Febbraio 11th, 2010 Riccardo Fucile
MESSE A CONFRONTO 154 EDIZIONI ITALIANE DI TG CON QUELLE DI ALTRI PAESI EUROPEI: NON C’E’ CORRELAZIONE CON IL NUMERO DI CRIMINI COMPIUTI REALMENTE…SI CREA COSI’ ALLARME SOCIALE UTIZZATO AL FINE DI OTTENERE CONSENSO POLITICO
Dal 2005 al 2009, nei sei telegiornali di prima serata delle reti Rai e Mediaset, abbiamo sentito parlare 858 volte del delitto di Perugia, 749 di quello di Garlasco, 497 di quello di Cogne e 457 di quello di Erba.
I Tg sono ormai da tempo un elenco di “noir” di provincia, di reati, delitti, violenze, abusi, omicidi, risse: sempre negli ultimi cinque anni abbiamo ascoltato 22.882 notizie di cronaca nera.
Solo nel 2009, ben tre per sera dalle reti Mediaset, due da quella del TG1. Un’enormità , in confronto al resto d’Europa.
Questi sono i dati ufficiali che emergono dal terzo rapporto sulla Sicurezza in Italia, realizzato da Demos PI. per la Fondazione Unipolis, in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia.
I ricercatori hanno semplicemente monitorato e messo a confronto 154 edizioni dei Tg italiani con quelli andati in onda contemporaneamente sulle più importanti reti pubbliche e private d’Inghilterra, Germania, Spagna e Francia.
Ne emerge che l’Italia batte tutti.
In sole tre settimane, mentre il Tg tedesco della Ard ha trasmesso 3 notizie di cronaca nera, il Tg1 ne ha date 64, venti volte di più, il doppio della Tv pubblica spagnola e della BBC, anche se in Inghilterra si commettono più reati che in Italia.
Secondo i ricercatori, non c’è correlazione tra il numero di notizie di nera annunciate sul piccolo schermo e il numero di crimini perpetrati nella penisola.
E ascoltare queste storie contribuisce a renderci sempre più insicuri.
Ma le notizie vengono date perchè c’è un interesse del pubblico per il genere noir o per altre scelte strategiche? Continua »
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Febbraio 10th, 2010 Riccardo Fucile
PERQUISITI ABITAZIONE E UFFICI DI BERTOLASO, ARRESTATI BALDUCCI E DE SANTIS, “SOGGETTI ATTUATORI” DELLE OPERE PER IL G8, E UN IMPRENDITORE…UN ARCHITETTO INQUISITO PER TRUFFA AGGRAVATA ….ERA IN ATTO ANCHE UN’INCHIESTA DELLA CORTE DEI CONTI SUGLI SPRECHI E L’ABBANDONO DELLE STRUTTURE DELLA MADDALENA, COSTATE 327 MILIONI DI EURO
L’operazione è ancora in corso ed ha avuto inizio nelle prime ore di stamane, anche se gli
addetti ai lavori ne avevano avuto sentore: la vicenda degli appalti per le opere realizzate (e non utilizzate, causa spostamento all’Aquila) per il G8 che avrebbe dovuto tenersi alla Maddalena, ha avuto un improvviso impulso e rischiano di travolgere la Protezione civile, i cui uffici stamane sono stati oggetto di accurate perquisizioni.
Contemporaneamente è stato arrestato Angelo Balducci, ex vice del capo della Protezione civile.
Inquisito anche Guido Bertolaso che ha subito una perquisizione sia a casa che nel suo ufficio, arrestato anche Fabio De Santis, successore di Balducci come “soggetto attuatore” delle opere per il G8.
Arrestato anche Diego Anemone, imprenditore romano che si era occupato delle opere del G8 e di quelle per i mondiali di nuoto a Roma.
L’accusa per tutti è di corruzione.
Pochi minuti fa la notizia che Bertolaso ha rassegnato le dimissioni da capo della Protezione civile nelle mani del governo, mentre sarebbero una ventina le persone indagate, tra le quali un magistrato romano.
L’indagine era partita da alcune interecettazioni dei Ros dei carabinieri nell’ambito dell’inchiesta di Firenze sull’urbanizzazione dell’area di Castello di proprietà dell’imprenditore Salvatore Ligresti, finita sotto sequestro su richiesta della Procura.
In quell’inchiesta, oltre a Ligresti, sono stati indagati due ex assessori comunali e due architetti progettisti: tutti per concorso in corruzione. Continua »
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Febbraio 10th, 2010 Riccardo Fucile
IL SONDAGGIO RISERVATO DEL LUNEDI’ DELLA FIDATA EUROMEDIA VEDE VINCENTE IL CENTRODESTRA SOLO IN LOMBARDIA, VENETO, CAMPANIA, CALABRIA E LAZIO… PRONTO IL PIANO B: PARLARE SOLO DELLE REGIONI STRAPPATE ALLA SINISTRA E RIVEDERE IL TRIUMVIRATO CHE GUIDA IL PDL
Ogni lunedì la fidata Euromedia research sforna il sondaggio sulle prossime regionali che viene depositato sulla scrivania del premier in via dell’Umiltà . L’ultima stima non suscita certo sorrisi nell’entourage di Berlusconi: il centrodestra vincerebbe solo in cinque regioni, ovvero Lombardia, Veneto, Campania, Calabria e Lazio, mentre lascerebbe alla sinistra le altre otto. Tenendo presente che, sulla base dei voti delle ultime europee, il centrodestra dovrebbe prevalere con un 10 a 3, passare a un 5 a 8 sarebbe una sconfitta cocente.
Senza considerare che il Lazio è tutt’ora a rischio senza un recupero forte nell’ultimo mese: la Bonino viene data al 39,5% contro il 38% della Polverini, anche se come schieramento il centrodestra vale di più.
In Lombardia invece Formigoni viaggia sul 60% e, per paradosso, vincere con troppo scarto potrebbe essere negativo, in quanto scatterebbe solo la metà del listino bloccato ( 8 consiglieri su 16).
Due regioni che venivano date alla pari e con ottime possibilità di successo per il centrodestra (Liguria e Piemonte), vedono avanti invece la sinistra, con oltre 10.000 voti di scarto, un divario recuperabile in teoria, ma che certamente non è facilmente colmabile.
La speranza a questo punto, se va bene, è perdere 6 a 7, ma la prospettiva di un 5 a 8 fa già scatenare la battaglia interna e presta il fianco a molte critiche su come è stata condotta l’intera operazione.
Aver allontanato Casini per seguire i diktat della Lega, rischia di far perdere il centrodestra in Liguria e Piemonte, ad esempio.
Mentre laddove Casini appoggia il Pdl (vedi Lazio, Calabria e Campania), la coalizione è data vincente. Continua »
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Febbraio 10th, 2010 Riccardo Fucile
IL CT DELLA NAZIONALE INGLESE OSANNATO DAI MEDIA: PER LA PRIMA VOLTA LA REGINA S’INCHINA AL TRICOLORE…IN 12 MINUTI HA TOLTO LA FASCIA DI CAPITANO A TERRY: “GRAZIE SIGNOR CAPELLO, CI VOLEVA UN ITALIANO DAI VALORI FORTI PER LICENZIARE IL CAPITANO CHE HA FATTO VERGOGNARE L’INGHILTERRA” SCRIVE IL DAILY MAIL
E’ noto che gli inglesi sono molto critici nei confronti degli italiani: amano certamente il nostro
Paese, dove sognano di acquistare una casa rustica in Toscana, ma liquidano il nostro popolo come un coacervo di corrotti, mafiosi, buffoni e inaffidabili.
Dopo aver dedicato intere pagine dei loro tabloid alle boccaccesche vicende di Palazzo Grazioli, con relativo andirivieni di fanciulle in nero e escort di passaggio, dopo aver riso della nostra classe politica che invoca l’immunità ai processi, ora per la prima volta sono costretti a inchinarsi a un italiano coerente e con le palle.
E ne hanno fatto un leader vero, amato e rispettato, al di là dei risultati sportivi positivi che ha ottenuto, additandolo addirittura ad esempio per la loro classe politica.
Scrive il Times: “la guida Capello su come gestire una crisi dovrebbe essere lettura obbligatoria per i nostri deputati che hanno faticato così tanto per risolvere lo scandalo delle loro spese a gogò”.
Qualcuno obietterà che anche i politici inglesi non sono immuni da scandali, ma con una differenza: là si dimettono, da noi quasi sempre restano e accusano la magistratura di ordire complotti a loro danno.
La vicenda è nota: John Terry, 29 anni, sposato ed eletto “padre dell’anno” nel 2009, due figli piccoli, aveva messo incinta la fidanzata francese del suo miglior amico e compagno di squadra Wayne Bridge.
Per far buon peso, Terry è stato beccato pure a lucrare in maniera losca sulla sua fama, pretendendo quattrini extra per altre comparsate.
I media inglesi non hanno parlato d’altro per una settimana: la Football Association ha lasciato a Capello la decisione circa eventuali provvedimenti da prendere in seno alla nazionale inglese (Terry era il capitano), ma la stampa riteneva che Capello alla fine avrebbe glissato per quieto vivere.
Di ritorno da una settimana di ferie, invece, Capello ha convocato Terry e in 12 minuti l’ha umiliato, togliendoli la fascia di capitano. Continua »
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Febbraio 9th, 2010 Riccardo Fucile
PUBBLICATI I DATI 2010 DELLA RAGIONERIA DELLO STATO: TAGLI ANCHE ALLA CULTURA E ALLA GESTIONE DEI FLUSSI MIGRATORI (-7,9%), RIDOTTE LE SPESE PER IL PERSONALE, AUMENTANO QUELLE DELLA DIFESA (+3,5%)…MA C’E’ IL CONDONO PER LE AFFISSIONI ABUSIVE DEI PARTITI
La somma che il Tesoro quest’anno stanzierà a favore dei ministeri sarà di 92 miliardi, una somma enorme che dà la dimensione dei costi della macchina pubblica italiana.
A fronte di tante promesse di riduzione dei costi e delle spese, rispetto al 2009, la cifra, invece di scendere, sale dell’1,19%, con buona pace dei tanti ministri che da mesi parlano di tagli.
E’ il dato ufficiale che emerge dal “Budget” diffuso ieri dalla Ragioneria generale dello Stato.
Un bilancio che fotografa le erogazioni dirette dello Stato attraverso i vari ministeri, dal quale mancano solo le spese per interessi, ma in cui sono comprese le spese del personale, suddiviso per ciascun ministero.
Sfatiamo subito la prima potenziale obiezione: saranno aumentati i costi del personale?
No, i costi per il personale pubblico, tra retribuzioni e altre uscite, ammonta a 79,9 miliardi e incide per l’86,8% sul totale dei costi dell’Amministrazione centrale, ma, rispetto agli 80,1 miliardi di euro del 2009, sono in leggero calo.
Vediamo allora i principali settori.
L’amministrazione centrale che presenta maggiori costi è il Ministero dell’Istruzione che con i suoi 43,4 miliardi assorbe quasi la metà del budget, pari al 47,7%.
In un anno l’istruzione in Italia è scesa da 44,3 miliardi a 43,4, perdendo quasi un miliardo, con un taglio del 2%.
Scende anche la spesa prevista per alcune missioni sociali, come l’edilizia statale (-33%) e le politiche abitative (-14%).
Anche la cultura paga il conto alla crisi delle finanze pubbliche, con un taglio del 40% al diritto allo studio universitario e una contrazione del 7,9% delle risorse per la gestione dei flussi migratori. Continua »
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Febbraio 9th, 2010 Riccardo Fucile
I TIFOSI ACCUSANO STORACE DI AVER SPONSORIZZATO LOTITO: “O LO MANDATE VIA O NON VOTIAMO LA POLVERINI”…STORACE RISCHIA DI FAR PERDERE PIU’ VOTI DI QUANTI NE PORTA…LA BONINO PARLA DI “DEMOLIRE E RICOSTRUIRE, ROTTAMARE E APPALTARE” ALL’ASSEMBLEA DEI COSTRUTTORI ROMANI
Strane elezioni regionali, quelle che a marzo vedranno protagoniste Renata Polverini per il
centrodestra ed Emma Bonino per il centrosinistra nel Lazio. Le basi per un confronto sulle idee, in verità , questa volta ci sarebbero state: dopo tante prime pagine dedicate a escort e trans, finalmente sono protagoniste due donne vere e non “velinate”, ciascuna con un imprinting marcato e con un linguaggio moderato, non fatto di insulti e accuse.
Due donne che hanno fatto carriera politica per capacità propria, non certo per raccomandazioni o per per aver frequentato i letti che contano.
Ma già la loro candidatura ha determinato fatti anomali: la Polverini deve stare più attenta al “fuoco amico” che a quella degli avversari, la Bonino si è autocandidata per i radicali e solo per mancanza di una alternativa alla fine il Pd ha “confluito” su di lei.
Da una parte la Renata è vittima di Perdente Feltri e degli impallinatori folli del conservatorismo azzurro che temono le sue proposte sociali e la dipingono come “troppo di sinistra”, sperando e lavorando per una sua sconfitta in funzione anti-Fini.
Dall’altro la Bonino rappresenta un asso tirato fuori dalla manica del Pd che meno mostra suoi candidati e meglio è.
Con una apparente corsa all’elettorato di centro da parte di entrambi.
Con la differenza che la Renata non rinuncia certo per opportunismo a essere quella che è sempre stata, una sindacalista attenta alle istanze sociali dei cittadini e dei lavoratori, mentre la Emma deve fare sforzi notevoli per conciliare le sue origini laiche e libertarie con le esigenze elettorali di non perdere l’elettorato cattolico e quello imprenditoriale.
Gli ultimi sondaggi danno le due candidate quasi alla pari (Bonino al 42,1%, Polverini al 41,8%, con molti indecisi), mentre la coalizione di centrodestra prenderebbe il 53% dei voti contro il 45% del centrosinistra.
A dimostrazione che per ora il battage anti-Poverini di certi strati del Pdl che vogliono la sconfitta della Polverini perchè non prona a certi interessi ultraliberisti e perchè amica di Fini, continua a sortire qualche effetto.
In questo contesto segnaliamo due fatti significativi. Continua »
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Febbraio 9th, 2010 Riccardo Fucile
SEICENTO ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO, MA CON SALARI D’INGRESSO RIDOTTI PER 4 ANNI…SE IL MOTIVO E’ IL DIVERSO COSTO DELLA VITA PERCHE’ RIDURLI AL SUD, MA NON AUMENTARLI AL NORD?… ALLA FINE GUADAGNA SOLO LA BANCA, CON AVALLO DI GOVERNO E SINDACATI
Corrado Passera esulta: l’amministratore delegato di IntesaSanPaolo, dopo lunghe trattative, ha firmato un patto su nuovi posti di lavoro, in particolare al Sud e in “zone disagiate”.
Ma con una retribuzione più bassa di quella prevista dal contratto nazionale: l’accordo prevede, a fronte di assunzioni a tempo indeterminato, riduzioni salariali per i primi quattro anni.
Soddisfazione dei vertici bancari che parlano del “ruolo del gruppo Intesa a sostegno del sistema Paese”.
Suonano i violini anche i sindacati (ad eccezione della Cgil) che parlano di accordo che dà certezze a chi chiede lavoro: “600 persone, tra giovani e cassaintegrati, cui si aggiungono 500 lavoratori a tempo determinato che saranno confermati per un altro periodo”.
Le quattro nuove sedi previste daranno lavoro a giovani disoccupati dell’Aquila, Potenza e Lecce e a lavoratori torinesi in cassa integrazione. Insomma le gabbie salariali su ci si era tanto discusso qualche mese fa e per le quali prevaleva un rifiuto da parte del mondo politico e sindacale, ora rientrano dalla finestra.
Se in nome della crisi si fa un passo indietro rispetto ai contratti nazionali, siamo di fronte a un precedente pericoloso in cui saltano i punti di riferimento dei lavoratori: oggi tocca ai bancari, domani potrebbe riguardare chiunque. Un conto è una trattativa locale di secondo livello, dove all’interno di un’azienda si concordi coi lavoratori una linea di incentivi o premi di produzione, altra cosa è dividere l’Italia tra nord ricco e sud povero. Continua »
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Febbraio 8th, 2010 Riccardo Fucile
L’IVA E’ UN’IMPOSTA COMUNITARIA E L’ITALIA NON PUO’ DECIDERE DI SCUDARLA DA SOLA… IL RISCHIO E’ CHE SI RIPETA L’ANNULLAMENTO DEL CONDONO FISCALE DEL 2002: CHI VI ADERI’, ADESSO DEVE PAGARE ANCHE LE SANZIONI…LA COMUNITA’ EUROPEA HA GIA’ CONVOCATO L’ITALIA E PARTE UN ESPOSTO
Chi ha aderito allo scudo fiscale, fidandosi dello Stato italiano, rischia di trovarsi a pagare l’Iva
scudata e la relativa ammenda.
Il “Secolo XIX”, quotidiano indipendente genovese, ha infatti pubblicato i verbali della riunione tenutasi a Bruxelles pochi giorni fa e sollecitata dalla Comunità europea.
I cui “inquisitori” hanno convocato una “task force” di esperti italiani che avrebbero dovuto convincerli della bontà della legislazione dello scudo, di fronte ai pesanti dubbi espressi dai tecnici europei.
Ma i risultati sono stati scricciolanti.
Qual’è la principale contestazione degli organismi europei?
Che lo scudo fiscale rappresenta una sanatoria anche per l’Iva. Ma non può essere così, perchè l’Iva è un’imposta comunitaria e non può essere a disposizione di un solo Stato.
Ora è partito anche un esposto alla volta di Bruxelles da parte dello studio legale dell’avv. Giuseppe Giacomini, ritenuto uno dei massimi esperti europei di diritto comunitario .
“Lo Stato italiano – ha dichiarato il noto legale al “Secolo XIX”- ha sostanzialmente ammesso, con una circolare di natura amministrativa, che la sua legislazione è contraria al diritto comunitario in materia di Iva”.
Giacomini aggiunge nel ricorso che “lo Stato italiano sembra voler far credere alla Commissione di aver rimediato a una violazione attraverso la circolare amministrativa, ma così non è, perchè una circolare amministrativa non ha il potere di modificare una legge”.
E la questione potrebbe avere effetti esplosivi nel prosieguo della vertenza, anche per chi ha aderito allo scudo. Continua »
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Febbraio 8th, 2010 Riccardo Fucile
SLITTA ANCORA LA NOMINA A SOTTOSEGRETARIA DELL’EX PASIONARIA DE “LA DESTRA”, NONOSTANTE LA SPONSORIZZAZIONE DEL PREMIER: “GUARDATE CHE DANIELA DEVE ENTRARE”…. TREMONTI E’ PERPLESSO, SACCONI NICCHIA, SCAJOLA E’ DISPONIBILE, MA NESSUNO VUOLE FARSENE CARICO…”E’ UNA FIGURA INGOMBRANTE” IN QUALSIASI RUOLO
Anche la quarta riunione di governo utile per la designazione, data per scontata dall’inizio dell’anno, è sfumata: fumata grigia per la nomina a sottosegretario di Daniela Santanchè, ex pasionaria de “la Destra”, attuale leader del “Movimento per l’Italia”, famosa per aver definito pedofilo Maometto e aver affermato che “il premier le donne le vede solo orizzontali”. Eppure la Daniela ha da tempo uno sponsor d’eccezione proprio in Silvio Berlusconi che preme per la sua promozione: “Guardate che la Daniela deve entrare, in qualche modo dovete trovare una soluzione” è stata la sfuriata verso i suoi ministri.
Non si sa in che posizione farla entrare forse, se orizzontale o verticale?
A giudicare da qualche commento, forse il problema sta qui.
“La verità è che nessuno se ne vuole fare carico, parliamo di una persona ingombrante che ancora poche settimane fa ha dato quasi del pedofilo a Maometto: anche la delega più innocua ai Rapporti con il Parlamento con lei rischia di trasformarsi in un boomerang a ogni question time” ha confidato ai giornalisti un ministro.
Insomma si tratterebbe di un “collo” davvero ingombrante, da maneggiare con cura e da far entrare in una posizione idonea, ma non ancora stabilita.
Di fronte alla prospettiva di nominarla sottosegretaria “a qualcosa” per ordini superiori, Tremonti ci mette la faccia e sostiene che “non mi pare il caso”, Sacconi nicchia e resiste, Scajola è possibilista. Continua »
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