ZAIA CE L’HA CON QUEI LAVATIVI DEI DOCENTI DEL SUD E INGUAIA SALVINI CHE CERCA I VOTI IN MERIDIONE
NON CONTENTO DI AVER SPUTTANATO 64 MILIONI DI EURO PER UN REFERENDUM INUTILE, IL DANDY VENETO RICOMINCIA CON LA MENATA DEI PROF SUDISTI… QUALCUNO GLI RICORDI CHE SE I VENETI HANNO ANCORA LE SCUOLE APERTE E’ GRAZIE AI MERIDIONALI, VISTO CHE I VENETI NON VOGLIONO INSEGNARE
Mentre Matteo Salvini cerca di convincere un sacco di gente che la Lega è un partito nazionale, Luca Zaia su Facebook per propagandare l’inutile referendum per l’autonomia di Veneto e Lombardia — che servirà a buttare 64 milioni di euro — se la prende con i docenti “reclutati dal Sud” che rinunciano al ruolo (come se succedesse soltanto al Sud che un docente rinunci al ruolo) e lasciano così le cattedre scoperte.
Dimenticando che se i veneti si dedicassero alla docenza non ci sarebbero cattedre scoperte e non sarebbe necessario rivolgersi ai “lavativi sudisti”.
Quello che i cittadini del lombardo-veneto andranno a votare è però un referendum consultivo senza quorum (in Lombardia) in base al quale i due presidenti poi potranno dire di avere il mandato popolare per andare ad intavolare con il Governo una trattativa sul contenuto degli articoli 116, 117 e 119, della Costituzione ovvero gli articoli che istituiscono l’autonomia amministrativa delle cinque regioni a statuto speciale.
Il governo sta spiegando da mesi ai due governatori che la scelta del referendum è soltanto uno spreco di soldi e di tempo: «I due referendum sfondano in realtà una porta aperta», ha detto qualche tempo fa il ministro De Vincenti al Messaggero, «ma va ricordato che per attivare, come chiedono i due quesiti referendari, la procedura prevista dall’articolo 116 della Costituzione in materia di “ulteriori forme di autonomia” c’è una strada, scelta dall’Emilia Romagna, più rapida e meno costosa: basta una lettera del presidente della Regione. E su questo il governo è del tutto aperto al confronto. Tant’è che comunque vadano i due referendum, da parte nostra c’è totale disponibilità al dialogo».
Ma vuoi mettere con il brivido di buttare 64 milioni di euro dei soldi dei cittadini del Nord?
(da “NextQuotidiano”)
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