SONDAGGIO EUROMEDIA ALLARMA BERLUSCONI: AL PDL SOLO CINQUE REGIONI, OTTO ALLA SINISTRA
IL SONDAGGIO RISERVATO DEL LUNEDI’ DELLA FIDATA EUROMEDIA VEDE VINCENTE IL CENTRODESTRA SOLO IN LOMBARDIA, VENETO, CAMPANIA, CALABRIA E LAZIO… PRONTO IL PIANO B: PARLARE SOLO DELLE REGIONI STRAPPATE ALLA SINISTRA E RIVEDERE IL TRIUMVIRATO CHE GUIDA IL PDL
Ogni lunedì la fidata Euromedia research sforna il sondaggio sulle prossime regionali che viene depositato sulla scrivania del premier in via dell’Umiltà . L’ultima stima non suscita certo sorrisi nell’entourage di Berlusconi: il centrodestra vincerebbe solo in cinque regioni, ovvero Lombardia, Veneto, Campania, Calabria e Lazio, mentre lascerebbe alla sinistra le altre otto. Tenendo presente che, sulla base dei voti delle ultime europee, il centrodestra dovrebbe prevalere con un 10 a 3, passare a un 5 a 8 sarebbe una sconfitta cocente.
Senza considerare che il Lazio è tutt’ora a rischio senza un recupero forte nell’ultimo mese: la Bonino viene data al 39,5% contro il 38% della Polverini, anche se come schieramento il centrodestra vale di più.
In Lombardia invece Formigoni viaggia sul 60% e, per paradosso, vincere con troppo scarto potrebbe essere negativo, in quanto scatterebbe solo la metà del listino bloccato ( 8 consiglieri su 16).
Due regioni che venivano date alla pari e con ottime possibilità di successo per il centrodestra (Liguria e Piemonte), vedono avanti invece la sinistra, con oltre 10.000 voti di scarto, un divario recuperabile in teoria, ma che certamente non è facilmente colmabile.
La speranza a questo punto, se va bene, è perdere 6 a 7, ma la prospettiva di un 5 a 8 fa già scatenare la battaglia interna e presta il fianco a molte critiche su come è stata condotta l’intera operazione.
Aver allontanato Casini per seguire i diktat della Lega, rischia di far perdere il centrodestra in Liguria e Piemonte, ad esempio.
Mentre laddove Casini appoggia il Pdl (vedi Lazio, Calabria e Campania), la coalizione è data vincente.
Aver consegnato Veneto e Piemonte alla Lega, alla fine farà perdere voti complessivamente (ancora ieri Galan ha parlato di grosso errore politico aver regalato a Zaia il Veneto) e non garantirà neppure a Cota l’elezione tanto bramata.
Aver creato un fronte suicida anti-Polverini nel Lazio all’interno del Pdl, con le esternazioni di Perdente Feltri contro Renata, ora rischiano di allontanare l’elettorato laziale.
Non a caso stasera, al Palazzo dei congressi all’Eur, a Roma, una cena con mille persone vedrà impegnato Berlusconi in persona, a fianco della candidata del Pdl, per cercare di non perdere anche il Lazio allontanando le sterile polemiche interne.
Emergono poi altri problemi: intanto pare non si navighi nell’oro quanto a soldi in cassa.
Il rimborso del finanziamento per le politiche 2008 se lo sono diviso i due vecchi partiti (75% a Forza Italia, 25% ad An), quello delle Europee è servito a coprire le spese delle elezioni politiche.
Morale: un gran casino e in cassa pochi euro.
Secondo problema, il triumvirato non va: molti accusano i propri referenti di favorire l’altra componente, con molti ex di Forza Italia esasperati per aver ceduto troppi posti a Lega ed An, quelli di An incavolati perchè non decidono mai nulla.
Se le regionali non saranno un grosso successo, il destino pare segnato da un’intesa tra il premier e Fini.
Da tre scenderanno a due: un coordinatore targato Forza Italia e un vice gradito a Fini.
La resa dei conti si avvicina in un clima di tensione.
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