SONDAGGIO GHISLERI: IL 74% DEGLI ITALIANI E’ PREOCCUPATO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO, IL 70,8% DEL CAROVITA
FDI E’ SCESO AL 27,2%
Si registra una ricaduta sulle percentuali del consenso nelle intenzioni di voto che mostrano Fratelli d’Italia ancorato al 27.2% – come 10 giorni fa-, 1.2% sopra il risultato elettorale del 25 settembre 2022 e 3 punti percentuali al di sotto della soglia psicologica del 30%. Un dato stabile, ma che ha subito una perdita del 2% nell’arco di un mese.
Oggi, ad esempio, il 70.8% degli italiani denuncia un impatto significativo sul costo della vita familiare a causa dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari. È una segnalazione trasversale, senza una particolare ubicazione geografica e politica
Le difficoltà in campo sono molteplici e le indicazioni dei cittadini sollecitati nel merito spaziano dall’inflazione, sempre in prima posizione nella classifica, alla gestione immigrazione, alle tasse , alle infinite liste di attesa per poter accedere ad un esame per la tutela della propria salute.
Le persone nell’elencare tutte le problematicità non dimenticano i temi legati alla sicurezza, alla gestione dei fondi Pnrr e la guerra in Ucraina che sembra non avere una fine, tuttavia al centro del dibattito è tornato il cambiamento del clima e l’azione dell’uomo sul territorio dopo gli eventi che hanno flagellato tutto il Paese da Nord a Sud proprio in questi giorni.
Per il 74.1% degli intervistati si può parlare di un’emergenza climatica e per il 74.3% l’azione e il comportamento dell’uomo di questi anni hanno inciso in maniera seria sulle conseguenze che ne sono derivate a cose e persone. Anche in questo caso le opinioni dominanti risultano essere trasversali: dalla maggioranza alle opposizioni, da Nord a Sud e dai giovani agli over 65+, con qualche singola eccezione al ribasso.
La storia degli ultimi anni ci ha insegnato che questo capitolo, fondamentale per la nostra sopravvivenza, rischia di diventare impalpabile e ininfluente dal punto di vista elettorale non appena le emergenze del territorio e del tempo finiranno e la “finta normalità” tornerà ad essere presente nella vita di tutti i giorni.
Più facilmente si offriranno spunti per colpire le scelte europee accendendo il dibattito politico e la campagna elettorale per le elezioni europee. Si vedranno in campo le diverse fazioni pro e contro contrapponendosi frontalmente e proponendo ognuno le sue ricette salvifiche. In Europa, in effetti, gli argomenti ambiente e clima sono particolarmente sentiti e considerati come vere priorità.
Le indicazioni su cui si vota sono spesso contro gli stili di vita e le quotidianità dei cittadini, che in molti casi hanno anche protestato disertando le urne. Come popolo non possiamo farci prendere alla sprovvista ed inseguire solo le emergenze, ma tutelare la terra significa investire su dei piani di prevenzione che, sappiamo bene portano pochi voti. E il dubbio rimane sempre: nell’interesse di chi?
(da La Stampa)
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