SEPARAZIONI + 57,3%, DIVORZI + 74% NEGLI ULTIMI 10 ANNI
AUMENTA LA CRIMINALITA’ MINORILE … PICCOLI BULLI CRESCONO
E’ un fenomeno che riguarda ormai l’intero Occidente, ma si sta accentuando in Italia in modo sempre più pericoloso ed esponenziale: non passa giorno che sui media non si parli di episodi di microcriminalità e l’eta tende ad abbassarsi sempre di più. Riguarda il Nord evoluto e il Sud più tradizionalista, si manifesta in famiglia come nelle scuole, nei centro di aggregazione come nelle periferie degradate. Assume i toni del bullismo come dei singoli atti violenti, della sopraffazione verso il più debole come della violenza sessuale, per arrivare a fenomeni delinquenziali come rapine e scippi, in stretta connessione talvolta col mondo della droga.
Uno spaccato di vita minorile su cui molti si interrogano e che spesso ha risposte composite e articolate, talvolta soggette a variabili individuali, ma che hanno alla base spesso “la noia”, ” la necessità di apparire” per esistere, la mancanza di una “figura familiare autorevole” di riferimento, una fuga dalla responsabilità . C’e chi uccide e, una volta resa confessione, chiede ” Beh, ora posso tornare a casa?”, come se ormai nulla fosse più dovuto, c’e’ la “giustificazione di tutto”, la insostenibile leggerezza dell’essere che tutto è permesso. Anche uccidere una ragazza perchè è rimasta incinta e seppellirla come un animale.
C’e una crisi spaventosa di autorità dello Stato, delle istituzioni, della scuola, della famiglia : porvi rimedio sarà lavoro di anni. Il frutto del ’68 sta nelle generazioni di madri e padri che, di fronte a un atto delinquenziale del figlio, invece che massacrarlo di botte, sono i primi a giustificarlo e difenderlo. I padri non contano più un cazzo, presi come sono dal fare quattrini, le madri devo fare carriera anche loro e i figli crescono senza punti di riferimento.
Abbiamo estremizzato, certo, per fortuna non sempre è così, ma se leggiamo certi dati ci rendiamo conto di quanto la famiglia italiana sia vicina allo sfascio.
Negli ultimi dieci anni le separazioni in Italia sono aumentate del 57,3% , i divorzi del 74% . Nell’ambito dei reati commessi da minori di una età compresa tra i 14 e 17 anni , l’incidenza è passata dallo 0,4% al 3,3% del totale dei reati. Quanto al numero degli autori del reato , nel 64,8% dei casi è opera di un singolo minore, ma ben il 22% è commesso da più di tre minori contemporaneamente. I casi di bullismo , nell’ultimo anno hanno subito un aumento del 5% .
Secondo il Centro studi dell’Ami per la tutela dei minorenni, il rischio di essere violenti ” si annida in famiglia ed esplode con le separazioni : è indubbio che l’elevato numero dei divorzi abbia prodotto una diffusione del disagio minorile, soprattutto nei casi delle separazioni conflittuali e violente, dove i genitori non si risparmiano violenze, sia fisiche che piscologiche”. Si assite cosi a ragazzi che commettono i classici reati dei peggiori adulti, come quelli a sfondo sessuale.
Si arriva a cercare visibilità persino filmando l’impresa per proporla su internet, come un monumento alla imbecillità . Poi ci si pente , una volta fermati dalla polizia, i padri accorrono coi migliori avvocati, le madri in lacrime portano il peluche con cui il figlio si addormenta ancora… che quadretti idilliaci vengono riproposti.
Pensiamo che molta responsabilità sia dei genitori da un lato e dei criteri della società consumistica dall’altro che propone veline e tronisti come modelli di vita. E di una crisi di autorità , dove nessuno più ha un ruolo “autorevole” . I genitori devono tornare a dire ” questo lo fai e questo no” , ma anche a essere di esempio e non avere paura di fissare regole. Le società si reggono su regole e su gerarchia, su condivisione e rispetto : e chi viola le regole di convivenza civile deve sapere che non ci sarà pietà per lui.
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