse aggiuntive.
E solo in Liguria 1.000 persone saranno senza lavoro in un momento già tragico per la nostra economia.
Ci chiediamo se non era il caso di posticipare una scelta del genere che peraltro si giustifica solo per ragioni economiche e non certo didattiche.
E non ci si venga a spacciare il casino che ha creato la Gelmini con una riforma seria della scuola. Qualcuno diceva “non licenzieremo nessuno”… ecco i risultati che abbiamo sempre detto, fin dal primo minuto. .
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