ZINGARETTI SI CANDIDA ALLE PRIMARIE DEL PD
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO PRONTO A CORRERE PER LA SEGRETERIA DEL PARTITO
Dopo le dimissioni di Matteo Renzi, c’è grande fibrillazione nel Partito democratico. Dopo l’iscrizione al partito del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che ha fatto pensare a una sua implicita candidatura alla futura leadership del partito, scende in campo in maniera chiara Nicola Zingaretti, appena rieletto presidente della Regione Lazio.
Un congresso del Pd con tema “l’articolo 3 della Costituzione, l’uguaglianza” che sia “aperto e unitario” dove “io ci sarò, anche alle primarie non escludo nulla”.
Sono queste le parole di Zingaretti in un’intervista a Repubblica
Merito “anche di un progetto politico che nel Lazio ha unito tutta la sinistra. Abbiamo fatto l’accordo con Liberi e Uguali, avevamo con noi i sindaci, le liste civiche e, soprattutto, i giovani. È un modello che rilancia lo spirito dell’Ulivo. Ed è il modello che vorrei proporre a livello nazionale”.
Non “quell’Ulivo, che è il passato, ma la sua ambizione sì, lo spirito innovativo, la voglia di stare insieme e di vincere insieme”.
“La parola rifondazione è un altro dèjà vu. La mia parola è rigenerazione – dice Zingaretti – non solo del Pd, ma di tutta la sinistra. E senza accordi calati dall’alto, ma aprendo un grande confronto, vero e forte”.
Poi insiste:
Dobbiamo stare all’opposizione. Non siamo stati noi a deciderlo, ma gli elettori. Chi ha vinto provi a governare. Mi pare che i 5 stelle, in quella che io chiamo la loro istituzionalizzazione , abbiano capito che il vaffa non è un buon metodo di governo: hanno cavalcato la rabbia, vedremo se sanno anche governarla. La destra pensa invece che la rabbia abbia bisogno di un colpevole da punire: il nero, l’immigrato, il diverso. Noi dobbiamo stare all’opposizione per elaborare una proposta rigenerante che torni ad offrire un orizzonte alla rabbia, la trasformi in progetto politico, in una nuova speranza
Su Camera e Senato
“si dovrebbero tenere lontane queste nomine dalla trattativa per il governo, evitare accordi sotto banco. Io ho già il mio da fare per la presidenza del Consiglio regionale.”
(da agenzie)
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