SI’ TAV, 30.000 IN PIAZZA CASTELLO, LA SINDACA: “C’ERANO ENERGIE POSITIVE”
IL M5S PREPARA IL TERRENO ALLA RESA, LA LEGA FA PURE GONFIARE LE PRESENZE… QUANDO SI TRATTA DI OPERE INUTILI E DOVE GIRANO QUATTRINI LI TROVI TUTTI
Trentamila persone in piazza Castello a Torino secondo gli organizzatori (addirittura 45mila, per la questura: caso unico in Italia che la questura aumenti del 50% le presenze, potenza di Salvini….)
E’ stata un innegabile successo la manifestazione organizzata dalle associazioni “Sì, Torino va avanti” e “Sì lavoro”, legata a Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi, che ha lanciato una petizione online arrivata a più di 65mila sottoscrizioni.
Il popolo del sì si è ribellato ai troppi no dell’amministrazione cittadina, dall’Olimpiade all’alta velocità . Nonostante una leggera pioggia che poco prima delle undici ha accolto i primi manifestanti, in piazza sono scesi tutti, le associazioni di categoria come i partiti: hanno aderito il Pd, i moderati, Forza Italia e la Lega, nonostante il partito di Matteo Salvini governi insieme al Movimento 5 Stelle che intende bloccare i cantieri e ha annunciato l’analisi costi benefici per l’alta velocità .
In piazza anche i Radicali e Fratelli d’Italia, che hanno raccolto firme per due referendum.
Decine di persone si sono messe in coda ai banchetti per firmare la richiesta di un sondaggio sulla Torino-Lione. Fratelli d’Italia punta a un referendum propositivo, i radicali sono invece a sostegno di una delibera per l’indizione di una consultazione cittadina.
Alla manifestazione hanno aderito anche gli studenti di tre licei torinesi che, non potendo saltare la scuola, hanno raccolto 500 firme consegnate ieri sera agli organizzatori.
“Ciao a tutti, mi chiamo Guglielmo Nappi e anche io penso positivo”. Con queste parole uno studente di Ingegneria dell’automobile ha dato il via alla manifestazione. Gianmarco Moschella, allievo di Economia, ha proseguito: “Siamo qui per dire sì alla Tav e sì al lavoro. Alla faccia di chi diceva che saremmo stati 502”.
Molto applaudito l’ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino: “Da oggi fischia un vento diverso, un vento favorevole alle infrastrutture. La Tav è l’opera simbolo del ritorno al futuro e del ritorno al lavoro”.
E della commissione costi-benefici “non ce ne facciamo nulla”, ha detto Mino Giachino, l’ex sottosegretario che è tra i promotori dell’iniziativa Sì Tav, sollevando un’ovazione.
“Siamo qui per dire sì al futuro, sì al lavoro”, ha detto Mino Giachino, che ha parlato dall’autobus scoperto utilizzato come palcoscenico di fronte a Palazzo Reale. Tanti i cartelli Sì Tav e i tricolori, le uniche bandiere ammesse dagli organizzatori della manifestazione.
Giachino, sottosegretario ai Trasporti nell’ultimo governo Berlusconi, ha dedicato l’iniziativa a due “imprenditori lungimiranti”, Sergio Pininfarina e Sergio Marchionne. Ed ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine che “per vent’anni si sono presi gli sputi e le botte in Val Susa”. “Ce ne hanno fatte di tutti i colori – ha concluso – ma dopo vent’anni siamo ancora qui a dire sì”.
“Qualcuno ha detto, a nome di noi cittadini, che Torino è No Tav. Noi la pensiamo diversamente”. Così dal palco Patrizia Ghiazza, una delle organizzatrici della manifestazione. “Quando il consiglio comunale ha votato contro la Torino-Lione, noi eravamo davanti e dentro Palazzo Civico e non ci siamo riconosciute – aggiunge – Siamo sette donne non manovrate da nessuno. Siamo noi, con la nostra testa e le nostre mani e il nostro comitato è nato perchè ci è scattata una scintilla di orgoglio, di desiderio di contare. Vogliamo dire ‘sì’ agli investimenti su eventi artistici, sportivi, culturali. Vogliamo dire ‘sì’ alla Tav, alla metropolitana, a una città sicura ed efficiente, attenta alle persone nella gestione dei servizi pubblici”.
Mentre la manifestazione si avviava alla conclusione, è intervenuta con un comunicato la sindaca Appendino: “Abbiamo sempre ascoltato tutti e continueremo a farlo. E l’ascolto è proprio una delle cifre che da subito ho voluto caratterizzasse questa Amministrazione, convinta che le divisioni di questo periodo storico nascano proprio da territori e comunità che per anni hanno provato a dialogare con Istituzioni divenute sorde. Oggi, in piazza Castello — al netto delle diverse sensibilità politiche — sono state sollevate delle critiche, che accolgo, ma c’erano anche molte energie positive”.
“Sono convinto che la Tav sia una struttura che serve e secondo noi della Lega la Tav si fa”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio a margine della visita a Eicma alla Fiera di Milano.
“Io concordo coi colleghi dei Cinque Stelle – ha aggiunto – quando dicono che bisogna fare le strutture che servono ed evitare di sprecare soldi. È lo stesso obiettivo che abbiamo anche noi come Lega che però siamo convinti che la Tav serva. Però – ha concluso – anche loro ci dicano cosa vogliono fare”.
Anche l’ex premier Renzi è intervenuto, a Salsomaggiore, sulla manifestazione torinese: “La piazza di Torino di stamattina ci dice che sul mondo che ha votato M5S e Lega, il messaggio del No alla Tav, no ai vaccini, no alle Olimpiadi… iniziano a stancare e sarà come un quadro che all’improvviso si rompe”.
(da agenzie)
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