DAL CALCIO-BALILLA AL PARTITO CLANDESTINO……..STORACE A GENOVA HA FATTO 13
Se esiste un ambiente in fermento in politica è notoriamente quella che accompagna la nascita di una nuova formazione, sia esso partito che semplice circolo. La storia della destra italiana del dopoguerra ad oggi ha visto sorgere partiti, movimenti, centri studi, associazioni di area, avanguardie e retroguardie, dentro e fuori i partiti, a testimonianza che il nostro è un mondo sempre in “movimento” e molto variegato. In estate c’è stato lo “strappo” da AN di Francesco Storace e Teodoro Bontempo, insieme a un piccolo manipolo di deputati e senatori, a cui si è da poco aggregata Daniela Santanchè. Al nuovo partito, “la Destra”, sono giunte adesioni da due tipologie di “militanti”. Da un lato una componente che è passata attraverso AN e il cursus honorem di Fiuggi, dall’altro chi non aveva mai aderito al partito di Fini e aveva finito per rinunciare persino ad andare a votare, rimanendo su posizioni ex MSI per capirci. La prima componente ha dato al partito di Storace una caratterizzazione da “Destra classica”, “tradita” da Fini, con accentuazione dei temi della sicurezza, della immigrazione, dell’almirantiano “non rinnegare e non restaurare”, con molto impegno sui temi sociali (anche per la provenienza politica e personale di Francesco e di Teodoro). La seconda componente ha ridato impulso agli “scazzati”, agli ex attivisti, a chi non aveva più punti di riferimenti (dopo la caduta di Pino Rauti), creando una prospettiva per chi o si era rifugiato nel “non voto” o nel privato. Da questo mix di “conservatori” e “sociali”, con l’innesto di una intelligente e carismatica Daniela Santanchè che unisce idee chiare sulla islamizzazione dell’Occidente e dinamismo politico, ” la Destra” può esercitare un ruolo positivo nell’ambito del Centrodestra, andando a recuperare voti oggi dispersi.
Con l’indubbio appoggio di Berlusconi e un patto di reciproca fedeltà , il nuovo partito parte da un 3% di consensi nei sondaggi elettorali. La ” campagna acquisti” in atto nei confronti di AN può dare maggiore visibilità ma anche creare malumori, ovvio dipende anche dalle motivazioni di chi si aggrega , anche perchè non credo sia opportuno creare una classe dirigente di ex trombati o transfughi in cerca di posti al sole. La Liguria ha visto una buona adesione a Imperia, Savona e Spezia, sulla qualità e motivazioni delle stesse deciderà il tempo. Non possiamo invece che rimarcare come in una città come Genova, la Destra sia totalmente assente da 4 mesi dal dibattito politico (non un intervento, non un manifesto locale, non una manifestazione esterna, non una idea, non una traccia di analisi). Una visita di Storace utilizzato solo nel bar gelateria Balilla tra aperitivi e patatine, nessuna capacità di far veicolare tesi politiche all’esterno, una logica da “meglio pochi così nessuno disturba i manovratori”, in attesa di monetizzare politicamente una scelta di campo. L’incapacità , al di là delle passerelle vanesie, di aggregare sui contenuti ma cercare solo di fare una politica da corridoio. Penso che sia un cattivo biglietto da visita per una Destra che parla di moralità , di recupero dei valori, di meritocrazia, di socialità . Ricorda più una logica da catacomba che un nuovo soggetto politico. E i risultati li conosciamo: volete sapere in quasi 4 mesi quanti sono gli iscritti a Genova al nuovo partito di Storace? Sono 13, neanche una partita di calcetto riescono a fare con una panchina corta di questo tipo…altro che serie A… qua siamo a livello di III categoria, ragazzi. Per non parlare (e non ci stancheremo di farlo, tranquilli) che è inconcepibile che un Partito che ha nello Statuto e nel DNA programmatico la moralizzazione della vita pubblica, appoggi come candidato sindaco a Camogli ( tanto per non fare nomi) un politico che è riuscito in pochi mesi a dimettersi da AN perchè, dopo due mandati, non lo avevano ripresentato alle elezioni, a far un accordo sottobanco con una candidato della Lega con un “do ut des” (e fin qui passi), per poi arrivare ad appoggiare il candidato della Sinistra, Repetto, al ballottaggio per la presidenza della Provincia di Genova, contro la candidata del Centrodestra, Renata Oliveri. E questo sarebbe un uomo moralmente di Destra? Un emblema del nuovo partito di Storace ? Lo sapete che grazie alla presunzione di questo signore, che si presenta sempre in alternativa alla lista che raccoglie le altre forze del Centrodestra, sono 10 anni che Camogli ha un sindaco di Sinistra ? In una città dove alla politiche il Centrodestra prende il 60% , alle comunali si perde perchè la sinistra presenta una lista unica e noi che siamo coglioni ne presentiamo due, così, dividendoci i voti, vince la Sinistra. Gli hanno offerto anche la carica di vicesindaco, in caso di lista unitaria… niente o Sindaco o nulla. Se a Storace va bene cosi affari suoi… altrimenti, se esistono dei farmaci antipresunzione, ne mandi un quantitativo robusto a Genova….e li distribuisca alla sua classe dirigente locale, altrimenti dalla III categoria si rischia di retrocedere tra i dilettanti allo sbaraglio…e un partito con queste potenzialità non penso lo meriti……… Triplice fischio di chiusura …tutti negli spogliatoi a meditare ….aspettiamo il secondo tempo…
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