TORINO, LA DENUNCIA DEL SAP: “I VIOLENTI CERCAVANO LO SCONTRO, ASSALTO PROGRAMMATO”
I POLIZIOTTI: “ERAVAMO SENZA CASCO, HANNO COLPITO A FREDDO”
«Non indossavamo nemmeno i caschi. È stato un attacco premeditato, per di più arrivato in un momento di assoluta calma».
Giuseppe Corrado, 50 anni, era in piazza con la divisa del Reparto Mobile. Ma è anche vicesegretario provinciale del Sap e insiste sull’«attacco che ha tradito la fiducia» accordata dalle forze dell’ordine agli organizzatori della manifestazione.
Attacco programmato
L’aggressione era programmata. Soltanto da qualcuno, i più erano all’oscuro.
La polizia ha sequestrato due cassette di plastica con 15 palloncini gonfiati con vernice colorata, tre fumogeni e quattro sacchetti di cellophane pieni di scaglie di plastica gialla per «impanare» le divise dopo la scarica di vernice.
Un poliziotto, poi, è riuscito a riparare appena in tempo il viso da un pezzo di muratura preso dal cantiere aperto in piazza Castello e lanciato contro lo schieramento davanti alla Regione.
«I ragazzi non volevano colpire le forze dell’ordine, miravano al palazzo della Regione» si affrettano a dire in piazza Castello genitori, amici, persino consiglieri comunali. Come se il lancio di vernice sui muri fosse legittimo.
«Non è vero, hanno lanciato ad altezza uomo, basta guardare le divise e i “mezzi” parcheggiati qui davanti per capirlo» ribatte il poliziotto in borghese che ha il compito di mantenere i contatti con i manifestanti.
Il «tradimento»
E ancora: «Era andato tutto bene, eravamo tutti tranquilli, non indossavamo nemmeno i caschi. All’improvviso, piovono palloncini pieni di vernice. A freddo, a tradimento, dopo che avevano assicurato di voler fare una manifestazione pacifica. Perchè lo hanno fatto? Perchè hanno voluto tradire la fiducia accordata? Siamo stati costretti ad avanzare per far allontanare i manifestanti. È stata una carica di “alleggerimento”, nulla di esagerato. Secondo voi, che avremmo dovuto fare? Restare lì ad assistere al tiro a segno?».
La polemica
«Abbiamo il dovere di difendere le istituzioni che rappresentiamo. Sempre lo abbiamo fatto e sempre lo faremo» aggiunge Corrado, che si dichiara «dispiaciuto per quanto è avvenuto in questi giorni a Torino».
Il sindacalista esprime lo stesso sentimento di dispiacere anche «per gli attacchi del sindaco ai vertici di questura e prefettura. Forse, sarebbe meglio che il primo cittadino pensasse a risolvere i mille problemi della cittadinanza e lasciasse fare l’ordine pubblico al personale qualificato impegnato ogni giorno in questo compito».
Claudio Laugeri
(da “La Stampa“)
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