ALL’AQUILA SEQUESTRATO IL NUOVO CAMPUS UNIVERSITARIO: REALIZZATO CON PROCEDURE D’URGENZA A 50 METRI DAL FIUME
IL CAMPUS PRIVATO, COSTATO 20 MILIONI DI EURO PER 139 APPARTAMENTI, E’ STATO REALIZZATO SU UN TERRENO ACQUITRINOSO, VIOLANDO IL VINCOLO PAESAGGISTICO E DIVERSE NORME URBANISTICHE… DIECI INDAGATI, COMPRESO IL SINDACO DI PIZZOLI…UTILIZZATE PROCEDURA D’URGENZA E ORDINANZE DELLA PROTEZIONE CIVILE
L’avventura del nuovo campus universitario privato dell’Aquila è già finita ancor prima di diventare operativo.
Costruito dopo il terremoto a tempo di record, è quasi pronto, ma c’è un piccolo dettaglio: è stato realizzato a meno di 50 metri dal fiume, su un terreno agricolo “acquitrinoso”, violando il vincolo paesaggistico e diverse norme urbanistiche.
Per questa ragione la Procura della Repubblica ha sequestrato la struttura: un affare da 20 milioni di euro per i 139 appartamenti, realizzato in gran fretta utilizzando la procedura d’urgenza con ordinanze della protezione civile.
Come se non bastasse, l’imprenditore autore del campus, realizzato nel comune di Pizzolo, e finito sotto inchiesta è pure il padre di una studentessa di ingegneria, vittima del terremoto del 6 aprile scorso.
Il nome dell’imprenditore è ora iscritto nel registro degli indagati, assieme ad altre 10 persone.
Tra gli altri il sindaco di Pizzolo che ha messo la propria firma sulla concessione dei terreni per i lavori.
Altri avvisi di garanzia sono stati notificati agli otto proprietari dei lotti, al legale rappresentante della ditta che ha eseguito i lavori, al progettista e al direttore dei lavori, il responsabile dell’ufficio tecnico del comune.
Per quanto riguarda la situazione dei terremotati, a un anno e mezzo dal sisma, restano ancora fuori casa, alloggiate quindi altrove, circa 47.000 persone.
Circa 35.000 sono i terremotati che si sono trovati un alloggio per conto proprio con un aiuto economico pubblico che però attualmente è in ritardo di tre mesi.
Per quanto riguarda la ricostruzione è sempre tutto fermo, in attesa delle famose linee di indirizzo che mancano .
Fa specie che una dell poche strutture autorizzate, come il campus privato di cui abbiamo parlato, risulti alla fine abusivo.
Come per una beffa del destino .
Leave a Reply