ASSOCIAZIONE A DELINQUERE E TRUFFA: ARRESTO PER LA SINDACA LEGHISTA DI RIVA DEL GARDA E PER IL MAGNATE BENKO
MAXI OPERAZIONE DELLA PROCURA DI TRENTO, NOVE PERSONE AGLI ARRESTI DOMICILIARI… L’IMPRENDITORE AUSTRIACO SI E’ PRESENTATO ALLA POLIZIA DI INNSBRUCK
La procura di Trento ha emesso un mandato di arresto nei confronti del magnate austriaco Renè Benko, fondatore del gruppo Signa. Benko si è presentato presso la direzione della Polizia di Innsbruck, è stato ascoltato ma è rimasto a piede libero, secondo quanto racconta il sito del quotidiano Der Standard.
L’avvocato di Benko, Norbert Wess, ha detto; “Nessun mandato d’arresto europeo sarà eseguito contro il signor Benko che continuerà – come prima – a cooperare pienamente con tutte le autorità nazionali e internazionali ed è fiducioso che qualsiasi accusa contro di lui sarà errata”.
Nel frattempo in Italia sono state arrestate altre persone, tra cui il noto commercialista Heinz Peter Hager di Bolzano, la sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi e l’ex senatore ed ex sindaco di Dro, Vittorio Fravezzi. Tutti si trovano agli arresti domiciliari. Al momento sono nove le persone arrestate e 77 quelle indagate.
Le accuse: associazione per delinquere, turbativa d’asta e truffa
Diverse le accuse mosse: dall’associazione per delinquere alla turbativa d’asta. E poi finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite, truffa, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Inoltre, sono stati riscontrati reati contro la pubblica amministrazione tra cui corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio, omissione di atti d’ufficio, violazioni delle norme tributarie legate all’emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Le indagini hanno ipotizzato l’esistenza di una sorta di gruppo affaristico in grado di influenzare e controllare le principali iniziative della pubblica amministrazione, soprattutto nel settore della speculazione edilizia, in tutta la Regione.
Gli imprenditori coinvolti si sarebbero resi disponibili a finanziare le campagne elettorali di amministratori pubblici, ottenendo poi agevolazioni, procedure semplificate e concessioni per iniziative immobiliari
Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Trento su richiesta della Dda di Trento e le indagini effettuate da Carabinieri e Guardia di Finanza. Nei confronti del magnate austriaco Renè Benko è stato richiesto un mandato d’arresto, essendo l’uomo residente in Austria.
L’inchiesta nata da un accesso abusivo al sistema informatico
L’indagine, nata nel 2019, è partita dopo un accesso abusivo al sistema informatico di una dipendente comunale di Bolzano. Secondo gli inquirenti, gli imprenditori coinvolti avrebbero concesso favori, regali e denaro anche a funzionari e amministratori pubblici in cambio di appalti.
(da agenzie)
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