ALTRO CHE LA BALLA DEI 30.000 NUOVI POSTI DI LAVORI PROMESSI DA BUCCI, GENOVA NE STA PERDENDO MIGLIAIA
DOPO LA ERICSSON, ORA I 599 ESUBERI DELL’ILVA…TOTI E BUCCI SANNO SOLO FARE COMUNICATI STAMPA, INCAPACI DI QUALSIASI INIZIATIVA
È indirizzata alle organizzazioni dei lavoratori e ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico la lettera che Am Investco, la nuova proprietà dell’Ilva, e la gestione commissariale hanno inviato come bozza di lavoro della trattativa che inizierà lunedì 9 ottobre.
Il documento contiene i dettagli sulla produzione che Am Investco intende realizzare, gli organici, i contratti che saranno applicati ai lavoratori che la nuova proprietà intende «selezionare».
Il documento recita: «I dipendenti saranno selezionati da Am Investco (….) come segue». Lo schema prevede un organico di 9.885 tra quadri, impiegati e operai:
7600 a Taranto (invece dei 10.500 attuali),
900 a Genova (invece dei 1.499 attuali, gli esuberi sarebbero dunque 599),
700 a Novi Ligure (54 esuberi)
a seguire Milano (160), Racconigi (125), Marghera (45).
Nel dettaglio, l’organico di Genova si prevede composto da 25 quadri, 165 impiegati e 710 operai.
Quello di Taranto da 130 quadri, 1.140 impiegati e 6.330 operai. Per Novi sono previsti 15 quadri, 135 impiegati e 550 operai. I dirigenti del gruppo sono 45. L’organico complessivo di gruppo – considerando anche Ism, Ilvaform e Taranto Energia – è di 9930 unità dirigenti compresi (di cui 9600 per i 3 stabilimenti).
Lunedì 9 inizia la trattativa sindacale. A Genova si prevedono manifestazioni di protesta.
Fiom: «I lavoratori verranno riassunti e perderanno anzianità e integrativo»
«Arcelor Mittal, per il rilancio di Ilva, assumerà ex novo 10.000 lavoratori che selezionerà previa accettazione delle condizioni imposte dall’azienda, con sottoscrizione di verbale di conciliazione tombale.
Si parla quindi di 4.000 esuberi, distribuiti in tutti i siti. Per gli assunti, attaccano i sindacati, ci sarà un nuovo contratto di lavoro, rinunciando quindi all’anzianità di servizio e all’integrativo aziendale e determinando in tal modo un taglio salariale consistente e inaccettabile.
Se questo è l’atteggiamento di Mittal nei confronti dei lavoratori diretti – denuncia la Fiom Cgil – il rischio è il massacro sociale dei lavoratori dell’indotto.
Per la Fiom, sulla base di quanto formalizzato da Arcelor Mittal, non ci sono le condizioni di aprire un tavolo negoziale. L’unica risposta possibile a tale provocazione è una forte azione conflittuale di tutte le lavoratrici e i lavoratori. Lunedì prossimo ci presenteremo all’incontro convocato al ministero dello Sviluppo economico unicamente per conoscere cosa vorrà fare il governo di fronte a questa inaccettabile posizione assunta da Arcelor Mittal».
Regione e Comune: «Perplessità sul piano»
«Regione Liguria e Comune di Genova esprimono perplessità per il piano di esuberi presentato prima ancora che parta il delicato confronto sul futuro industriale e societario di Ilva.
Fim Cisl: «Peggio non si poteva, mobilitazione lavoratori
«La trattativa per Ilva parte come peggio non poteva. Il piano di esuberi presentato nella lettera dei commissari dalla nuova proprietà Am InvestCo ci lascia stupefatti». Lo dice Alessandro Vella, segretario generale Fim Cisl Liguria. «La Fim Cisl rigetta con forza gli esuberi previsti su Cornigliano, con azioni di mobilitazione dei lavoratori» ha aggiunto Vella.
Non passa ormai giorno senza che a Genova chiudano aziende o altre annuncino licenziamenti: non solo i centinaia di Ericsson, ma uno stillicidio di aziende minori.
Ora i 600 di Ilva, nonostante l’accordo di programma sottoscritto a suo tempo prevedesse che lo stabilimento di Genova dovesse essere esentato da futuri tagli.
Dopo aver promesso 30.000 nuovi posti di lavoro, il sindaco Bucci, il governatore Toti e la loro compagnia di giro sono diventati i certificatori del servizio cimiteriale dell’economia della città .
Oltre a cedere quel poco di pubblico che funziona ai privati non sanno fare, incapaci di prendere iniziative a tutela del territorio e dell’occupazione.
Finiti gli spot, sistemate le truppe fameliche nel sottogoverno, il centrodestra a trazione leghista sta certificando il proprio falllimento.
(da agenzie)
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