VITTORIA DEGLI “INDIGNATI”: SALTA IL PREZZO POLITICO AL RISTORANTE DEL SENATO
LISTINO RIVOLUZIONATO DOPO LE POLEMICHE: ORA I PASTI SARANNO A PREZZI DI MERCATO…NIENTE PIU’ FILETTO DI ORATA A 5,23 EURO, PREVISTI RITOCCHI ANCHE ALLA BUVETTE… CI SARA’ IL FUGGI FUGGI NEI BAR LIMITROFI?
L’ondata di polemiche per i prezzi irrisori dei ristoranti del Parlamento ha sortito i primi effetti.
Gli spaghetti all’astice non avranno più il prezzo «politico» di 5 euro circa e il filetto di Orata non costerà più 5,23 euro.
Ieri infatti il collegio dei Querstori del Senato ha allineato i prezzi del ristorante di palazzo Madama a quelli di mercato, o quasi.
Ironia della sorte la formalizzazione del rincaro è arrivata proprio all’ora di pranzo e a darla è stato Angelo Maria Cicolani (Pdl) al termine della riunione mattutina del collegio.
Dando seguito all’ordine del giorno votato a inizio estate, all’attenzione alla materia mostrata dal presidente del Senato, Renato Schifani, e soprattutto al malcontento dell’opinione pubblica, che ha identificato nei prezzi «popolari» del ristorante di palazzo Madama uno dei più deprecabili privilegi della Casta, i questori, ha raccontato Cicolani, hanno «portato i prezzi del ristorante a un livello tale da coprire circa l’80% dei costi» (era ora n.d.r.)
Ecco allora il nuovo listino.
Per un antipasto, che fino a oggi costava da 1,5 a 3 euro, chi siederà ai tavoli del ristorante dovrà sborsare dai 5 ai 10 euro.
Stesso discorso anche per i primi: si andrà dai 6 euro circa per un piatto base fino a 21 euro per una pasta asciutta di fascia alta.
Ritocchi anche per i secondi piatti: il listino salirà , a fronte di un costo massimo attuale di 5,50 euro circa a portata, a una forchetta compresa tra 10 e 24 euro per piatto.
Rialzo «record» perfino per i contorni, che passeranno dai 1,3 euro attuali, saliranno fino a 5 e 6 euro.
Insomma, rincari anche oltre il 100 per cento in vista dalla prossima settimana per i frequentatori di un ristorante che, sempre secondo i dati forniti da Cicolani, ha servito lo scorso anno circa 20.000 pasti in tutto.
Una decisione dei questori quasi obbligata e presa «insieme» che, ha riconosciouto ancora Cicolani, potrebbe avere «leggere ripercussioni sull’afflusso al ristorante».
Ma chi pensa di potersi rifugiare alla buvette, anch’essa una sorta di tavola calda caratterizzata da prezzi più che scontati, avrà una amara sorpresa: la scure si abbatterà anche su quella, che vedrà a breve il proprio listino ritoccato al rialzo.
Quel che è peggio, però, è che verranno rivisti, e sempre al rialzo, anche i prezzi della mensa riservata al personale di palazzo Madama, che si vedrà portare il ticket pasto, sempre a detta di Cicolani, attorno ai 5 euro.
Il tutto, ha spiegato il questore, «per non creare sperequazioni».
Leave a Reply