URLA, SPINTONI, E’ CAOS STASERA ALLA FESTA DELL’UNITA’ TRA NO TAV E MILITANTI PD
BLOCCATO IL DIBATTITO SULLE INFRASTRUTTURE, POI IL SERVIZIO D’ORDINE DEL PD RESPINGE L’ASSALTO
Tensione altissima e tafferugli tra una ventina di No Tav e i militanti del Pd alla Festa dell’Unità di Genova.
Un gruppo di antagonisti stasera ha letteralmente invaso lo spazio dibattiti alla Festa dell’Unità di Genova dove il vicesindaco Stefano Bernini e l’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita stavano per iniziare il dibattito.
Dopo qualche momento di tensione con la sicurezza del Pd, guardati a vista dalla polizia – che però non è intervenuta, su indicazione stessa dei dirigenti democratici – il gruppo ha imbrattato con vernice rossa il cartellone della festa e hanno urlato slogan contro la Tav, il Pd e contro il procuratore di Torino Giancarlo Caselli.
A questo punto , mentre dal gruppo di No Tav salivano grida di “fascisti” agitando i bastoni delle bandiere, i militanti del Pd, tra cui i segretari regionale e provinciale Giovanni Lunardon e Alessandro Terrile, ma anche molti dei presenti, hanno letteralmente spinto fuori i contestatori dallo spazio dibattiti dove la discussione è ripresa mentre molti degli astanti gridavano “democrazia, democrazia” e sullo striscione imbrattato – sono state lanciate anche alcune uova – è stato aggiunto “Genova è democratica”.
I contestatori sono risaliti su per i vicoli lasciando l’area di piazza Caricamento, mentre gli uomini della sicurezza restano nella piazza, dove la maggioranza degli stand commerciali ha chiuso i battenti.
“E’ una cosa inaccettabile, le persone che hanno costruito queste feste sono le stesse che si sono battute per la democrazia – dice l’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita, che insieme a Bernini era invitata a partecipare al dibattito.
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