Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
LA DENUNCIA A POSTERIORI NON BASTA, VANNO SCIOLTE IMMEDIATAMENTE
“Il Governo non può che essere per le regole e per le manifestazioni autorizzate, anche per gestire piazze che possono creare problemi di ordine pubblico: ovvio che diversamente vengono identificati e denunciati anche per rispetto delle regole sanitarie”.
Lo ha dichiarato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, nel contro del punto stampa convocato al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza organizzato a Venezia.
“I controlli ci sono sempre stati ma ora verranno implementati”, ha aggiunto la ministra a proposito del green pass. Stamattina alle 9.30 abbiamo organizzato un incontro a livello di gabinetti dei ministeri di Interno, Salute e Difesa proprio per cercare di capire come organizzare controlli più precisi del Green pass, soprattutto negli aeroporti”, ha dichiarato, aggiungendo che “i controlli ci saranno e verranno rafforzati tenendo conto delle casistiche differenti legati ai Paesi di provenienza”.
(da agenzie)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
UNA MADRE: “L’INPS NON POTEVA BLOCCARE I VIAGGI, VISTO CHE LA SITUAZIONE STAVA PEGGIORANDO?”
“Quando ho scoperto di avere il Covid sono scoppiata a piangere, ma non mi
pento: avevo bisogno di stare tra i miei coetanei”. Laura (nome fittizio), 15 anni, è tra i 27 ragazzi italiani risultati positivi a Malaga, in Spagna, durante una vacanza studio finanziata dall’Inps. Il gruppo, un centinaio di giovani tra i 15 e i 19 anni, è stato l’ultimo a partire il 16 luglio, prima che l’ente, nel pomeriggio dello stesso giorno, decidesse di bloccare i viaggi per l’estero.
I primi contagi erano stati individuati tra domenica e lunedì: sei ragazzi risultati positivi e una decina finiti in isolamento preventivo. Poi giovedì, al momento di effettuare i tamponi per il rientro in Italia, previsto per ieri, la nuova scoperta: “Altri 16 casi, per un totale di 22 contagiati tra chi è partiti con noi”, dice Michela Mastini, responsabile estero della San Marino Tourservice, l’agenzia con cui è partita Laura. “In totale però qui siamo 27 – specifica la giovane – gli altri cinque sono partiti con un’altra agenzia”.
Ospitati nel campus universitario in cui hanno soggiornato nelle ultime due settimane, i ragazzi sono tutti paucisintomatici, in pochi hanno avuto qualche linea di febbre. “Stiamo seguendo le linee guida sanitarie spagnole – continua Mastini – dieci giorni di quarantena, con tampone all’undicesimo giorno. Sono controllati ogni cinque ore e c’è un medico presente in struttura”.
Il loro però non è un caso isolato. Nelle passate settimane già due studentesse italiane, partite con Ef sempre per Malaga, si erano contagiate e ancora prima c’era stato l’episodio degli 80 studenti bloccati a Malta.
Per questo S., mamma di Laura ora domanda: “L’Inps non poteva decidere prima lo stop ai viaggi? Si sapeva che in Spagna la situazione stava peggiorando”.
Laura e gli altri ragazzi non si rimproverano nulla: “Abbiamo sempre portato la mascherina, sono stata attenta – dice – e non ho avuto nemmeno un contatto diretto con i primi ragazzi risultati positivi”. Difficile capire quando e dove possa essere avvenuto il contagio: “Da tre giorni avevo il raffreddore, altri miei amici il mal di gola. Pensavamo fosse colpa dell’aria condizionata, per questo non ci siamo preoccupati”. Così, ignari del virus, hanno continuano a partecipare alle attività e alle gite.
“E pensare che mio babbo non voleva farmi partire – continua – ma ci tenevo troppo ad andare, ne avevo bisogno. Dopo un anno e mezzo chiusi in casa è stato bello stare insieme a persone della mia età. A noi giovani il Covid ha tolto le amicizie, abbiamo perso quasi tutti i rapporti”. Nonostante l’inconveniente Laura non si abbatte: “Certo ai compagni che sono rientrati è andata meglio. Ma sono felice lo stesso. Cercherò di sfruttare questo tempo nel migliore dei modi, magari portandomi avanti con i compiti”.
(da La Repubblica)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
SENZA GREEN PASS NON SI ENTRA E I NO VAX SCLERANO MA LEI TIENE DURO: “SE NON TI STA BENE, VAI ALTROVE”
Un cartello con un divieto d’accesso limita l’ingresso all’interno della sua enoteca solamente a chi esibisce il Green pass e per questo Cinzia Orabona, titolare del locale Prospero di Palermo, è stata minacciata di morte e insultata pesantemente.
L’imprenditrice non riesce ancora a crederci: “Una cosa che dovrebbe essere normale – dice – sta provocando una reazione esagerata e tante polemiche tra i no vax”.
Non riesce a capire perché da una settimana il suo cellulare e la casella di posta elettronica continuano a ricevere tantissimi insulti dai no vax . “Se non ti sta bene il criterio che ho adottato, non venire a consumare nel mio locale. Vai da un’altra parte”, si sfoga la titolare dell’enoteca letteraria palermitana Prospero.
Sulla porta del suo locale ha affisso un avviso con cui ha invitato a entrare solo i clienti vaccinati e lo stesso messaggio lo ha scritto sulla pagina Facebook del locale: “Siamo da sempre aperti a tutti i generi, a tutte le età, ai cani, agli unicorni e agli hobbit. Da oggi no vax, no drink. Vi chiederemo la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione. (anche la prima dose va bene)”. E da li è scoppiato il putiferio.
Per fortuna, da diversi giorni, Cinzia Orabona riceve tantissima solidarietà anche da chi non l’ha mai conosciuta. “Un medico veneto ha ordinato sullo shop online del negozio un libro che purtroppo avevo terminato – racconta l’imprenditrice palermitana – Sa cosa mi ha risposto? Che in realtà era un modo per sostenere la mia attività e del libro non gliene importava nulla”.
“No vax, no drink” sembra uno slogan pubblicitario, ma invece è la comunicazione, con tanto di manifesto, che da una settimana si legge all’ingresso del locale Prospero di Palermo, che non accetta più clienti non vaccinati.
Troppo alto il rischio di diffondere il virus e le sue varianti. “Bisogna vaccinarsi tutti – è l’appello della titolare – Il vaccino potrà pure non evitare il contagio, ma almeno ci salva dalla morte e dall’ospedalizzazione”.
(da agenzie)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
AUMENTO DELL’INCIDENZA NEI MASCHI DI ETA’ COMPRESA TRA I 10 E I 39 ANNI
Gli assembramenti, le feste, i bagordi dovuti agli Europei hanno davvero causato
un’impennata dei contagi?
L’Istituto Superiore di Sanità prova a fornire una risposta, a qualche settimana dalla conclusione degli Euro 2020. Secondo i dati riportati, pare che a luglio si sia registrato un aumento di casi tra gli uomini rispetto a quelli tra le donne nelle fascia di età tra i 20 e i 39 anni. La crescita inizia una decina di giorni dopo la prima partita giocata dall’Italia.
“Nella figura è riportata l’incidenza settimanale per 100.000 abitanti per ciascuna fascia d’età, considerando solo gli under 40, per sesso a partire da inizio giugno – si legge sotto al grafico riportato su Twitter dal giornalista Lorenzo Ruffino -. Da fine giugno si è osservato un aumento dell’incidenza settimanale sia per i maschi sia per le femmine nelle quattro fasce d’età considerate. A partire da fine giugno l’incidenza nei maschi di età compresa tra i 10 e i 39 anni risulta essere sempre maggiore rispetto a quella osservata nelle femmine. Verosimilmente questo cambiamento può essere dovuto a cambiamenti comportamentali transitori (es. feste e assembramenti per gli europei di calcio Euro 2020)”.
L’Iss ha pubblicato dei dati aggiornati anche sulla diffusione della variante Delta. Dal comunicato stampa si apprende che in Italia al 20 luglio scorso la prevalenza della cosiddetta ‘variante Delta’ di SARS-CoV-2 era del 94,8%, in forte aumento rispetto alla survey del 22 giugno, con valori oscillanti tra le singole regioni tra l’80% e il 100%.
Alla stessa data, la variante‘Alfa’ aveva una prevalenza pari al 3,2% (con un range tra 0 e il 14,7%), mentre la variante ‘brasiliana’ è all’1,4% (0-16,7%). La stima viene dalla nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. L’indagine integra le attività di monitoraggio di routine, e non contiene quindi tutti i casi di varianti rilevate ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione.
“La rapida diffusione della variante Delta, ormai predominante, è un dato atteso e coerente con i dati europei, che deve essere monitorato con grande attenzione – afferma il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro – È fondamentale continuare il tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai, e completare il più velocemente possibile il ciclo vaccinale, dal momento che questo garantisce la migliore protezione”.
(da agenzie)
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Luglio 31st, 2021 Riccardo Fucile
EGUAGLIA IL PRIMATO ITALIANO LA GIOVANE AZZURRA CHE TRE ANNI FA FU COLPITA A UN OCCHIO DA UN UOVO LANCIATO DA UN’AUTO
Un lancio che rimarrà nella storia. Daisy Osakue non solo si qualifica per la finale femminile nel lancio del disco, ma con 63,66 metri eguaglia il record italiano di Agnese Maffeis realizzato nel lontano 1996.
Tre anni fa, suo malgrado, Osakue fu protagonista di un fatto di cronaca che fece rumore. La ragazza, mentre tornava a casa a piedi a Moncalieri fu vittima di un’aggressione. Un uovo scagliato da un’auto in corsa la colpì in pieno in un occhio provocandole un’abrasione alla cornea.
La misura vale alla 25enne piemontese il quinto posto assoluto nella lista delle qualificate, guidata dalla statunitense Allman (66,42).
Appuntamento con la finale lunedì alle 13 italiane (le 20 giapponesi).
”Sto ancora tremando, non immaginavo alla mia prima Olimpiade di raggiungere la finale e di eguagliare il primato di Agnese Maffeis – dice emozionata Osakue -. Sono entrata in pedana dicendo ‘o la va o la spacca’, mi ripetevo ‘devi lanciare con la cazzimma, senza stare a guardare la tecnica’. Sono felicissima, è stato un anno complicato per i problemi alla schiena ma qui contava più il cuore del fisico”.
Sulla finale di lunedì: ”Se possibile voglio aggiungere un centimetro alla misura del record – ironizza -, scherzi a parte essere ai livelli di Maffeis mi mette i brividi, sono davvero felice”.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile
SALVAGENTE DELLA GIUNTA AL SALVINIANO CANDIANI: AVEVA DEFINITO GLI STRANIERI “MARMAGLIA” : NIENTE AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE
Definire marmaglia gli stranieri, con tanto di video in un post pubblicato su
Facebook, non è reato.
Non c’è propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa di cui dover rispondere in Tribunale. Basta essere parlamentari.
Il messaggio veicolato tramite i social media dal senatore leghista Stefano Candiani, oggetto di un’inchiesta della Procura di Catania che ha portato il gip Giuseppina Montuori a trasmettere gli atti a Palazzo Madama, è stato infatti considerato ieri dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari un’opinione insindacabile dell’esponente del Carroccio, approvando una relazione con cui chiedere all’aula ci concedergli l’immunità.
Una vicenda partita dalla denuncia dell’associazione antimafia Rita Atria sul posti incriminato, con un video che descriveva il rione San Berillo come la “patria dell’illegalità”, un “quartiere in mano agli immigrati clandestini”, dove “regnano spaccio, contraffazione e prostituzione”.
Candiani si è giustificato con la Giunta sostenendo che, il 5 e 6 luglio 2018 si trovava a Catania per incontri istituzionali e politici, nella duplice veste di sottosegretario all’interno e di commissario regionale della Lega Sicilia Per Salvini Premier, e che per “meglio comprendere la situazione della sicurezza pubblica e della criminalità nel Comune etneo” aveva effettuato un sopralluogo a San Berillo. Per la Giunta, visti i precedenti interventi di Candiani in tema di immigrazione, il salvagente al leghista va garantito.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile
MARTA FASCINA INTIMA IL “VIA AI TRADITORI” DI FORZA ITALIA
Che sapesse scegliere con maniacale cura l’autore da citare, ecco, questo lo si era capito quando, dovendo ripercorrere tanti anni dopo le tappe che avevano portato al passaggio della campanella tra Silvio Berlusconi e Mario Monti, aveva pescato dal mazzo la carta di Jurgen Habermas.
Quello che per fior di berlusconiani era stato semplicemente «un golpe», per lei era invece «ciò che il filosofo tedesco aveva definito “a quiet coup d’etat”».
Ch’ era un po’ la stessa cosa, ma detta in modo che suonasse assai meglio. L’altro giorno, invece, l’autore preso a prestito è stato Enrico Mattei, il leggendario presidente dell’Eni che a metà degli anni Cinquanta si vantava di usare i partiti «allo stesso modo di come uso i taxi: salgo, pago la corsa, scendo».
Con una dichiarazione mandata alle agenzie, Marta Fascina, deputata e compagna di Silvio Berlusconi, s’ intesta mediaticamente la custodia dell’ortodossia del Cavaliere e sferza quelli che dentro Forza Italia si sono rifiutati di sostenere gli emendamenti azzurri alla riforma Cartabia.
Se ai tempi in cui citava Harbermas dalle colonne de Il Giornale le sue analisi erano considerate il metro per capire che cosa potesse pensare l’ex premier sulle questioni via via dibattute, adesso che evoca nientemeno che Mattei – di fronte a un partito ormai decimato da settantasette addii – la sua sembra la chiave che tenta di blindare la casa con la porta ormai scassinata.
Casa in cui, tra i superstiti, ci sono anche quelli che si interrogano su come mai la «linea» debba arrivare proprio da chi, in un partito costellato a ogni latitudine da un’incredibile densità di coordinatori e responsabili, non ricopre alcun ruolo.
Né di coordinamento, né di responsabilità. Con un’incredibile aderenza alle teorie di Beppe Grillo sul vincolo di mandato, Fascina si è fatta promotrice di una legge costituzionale che faccia decadere dall’incarico parlamentare «chi cambia legittimamente idea e tradisce il patto con i cittadini».
Si tratta, aggiunge, di impedire «di utilizzare i partiti come taxi per raggiungere lauti stipendi e posizioni di potere salvo poi, una volta raggiunto l’obiettivo, cambiare idea, ideali, valori, partito».
Esempio di firstladysmo di ritorno, archiviati gli anni in cui era Francesca Pascale a scuotere i nervi del partito, con la sua nota l’onorevole Fascina sembra aver innervosito ulteriormente Forza Italia.
Arrivata all’indomani degli addii di Lucio Malan e di Giusi Bartolozzi, quest’ ultima vicinissima alla ministra Mara Carfagna, la dichiarazione sarebbe la spia del malessere montante di Berlusconi negli ultimi giorni.
L’ex premier avrebbe vissuto malissimo il fatto che la delegazione forzista al governo sia intervenuta presso di lui per chiedergli di far ritirare l’emendamento alla riforma Cartabia e, sul punto, ci sarebbe stato anche un confronto telefonico con la Carfagna.
Per non mettere in difficoltà il presidente del Consiglio Mario Draghi – aggiungendo la sua firma alla lista dei leader della maggioranza che hanno puntato i piedi sulla riforma della giustizia – Berlusconi ha optato la «griffe Fascina» in calce al suo avviso ai naviganti.
Anche perché, avrebbe confessato tra l’arrabbiato e il dispiaciuto ai parlamentari che lo hanno raggiunto telefonicamente a Villa Certosa, dove si trova insieme alla sua compagna, «mi stanno arrivando incredibili pretese dalle persone più inaspettate».
A tormentare le acque di un partito martoriato, c’è l’appuntamento in cui ciascun parlamentare vede moltiplicato il peso del proprio singolo voto, e cioè l’elezione del Capo dello Stato. Per questo, in Sardegna, si è tentato di mettere la sicura alla serratura di un taxi da cui sono scesi in tanti. Anche se forse si è scelto il fabbro sbagliato.
(da Il Corriere della Sera)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile
SOLO DOPO LE PRESSIONI DEI MEDIA E DELL’OPPOSIZIONE IL PRESIDENTE OMOFOBO SI DEGNA DI COMPLIMENTARSI CON LEI: CHE SQUALLORE SOVRANISTA
I polacchi esplodono di gioia per la prima medaglia conquistata a Tokyo 2020. 
È mercoledì 28 luglio e nel quattro di coppia femminile le atlete polacche sono arrivate seconde dietro le cinesi.
Tra le canottiere c’è Katarzyna Zillmann che, in un’intervista post gara, fa un ringraziamento alla sua compagna.
Il presidente della Polonia, Andrzej Duda, sempre solerte nel congratularsi gli sportivi del suo Paese raggiungono importanti traguardi, decide di non dire nulla sull’equipaggio in spedizione in Giappone.
Il silenzio viene notato da diversi media polacchi e dai partiti di opposizione, i quali iniziano a fare pressioni affinché il presidente si complimenti con le quattro sportivo.
Il sospetto è che Duda si sia comportato così per la dichiarazione di Zillmann, che ha fatto intendere di essere lesbica.
Il presidente porta avanti da tempo battaglie contro la cosiddetta «ideologia Lgbt». L’opinione pubblica contraria al presidente si aspetta quel ringraziamento proprio perché il partito di cui Duda fa parte, Diritto e Giustizia – di destra, conservatore e clericale – annovera tra i suoi esponenti persone che non fanno segreto della propria omofobia.
Solo dopo 24 ore dalla medaglia, Duda pubblica un tweet in cui dichiara di sostenere e rispettare «tutti – gli sportivi che – si allenano duramente per rappresentare la Polonia».
Anche Mateusz Morawiecki, primo ministro polacco, ha tardato più di un giorno nei ringraziamenti su Facebook. La vicenda si inserisce in un periodo in cui la Polonia è sotto procedura di infrazione della Commissione europea – avviata lo scorso 15 luglio – per le cosiddette lgbt free zone.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2021 Riccardo Fucile
AUTORI UN AUTISTA RAZZISTA E ALCUNI SUOI AMICI… LA VITTIMA: “NE HO ABBASTANZA, ME NE VADO”
A Locorotondo in provincia di Bari si è verificato un episodio davvero terribile: un uomo ha coperto di insulti razzisti un cittadino italiano di colore, Rajesh Nair. Il sindaco, Antonio Bufano ha immediatamente preso le parti di Nair.
“Ho appreso, nelle ultime ore, che Rajesh Nair, cittadino italiano, fotografo e ciclista, avrebbe subito un’aggressione verbale razzista nella nostra Locorotondo da parte di un automobilista e di alcuni suoi amici. Come uomo e come sindaco non accetto e non accetterò mai che nella nostra città possano verificarsi simili episodi. A Rajesh dico anche che lo aspetto nel mio ufficio, in Comune, dove sarò pronto a porgergli, a nome della città, le più sentite scuse”.
Lo ha scritto sui social, Antonio Bufano sindaco di Locorotondo (Bari) città della Valle d’Itria in cui Rajesh Nair sarebbe stato insultato da un “autista e dai suoi sostenitori” con frasi razziste
“Ogni giorno – ha scritto su Instagram Nair – mi fanno ricordare il mio colore piuttosto che chi sono. Per questa estate ne ho avuto abbastanza, domani (oggi, ndr) vado in Olanda”.
“Locorotondo è una città accogliente, meta di turisti che la visitano e provengono da ogni parte del mondo: la nostra gente è sempre stata pronta ad accogliere chiunque e ne sono convinto, continuerà a farlo. Non accetterò dunque che si dia una immagine della città distorta e fuorviante”, continua Bufano che invita la vittima a “denunciare quanto accaduto alle autorità competenti, descrivendo alle forze dell’ordine l’aggressione verbale subita.
(da agenzie)
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