500 SINDACI LOMBARDI IN CORTEO GRIDANO “BASTA COI TAGLI”: QUELLI LEGHISTI MARCIANO CONTRO SE STESSI
PROTESTA A MILANO CONTRO I LIMITI IMPOSTI DAL PATTO DI STABILITA’ E I TAGLI DECISI DAL GOVERNO…. I SINDACI LEGHISTI FANNO FINTA CHE AL GOVERNO NON CI SIANO LORO E MANIFESTANO CONTRO SE STESSI
Che il senso del ridicolo non alligni in molti partiti è un fatto ormai assodato nel Bel Paese, ma in nessun Stato al mondo si è mai vista una farsa come quella andata in onda ieri a Milano, a cura del pregiato circo Barnum leghista. Mentre il governo discute di pseudoriforme cui non frega nulla a nessuno (l’importante è aver incassato il legittimo impedimento) e di federalismo (per ingrassare le finanze padane a scapito del centrosud), ecco a Milano sfilare il corteo di protesta contro il governo dei sindaci lombardi (Moratti a parte) per i tagli ai bilanci decisi da Tremonti.
Vi state immaginando i sindaci del Pd in piazza, magari con il sostegno di Rifondazione e dei vendoliani?
No, in prima fila ci sono diverse faccie di tolla, primi cittadini che protestano contro il governo di cui fanno parte e quindi unico artefice dei tagli ai servizi locali.
Il boia che manifesta contro la forca: un corteo che avrebbe dovuto essere accolto dai milanesi con il lancio dalle finestre di bulaccate di acqua gelida. Giusto per rinfrescare la memoria.
E’ la solita sceneggiata che va in onda: a Roma, ladroni, poi si torna al paesiello e ci si veste con la maschera degli onesti.
Partito di pseudo-lotta e di mal-governo che ora “protesta contro i tagli agli enti locali e le limitazioni al patto di stabilità “”: proprio quelli decisi in consiglio dei ministri da Tremonti, Bossi, Maroni, Calderoli e Zaia che hanno approvato, alzando la bella manina.
Perchè non hanno votato contro se non volevano i tagli, si chiederebbe un italiano che ha ancora il dono dell’intelletto.
Che senso ha parlare di “rivendicazione territoriale”, come il sindaco leghista di Varese, quando sa bene che questo corteo è un boomerang per il centrodestra.
Certo, dice la verità quando sostiene che “la situazione è grave: i tagli continui ci impediscono di fatto di svolgere la nostra funzione, di rendere quei servizi che i nostri cittadini ci chiedono”.
Ma allora perchè non si dimette per protesta e non straccia la tessera della Lega, visto che i tagli li ha deciso anche la Lega?
No, meglio restituire solo simbolicamente la fascia, allo stipendio non rinunciano neanche i padani “duri e puri”.
E se non ci sono soldi, non è certo per quelli dati a Catania per sanare il deficit, pensate piuttosto perchè hanno voluto abolire la parte dell’Ici rimasta.
Il governo non ha neanche compensato le mancate entrate dell’Ici agli enti locali, si è solo fatto bello coi soldi degli altri, eppure Pdl e Lega lo hanno votato.
Perchè non vi siete opposti e non siete scesi in piazza allora a protestare? Troppo comodo cavalcare oggi una protesta fasulla perchè siete nella bratta.
I dati parlano chiaro: gli investimenti dei comuni sono diminuiti del 18%, è prevista una contrazione del 30% nel 2010, a causa dei tagli governativi.
E quando arriverà il federalismo, preparatevi a tante originali e belle tasse locali a sorpresa sulla schiena dei cittadini per far fronte ai servizi.
Per concludere la sceneggiata, ai sindaci in corteo il governo ha risposto che “è pronto ad aprire un tavolo di trattativa”.
Alla fine della festa di carnevale, ognuno ha poi riposto il proprio costume di scena.
La farsa era andata in onda e Minzolini l’ha spiegata a suo modo agli italiani. Si poteva calare il sipario.
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