“CARO SILVIO, NON SEI PIU’ CREDIBILE”: I BLOG DEL PDL SI SMARCANO DAL SUO ANNUNCIATO RIENTRO
IL BLOG DI CENTRODESTRA “LA RETROVIA” ROMPE CON IL TABU’ DEL CAPO E CHIEDE A SILVIO DI ANDARE IN PENSIONE
«Caro Silvio, grazie di tutto ma non è più il momento dell’ennesima discesa in campo. Il tuo nome ormai è inflazionato e, diciamolo, non più credibile. A quasi 20 anni dalla famosa “rivoluzione liberale” gli elettori di centrodestra vedono in te, a torto o a ragione, l’immagine simbolo di un cambiamento del Paese che non si è concretizzato…».
A scriverlo sul web sono i principali blog di centrodestra: Daw blog, Il Fazioso, Maglia Nera, Edoardo Petiziol, Nicola Prochilo insieme all’ultimo nato in area centrodestra, La Retrovia.com, una nuova piattaforma digitale che punta a raccogliere idee e stimoli per superare il vecchio e usurato contenitore Pdl, parlando ambiziosamente a tutto il popolo giovane di area, deluso dall’attuale agonia politica.
E’ stata proprio La Retrovia, tra una proposta anti casta, una sugli esodati e un dossier sulle promesse non mantenute del governo Berlusconi 2008, a rompere il tabù del Capo, chiedendo al fondatore deciso a ripresentarsi nel 2013, di andare in pensione.
I ragazzi terribili del web targato centrodestra è da mesi che sferzano la classe dirigente del partito, evidenziando limiti e fallimenti di una lunga stagione.
Il mese scorso a Pavia, durante la manifestazione di #formattiamoilpdl, avevano già chiesto in diretta le dimissioni da segretario di Angelino Alfano: «doveva ribaltare il partito come un calzino eliminando burocrati e cortigiani e non l’ha fatto. E poi ha perso le elezioni amministrative», scrissero i blogger.
Mettendo alla berlina il finto riformismo degli stessi giovani formattatori, partiti “incendiari” contro la casta di partito e finiti “pompieri” ad applaudire Alfano, dopo averlo criticato tre ore prima.
Ieri sono tornati alla carica, chiedendo stavolta al Cavaliere di non provarci più.
«Colpa dei giudici, colpa di una sinistra da terzo mondo, colpa di alleati che han bloccato le riforme, colpa di un sistema dove innovare è difficile se non addirittura impossibile. Presidente, permettici, però, una critica oggettiva: non è giusto attribuire colpe solo agli altri. Soprattutto l’ultimo tuo Governo ha disatteso le promesse elettorali e deluso chi sperava in un’ Italia diversa», si legge sempre nella lettera digitale.
L’obbiettivo de La Retrovia e dei blogger non è però distruggere per distruggere.
Bensì cambiare per costruire un nuovo centrodestra.
«Ci riconosciamo nei programmi elettorali che dal 1994 sono stati più o meno sempre gli stessi», è la loro filosofia.
«Caro Cavaliere ci hai salvato dalla macchina da guerra della sinistra comunista tante volte, hai svelato a tutti i cancri della magistratura, dei sindacati, della pubblica amministrazione. Nonostante maggioranze bulgare, non sei mai riuscito a cambiare questo Paese, anche per colpa degli uomini di cui ti sei attorniato».
Morale: «Non è più il tempo di minestre riscaldate…».
Un pensiero condiviso da molti dentro al centrodestra ma che in pochi, per ora, hanno il coraggio di esplicitare…
Marco Alfieri
(da “La Stampa“)
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