ARCORE E OLBIA, BERLUSCONI PERDE ANCHE NEI LUOGHI DEL BUNGA BUNGA
IN SARDEGNA E’ STATO BATTUTO IL SUO MEDICO ESTIVO NIZZI, UOMO DALLE MILLE RISORSE ….AD ARCORE VINCE IL PD ED IL CENTROSINISTRA ARRIVA IN TESTA AL BALLOTTAGGIO
Perdere a casa è un po’ come perdere la Casa.
Non avere più quella che Rilke chiamava la Heimat.
Povero Berlusconi senza più Casa, letteralmente: spaesato. Tra le tante iatture che deve fronteggiare in queste ore il Cavaliere c’è pure il centrosinistra che vince a Olbia, città satellite di Villa Certosa, e il Pd che stravince ad Arcore, provincia di Villa San Martino.
Quando cadono i simboli anche la politica, e forse gli affari, non stanno più insieme.
E tutto rischia di finire male.
Succede che nella città sarda il Pdl, che nel 2007 stravinceva col 70 per cento, si spacca, s’insulta, mette di fronte due suoi uomini.
E stavolta è il centrosinistra – dal Pd all’Idv a Sinistra e Libertà – che s’incunea nella divisione e batte l’uomo di Silvio.
Converrà però anche ricordare chi sia, quest’uomo, non uno qualunque, uno che passava di lì, ma uno dei personaggi chiave del «berlusconismo sardo», quel divertente ma pure assai scaltro mix di sbruffonate estive, affari immobiliari in Costa Smeralda, serate al Billionaire (il bunga bunga verrà dopo).
Succede quindi che ad Arcore il Pd è il primo partito, si va al ballottaggio con Rosalba Colombo che supera di più di sei punti il rivale berluscoleghista, Enrico Perego.
L’uomo del Cavaliere a Olbia è il grande perdente.
Si chiama Settimo Nizzi, e non è solo stato a lungo sindaco della città , ma anche medico estivo del Cavaliere, oltre che suo proconsole per tutta una serie di questioni locali.
Devi atterrare a Olbia in gran segreto con Putin?
È Settimo che se ne interessa.
Vuoi che la Finanza non si allarmi troppo per le fiamme che escono da casa a Ferragosto, provenienti dal tuo vulcano privato?
È Nizzi che solleciti.
Ritrovi delle tombe fenicie nel terreno annesso a Villa Certosa e l’opposizione protesta invocando interrogazioni parlamentari?
Rispondi: «L’avevo regolarmente comunicato a Nizzi».
Questo simpatico ortopedico cinquantaquattrenne è anche uno dei principali organizzatori degli eventi politici di Silvio in Sardegna.
Per dire, nel 2002 era stato lui ad apparecchiargli una delle più memorabili foto-opportunity del berlusconismo, la gita-shopping in centro commerciale, vestito in tuta da ginnastica.
Lo raccontò Berlusconi, «è stato Nizzi. Mi ha detto: “Presidente, sabato pomeriggio vieni al centro, voglio portarti in un negozio di scarpe dove ne puoi comprare un paio per fare jogging la prossima estate”.
Io gli ho creduto, sono venuto qui vestito, come vedete, in tenuta operaia e… guarda un po’ che bella sorpresa».
Una piazza stracolma di gente.
In questa campagna elettorale Nizzi imitava il suo idolo, con i camion-vela, con un camper che mandava le note dall’inno («Meno male che Nizzi c’è»), con un aereo con striscione a rombare nei cieli…
E ora il Capo dovrà gestire tutto questo – affari, vacanze, amici e potere – con un sindaco non amico, e anzi forse nemico.
Gianni Giovannelli era uno del Pdl, tra i fondatori di Forza Italia, fino a quando non s’è dimesso, accusando «un certo modo di fare politica».
Va’ a sapere cosa ne verrà fuori.
E sarebbe ancora poco se guardate a queste elezioni da un’altra casa e un nuovo grandioso investimento.
Ad Arcore la democratica Rosalba Colombo è davanti al suo rivale 46,8 contro 40,2.
E non è per Silvio solo il fastidio di avere le zecche nel salotto: anche qui sono in gioco progetti, politica, ambizioni dinastiche.
Lei già annuncia: «Niente speculazioni ambientali».
Un anno fa Idra, l’immobiliare di famiglia, presentò alla giunta di centrodestra un investimento da 220 milioni per realizzare ad Arcore un megacomplesso chiamato Parco della Valle del Lambro.
E chi doveva istruire la pratica, da sottoporre poi alla Regione?
Ovviamente il Comune, allora però di centrodestra.
Cosa accadrebbe se passasse Rosalba, che ha fatto calare il Pdl dal 37 al 24 per cento, e diventare il Pd primo partito di Arcore col 25,8?
Il Pd primo partito di Arcore.
Anche solo scriverlo fa un po’ impressione, persino il correttore ortografico fa fatica ad accettarlo.
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