SREBRENICA: IL PREMIER SERBO VUCIC CACCIATO A SASSATE DALLA CERIMONIA COMMEMORATIVA
COLPITO DA PIETRA IN VISO HA ABBANDONATO LE CELEBRAZIONI
Il premier serbo Alaksandar Vucic ha lasciato la cerimonia per Srebrenica dopo essere stato colpito da una pietra lanciata dalla folla inferocita che lo contestava. Leggermente ferito, Vucic ha abbandonato le celebrazioni del genocidio e sta tornando a Belgrado.
Lo scrivono i media serbi.
“La delegazione guidata da Vucic ha lasciato la cerimonia dopo un attacco durante il quale il premier è stato colpito alla testa e gli si sono rotti gli occhiali”, ha riportato l’agenzia di stampa ufficiale Tanjug.
Vucic aveva appena deposto un fiore davanti al monumento che ricorda i nomi delle oltre 6.200 vittime identificate e sepolte nel cimitero commemorativo di Srebrenica quando la folla ha iniziato a scandire allah akbar (dio è grande), lanciando pietre contro il premier.
Circondato dalle guardie del corpo, Vucic è riuscito a lasciare il cimitero tra gli appelli alla calma degli organizzatori.
Secondo Blic online, all’ingresso del cimitero dove era in programma oggi la tumulazione di alcune delle vittime del genocidio, la folla inferocita è riuscita ad abbattere le barriere di protezione, dirigendosi verso Vucic e i suoi collaboratori, gettando pietre, bottigliette d’acqua e scarpe.
“Era orribile, hanno lanciato sassi, scarpe, qualunque cosa avessero sotto mano”, ha detto a Blic un membro della delegazione serba.
La folla gridava “Cetnici, tornate a casa”. Il primo ministro è stato colpito da una pietra in faccia, è stato ferito, ma non era spaventato. Gridavano Allah è grande”.
Le autorità serbe hanno reagito duramente all’aggressione parlando di “atto di guerra” e di “tentato omicidio”.
Negli anni passati nel cimitero di Potocari sono state già sepolte le spoglie di 6.241 bosniaci musulmani massacrati dalle milizie serbe nel luglio 1995.
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