TENETEVI FORTE, FINI SCENDE IN PIAZZA: ASSEMBLEA PUBBLICA A FINE MESE A ROMA
AL TG3 DICHIARA: “OCCORRE UN CANTIERE DELLE IDEE PER RILANCIARE IL CENTRODESTRA”…”PRIMARIE DI PROGRAMMA CON VOLTI NUOVI”
A fine giugno in piazza a Roma. La rentrèe politica di Gianfranco Fini adesso ha anche una data e un luogo.
A comunicarlo è lui stesso al Tg3, aggiungendo altri particolari alla novità che sta agitando negli ultimi giorni il mondo della destra.
L’ex presidente della Camera si tiene ancora sul vago, spiega di non essere «un uomo per tutte le stagioni» e auspica l’avvento di nuove leadership.
Ma al tempo stesso scende direttamente in campo per favorire un «cantiere delle idee» che possa poi rappresentare la base programmatica per il rilancio del centrodestra: «Ritorno a fare politica attiva – spiega al Tg3 – anche se con modalità diverse da quelle tradizionali. Intendo rivolgermi non al ceto politico, ma a quegli elettori di centrodestra che vogliono sapere che cosa il centrodestra si propone di fare. Intendo coinvolgere gli elettori attraverso la Rete, attraverso delle assemblee, la prima delle quali si terrà a Roma alla fine di questo mese. Al termine di questo percorso trarremo le conseguenze».
Secondo l’ex presidente della Camera, c’è bisogno di chiarire le troppe incoerenze attuali del campo moderato: «Il centrodestra è diventato una Torre di Babele, per questo servono le primarie dei programmi, perchè un nuovo leader mi auguro che scaturisca sulle cose che si accinge a fare, altrimenti è un circolo vizioso. Non si può tenere insieme chi dice usciamo dall’euro e chi siede nei banchi del Partito popolare, occorre chiarezza su cosa intende fare, sui contenuti, sui programni, sui comportamenti».
Operazione che non può certo condurre in porto la sua «nemesi» Silvio Berlusconi: «Lui è il padre-padrone del suo partito, lo dico senza polemiche, e in altre occasioni è stato capace di innovare. Ora però penso che sia difficile, perchè Berlusconi non è più capace di scelte nette sui contenuti».
Giudizio sospeso, invece, per Corrado Passera, che «annuncia un’iniziativa meritoria rivolta all’elettorato moderato. Ma vediamo i contenuti e speriamo sia cosciente del fatto che la politica è tornata centrale ed è finita l’epoca del suo commissariamento con i tecnocrati e gli “esterni”».
Bene Renzi, quindi, e la sua rottamazione ma meglio, spiega l’ex leader di Alleanza Nazionale, «la meritocrazia, perchè l’esperienza non si butta alle ortiche».
Però, chiarisce Fini, «non con i volti di sempre: io non sono un uomo per tutte le stagioni e dico che adesso devono essere altri a farsi avanti».
È anche un modo per rispondere a chi lo accusa di essere un «tossicodipendente» della politica, uno che non sa resistere troppo a lungo lontano dal Transatlantico: «La politica non è una dipendenza. È una passione, un impegno civico».
Intanto, nel sondaggio su www.iltempo.it il 48% dei lettori continua a vedere di buon occhio un suo ritorno nel centrodestra.
Solo il 10%, invece, riaccoglierebbe Alfano.
Carlantonio Solimene
(da “il Tempo”)
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