TACI IL NEMICO TI ASCOLTA, VIETATO PARLARE ALL’ASSEMBLEA DEI MEET UP ROMANI DI OGGI
BEPPE DISPONE: “VIETATO PARLARE DELLA RAGGI, DELLE POLIZZE, VIETATO CRITICARE LA GIUNTA, NEL CASO TOGLIERE SUBITO LA PAROLA”
Fa da scudo contro tutto e tutti sminuendo anche la vicenda giudiziaria.
Beppe Grillo per tutta la giornata difende apertamente Virginia Raggi con post sul blog, anche in dialetto romanesco, e per finire le scrive una lettera: “Cara Virginia, hai la mia stima. Avanti fino al 2012”.
Il leader M5S blinda ufficialmente il sindaco di Roma (“Chi è contro di te, è contro il Movimento”) e questa volta lo fa alla vigilia dell’assemblea dei meet up capitolini che domenica torneranno a incontrarsi e a parlare dopo oltre tre anni.
Gli attivisti però non potranno esporre il logo del Movimento, come chiesto da Grillo, e non potranno neanche parlare di questi sette mesi di amministrazione capitolina targata 5Stelle.
Quindi, nessun processo alla Raggi, cosa che invece era nell’aria.
Nessun accenno dovrà essere fatto all’inchiesta sulle nomine che vede il primo cittadino accusato di abuso d’ufficio e falso, nè tantomeno si potrà parlare della storia relativa alle due polizze stipulate all’insaputa del primo cittadino in suo favore da Salvatore Romeo, poi promosso capo della segretaria con lo stipendio triplicato.
I coordinatori dell’assemblea, che dovrebbe essere trasmessa in diretta streaming, avranno l’obbligo di togliere la parola a chiunque andrà fuori tema rispetto all’argomento che riguarda strettamente il coordinamento e la comunicazione tra i meet up, e tra gli attivisti e gli eletti.
Il sindaco di Roma, invitata, non andrà poichè – ha fatto sapere giorni fa – non è un’assemblea del Movimento.
I parlamentari romani, la cui presenza all’inizio era prevista, alla fine non andranno.
Il rischio è che anche in capannelli a margine dell’assemblea si parli dell’amministrazione capitolina e che quindi si cada in quello sfogatoio che i vertici hanno chiesto di non fare.
Anche Roberta Lombardi, che aveva dato l’adesione, preferisce non prestare il fianco a polemiche in un momento così delicato, anche perchè ricostruzioni giornalistiche, smentite dalla diretta interessata, l’hanno additata come colei che manovra contro il Campidoglio.
Insomma il Movimento è una polveriera, Grillo ha dettato la linea e chi non dovesse rispettarla andrà via.
Qualcuno parla anche di sanzioni nei confronti dei dissidenti. Sta di fatto che ci sono volute quarantotto ore per sentire qualche parola dai big del Movimento. “Virginia Raggi ha ancora la nostra fiducia, ci mancherebbe”, ha detto Alessandro Di Battista interpellato dai giornali durante un’iniziativa a Terni sulle banche con Alessio Villarosa.
“Virginia ha risposto ieri – ha aggiunto – noi ci interessiamo di altri problemi, voliamo più in alto”.
E a proposito delle ricostruzione giornaliste secondo cui ci sarebbe la mano di Roberta Lombardi dietro i problemi della sindaca, Di Battista ha risposto: “Figuriamoci se mi infilo nel gossip”. Insomma, dell’argomento Raggi si parla poco e malvolentieri. In pochi si espongono, tra questi c’è Danilo Toninelli.
Anche tanti consiglieri capitolini non andranno all’assemblea di domenica, alcuni dicono che avevano già preso impegni in precedenza altri che decideranno sul momento.
Sta di fatto che il pericolo di essere bersaglio delle proteste degli attivisti incombe talmente che si preferisce tenere un profilo basso, mentre tra Grillo e Raggi sembra esserci una corrispondenza di amorosi sensi.
Il leader scrive: “La polizza vita come strumento corruttivo è una fantasia malata, non un reato. La verità … che cosa è? In questo momento un coriandolo dentro un oceano diffamatorio”. Lei su Facebook risponde: “Grazie Beppe”. Lui manda una stoccata a chi in questi mesi tra i grillini avrebbe voluto decisioni drastiche: “Hai contro tutti quelli che era possibile immaginare e ben oltre, anche persone in carne ed ossa su cui occorrebbe poter contare”.
L’avvertimento via web è arrivato e dopo aver silenziato gli ortodossi del Movimento, ora anche l’assemblea dei meet up.
(da “Huffingtonpost”)
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