SIAMO MENO CREDIBILI DELLA GRECIA: LO SPREAD SUPERA QUELLO DI ATENE SUI TITOLI A CINQUE ANNI
VENGONO GIUDICATI PIU’ RISCHIOSI DI QUELLI DI ATENE, CREDIBILITA’ DELL’ITALIA SUI MERCATI SEMPRE PIU’ IN BASSO
I titoli di Stato italiani sulla scadenza a cinque anni vengono giudicati dai mercati più rischiosi di quelli della Grecia. Lo spread tra Btp quinquennale e Bund tedesco è salito a 234 punti base, in rialzo di 10 punti, mentre quello tra Atene e Berlino scende di 10 punti base a 226. Il Btp quinquennale offre così un rendimento più alto di quello della Grecia: l′1,74% contro l′1,68%.
Non si arresta la corsa dello spread: dopo un’apertura a 292, il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi si colloca ora a 293,8 punti con il rendimento del decennale che sale al 2,727%.
Piazza Affari scivola (-1,6%), trovando nuovi minimi dallo scorso 14 febbraio. Pesa il differenziale tra titoli di stato italiani e tedeschi, salito a quota 290 punti nella mattinata e lì inchiodato anche al traguardo di metà seduta.
Un valore che penalizza i bancari Intesa (-2,71%), Ubi (-2,41%), Banco Bpm e Unicredit (-1,3% entrambe). Il titolo peggiore è però Fca (-5,23%), in linea con l’andamento del resto del settore dopo le minacce di Trump al Messico. In particolare cede Renault (-4,83%), il cui Cda si riunirà martedì per valutare la proposta di fusione dell’ex-Lingotto.
Sotto pressione anche Exor (-3,4%)( , più caute invece Cnh (-2,34%) e Ferrari (-1,68%). Il nuovo calo del greggio (Wti -2,12%) frena Eni (-1,02%) e Saipem (-1,52%). Pochi i rialzi, limitati a Juventus (+2,13%), A2a (+1,8%) e Amplifon (+1,33%). Bene Astaldi (+0,9%) e Salini Impregilo (+2,17%), dopo la diffusione dei dettagli sul ‘Progetto Italia’.
(da “Huffingtopost”)
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