ZONE GIALLE, ARANCIONI E ROSSE, GALLI NON HA PELI SULLA LINGUA: “SONO SOLO SCELTE POLITICHE, SENZA PRECAUZIONI ANDREMO ANCORA A SBATTERE”
“LA SECONDA ONDATA CI E’ COSTATA 20.000 MORTI, SONO STANCO DI CONSOLARE PARENTI”
“Se non si manterranno tutta una serie di precauzioni andremo di nuovo a sbattere”. Commenta così Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano e docente all’Università Statale di Milano, il passaggio della Lombardia dalla zona rossa alla zona arancione che entra in vigore da oggi, domenica 29 novembre. Mentre i casi di contagio da Coronavirus sono in calo, ma ancora moltissimi, così come le vittime del Covid
“Non ho voglia di parlare di scale cromatiche, sono scelte di tipo politico a questo punto”, ha detto il professore nella serata di sabato, parlando a Otto e Mezzo, su La7. “Quelli che dovevano parlare come esperti hanno parlato a suo tempo, non mi risulta che siano stati interpellati. La mia opinione è chiara, io ritengo che se non si manterranno tutta una serie di precauzioni andremo di nuovo a sbattere”.
Galli consiglia cautela quando si parla di miglioramento della situazione epidemiologica in Lombardia, dopo il calo dell’indice di contagio Rt e della pressione sugli ospedali.
“La seconda ondata è già costata 20mila morti, sono stanco di consolare parenti”, ha ricordato. In ospedale “ho incontrato un serie di colleghi e il parere è unanime: siamo felici che il pronto soccorso non sia più come prima, ma non è quello di prima da pochi giorni”.
(da Fanpage)
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