TONINELLI SBAGLIA PURE LA FOTO DELL’ASTI-CUNEO
ANNUNCIA UNO SBLOCCO DEI LAVORI CHE IN REALTA’ NON C’E’ E PUBBLICA LA FOTO DI UN ALTRO TRATTO DI AUTOSTRADA
Ieri il ministro delle Infrastrutture che non si è dimesso nonostante gli stiano facendo la TAV in faccia ha annunciato sulla sua pagina Facebook lo sblocco dei lavori dell’Asti-Cuneo. Ci sono due dettagli interessanti sulla questione: in realtà non c’è nessuno sblocco e la foto che mostra è sbagliata.
Il dettaglio della foto sbagliata è segnalato dalla Stampa di Torino: il tratto indicato dal ministro è quello successivo alla parte dell’opera dove, non è ancora certo quando, i cantieri potranno riaprire.
Sul moncone della foto, i lavori sono fermi da dodici anni. E nonostante l’atteso via libera del Cipe — il Comitato interministeriale per la programmazione economica —, il viadotto interrotto a Cherasco sembra destinato a rimanere tale e quale.
I cantieri, infatti, potranno ripartire solo nella parte dell’autostrada compresa tra la tangenziale di Alba e Verduno, tratto per il quale ci sono i progetti definitivi e gli espropri in corso.
Tra Cherasco e Verduno — il tratto della foto -, invece, dopo aver abbandonato l’idea del tunnel nella collina, non c’è un tracciato definito.
Si dovrà progettare e dovrà superare la valutazione d’impatto ambientale, oltre che la conferenza dei servizi e altri passaggi burocratici. Serviranno anni, oltre a tutti quelli già trascorsi: nell’area del viadotto interrotto, simbolo dell’opera incompiuta, non si vedono operai dal 2007.
Il governo per l’ennesima volta sta prendendo in giro i cuneesi e i piemontesi: Toninelli finge di aver sbloccato un’opera che si poteva iniziare un anno fa mentre in realtà rimanda (ancora una volta) le prescrizioni dell’Autorita’ di regolazione dei trasporti e la condivisione dei piani finanziari con la Commissione Europea. E come sempre a data da destinarsi.
Salvini, Conte e Cirio festeggiano per un piano illegittimo, che mette il Paese a rischio di una procedura di infrazione, aumenta le tariffe autostradali e regala a vita la concessione della A4 Torino-Milano ai Gavio.
Inoltre, non si approvano progetti definitivi per il tratto da Cherasco a Verduno, si mette sulla Torino-Milano un valore di subentro che sfiora 1 miliardo di euro, fuori da ogni parametro italiano ed europeo, con il quale nessuno tranne Gavio partecipera’ mai alla gara nel 2026.
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply