34 INVITATI, 21 POSITIVI: COSI’ UN PRANZO DI NOZZE A PAVIA SI E’ TRASFORMATO IN UN FOCOLAIO
“LA DIMOSTRAZIONE DI QUANTO SIA PERICOLOSA LA CONVIVIALITA'”
Per chi non teme il pericolo contagio ai cenoni di Natale e Capodanno, risulterà istruttiva una vicenda avvenuta a inizio ottobre: di 34 invitati a un pranzo nuziale, 21 sono tornati a casa contagiati dal virus: il focolaio, con i successivi contatti degli infetti inconsapevoli, si è poi allargato a 48 positivi.
Il caso, riportato dal Corriere della sera, è stato descritto da Maicol Andrea Rossi, tirocinante della scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva presso l’Osservatorio epidemiologico di Vercelli.
Per Fabrizio Faggiano, professore di Medicina Traslazionale Università del Piemonte Orientale, è la dimostrazione di quanto sia pericolosa la convivialità , specie nella stagione invernale: “Il coronavirus va a nozze in situazioni come queste che mettono insieme diversi fattori di rischio. Un luogo chiuso, più persone che non possono, per quanto ne abbiamo volontà , rispettare il distanziamento e che restano assieme a lungo. Quando si mangia e si beve la mascherina viene abbassata, si tende a parlare più vicini e magari ad alzare la voce perchè nella sala c’è chiacchiericcio”.
Il matrimonio in questione si è tenuto a Pavia, attenendosi alle regole. La lista degli invitati è stata ridotta a 34, loro compresi. Solo dopo la festa uno degli invitati a iniziato ad avere sintomi compatibili col covid, la cui presenza è stata successivamente confermata dal tampone.
Si scopre che la metà nel frattempo hanno cominciato ad accusare febbre, tosse, perdita di gusto e olfatto, dolori gastrointestinali. Risultato dei tamponi: 21 positivi, la metà sintomatici. Fra i colpiti anche marito e moglie. Purtroppo non finisce qui.
Prima della diagnosi e della quarantena questi 21 contagiano 13 familiari. Fra loro un bambino che a scuola, da asintomatico, trasmette il virus a due compagni: la sua classe viene quarantenata.
Torniamo indietro, al party di Pavia. Era presente un insegnante che, già infetto, si reca a un battesimo (dove passa il Sars-CoV-2 a 4 commensali) e poi a scuola dove contagia 2 colleghi e 3 studenti. Un’intera classe viene messa in quarantena.
(da agenzie)
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