Destra di Popolo.net

RENZI DENUNCIA GLI AUTORI DELLA FAKE NEWS DEI SUOI FIGLI CHE GIOCANO CON GLI AMICI IN BARBA ALLA QUARANTENA

Aprile 3rd, 2020 Riccardo Fucile

IN REALTA’ SI TRATTA DEI LORO GENITORI CHE GIOCANO CON I FIGLI… GLI AVVERSARI POLITICI SI COMBATTONO CON TESI POLITICHE, CHIUNQUE PENSI DI USARE LA DIFFAMAZIONE DEVE FINIRE IN GALERA, SOLIDARIETA’ AL SEGRETARIO DI ITALIA VIVA

Un video virale su WhatsApp, accompagnato da una puntuale descrizione. I figli di Renzi starebbero giocando nel giardino di casa insieme ad altri amici, portati in casa a Rignano dalla scorta del senatore, il tutto in barba alle regole della quarantena.
Il video mostra una partita di pallavolo tra cinque persone e fa subito il giro dei social network.
Le immagini corrispondono effettivamente all’abitazione del senatore, ma la loro descrizione è completamente falsa, come ricorda lo stesso Matteo Renzi in un audio inviato per smentire la fake news.
«Forse anche a voi è arrivato un video in cui si dice che io utilizzerei i mezzi della scorta per andare a prendere gli amici dei miei figli e far loro giocare le partite in barba alla quarantena violando le leggi e le regole — comunica Renzi in un audio -. È l’ennesimo incredibile, vergognoso attacco che devo subire e che deve subire soprattutto la mia famiglia. Non c’è nessuna macchina. C’è un vicino di casa che sarà  denunciato in sede civile e penale, che non soltanto vìola ogni tipo di regola registrando un video con minorenni in casa altrui, ma soprattutto dice falso quando dice che sono cinque persone amiche dei figli di Renzi».
Il senatore ha spiegato la scena che si vede nel video girato dal vicino di casa che, mostrando quelle immagini, ha ritratto persone all’interno dell’area del proprio domicilio e, soprattutto, ha mostrato dei minori in azione.
«Chi guarda il video — ha concluso Renzi -., riconosce che ci sono i miei tre figli, e i due presunti amici siamo io e Agnese, babbo e mamma. Siamo noi cinque, una famiglia che sta vivendo la quarantena e che avendo la fortuna di aver un giardino è fuori, dentro il rispetto di tutte le regole. Però è costruita una storia che infama e inquina».
Il video, infatti, oltre a fare il giro dei contatti di WhatsApp soprattutto in Toscana, è anche approdato sugli altri social network, dove tutti possono vedere quelle immagini. L’ennesima fake news volta a screditare la politica italiana.

(da agenzie)

argomento: Giustizia | Commenta »

ZINGARETTI: “FAKE NEWS SUL MIO CORONAVIRUS, DENUNCIO E I SOLDI ANDRANNO ALLA SANITA'”

Aprile 3rd, 2020 Riccardo Fucile

CHI DIFFONDE BUFALE CHE LO VOGLIONO MAI CONTAGIATO O CURATO IN CLINICA NE RISPONDERA’ IN TRIBUNALE… GLI AVVERSARI POLITICI SI COMBATTONO CON TESI POLITICHE, CHIUNQUE PENSI DI USARE LA DIFFAMAZIONE DEVE FINIRE IN GALERA, SOLIDARIETA’ AL SEGRETARIO PD

Nicola Zingaretti, guarito due giorni fa da coronavirus, all’attacco delle false notizie sul suo contagio: “Chi non ha argomenti sparge odio e fake news. Denunceremo e tutti i risarcimenti saranno devoluti alla Protezione civile e alla ricerca pubblica in sanità ”   scrive su Facebook il segretario del Pd, che poi rilancia: “A quanti è già  arrivata via WhatsApp o sui social una bufala sul mio conto? In pochi giorni questi ‘bufalari’ sono stati capaci di dire che: non ho mai contratto il coronavirus, poi invece che l’ho preso ma mi sono curato in clinica privata. E altre sciocchezze ancora”.
“Non si tratta solo di fake news gravissime – aggiunge – ma di una vera e propria campagna denigratoria e di disinformazione che mira a creare notizie false per poi diffonderle ovunque. Oggi riguarda me, ma questo fenomeno potrebbe coinvolgere chiunque e va arginato perchè, mai come in questo momento, noi abbiamo bisogno di unita’, coesione, impegno alla diffusione di informazioni utili”.
Il 7 marzo scorso Zingaretti aveva annunciato di essere positivo al Covid19 e due giorni fa di essere guarito, dopo averne passati 23 in isolamento a casa: “Ho passato brutte giornate ma sono guarito” ha detto.

(da agenzie)

argomento: Giustizia | Commenta »

LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA CONDANNA UNGHERIA, POLONIA E REPUBBLICA CECA

Aprile 2nd, 2020 Riccardo Fucile

NON HANNO RISPETTATO LE REGOLE SULL’ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI… SE L’EUROPA FOSSE UNA COSA SERIA DOVREBBERO CACCIARLI A CALCI IN CULO

Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca sono state condannate dalla Corte di giustizia dell’Unione europea per essersi rifiutate di conformarsi al meccanismo di ricollocazione di richiedenti asilo creato nel 2015.
La Corte ha accolto così i ricorsi per inadempimento presentati dalla Commissione Ue contro i tre Stati membri dell’Unione.
Nel dicembre del 2017, la Commissione aveva avviato un procedimento di infrazione per violazione delle disposizioni prese dall’Unione per far fronte alla crisi migratoria che ha colpito l’Europa nell’estate 2015. L’Ue, per aiutare Italia e Grecia nell’affrontare l’emergenza immigrazione, aveva infatti disposto il trasferimento negli altri Paesi europei di 160mila richiedenti asilo.
La Polonia aveva dato disponibilità  ad accogliere 100 persone, senza mai mantenere la promessa.
La Repubblica ceca aveva preso l’impegno di ricollocare 50 richiedenti asilo, accogliendone però effettivamente solo 12.
Mentre l’Ungheria non aveva indicato alcuna disponibilità  di accoglienza.
Lo scorso ottobre l’avvocata generale Eleanor Sharpston aveva depositato le sue conclusioni sul caso e sottoposto il suo parere alla Corte di giustizia dell’Ue. Secondo l’avvocata, gli Stati membri non possono invocare le loro responsabilità  per il mantenimento dell’ordine pubblico e la salvaguardia della sicurezza interna per rifiutarsi di applicare un atto dell’Unione.
Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca sono ora tenute a conformarsi alla sentenza. In caso contrario, la Commissione potrà  proporre un altro ricorso chiedendo delle sanzioni pecuniarie.
La cosa naturale sarebbe cacciarli dalla Ue: capaci solo a succhiare soldi senza rispettare le regole

(da agenzie)

argomento: Giustizia | Commenta »

PREVENZIONE CONTAGIO CORONAVIRUS NELLE CARCERI: PER CHI DEVE SCONTARE MENO DI 18 MESI POSSIBILITA’ DETENZIONE DOMICILIARE

Marzo 25th, 2020 Riccardo Fucile

NESSUN INDULTO, SOLO APPLICAZIONE DELLA NORMA VOLUTA NEL 2010 DAL CENTRODESTRA … DECIDE IL GIUDICE CASO PER CASO, POSSIBILITA’ APPLICAZIONE BRACCIALETTO ELETTRONICO

Fino ad oggi sono solo duecento i detenuti che hanno ottenuto di poter trascorrere a casa la parte restante della pena, ma potrebbero diventare 6mila. Almeno secondo le cifre diffuse dal ministro Alfonso Bonafede durante il question time sulle misure di prevenzione del contagio da coronavirus all’interno delle carceri.
È una previsione fatta al netto di quelle che saranno poi le valutazioni della magistratura di sorveglianza, ma che supera di molto le prime stime, che ritenevano che il dl avrebbe avuto effetto al più su 3mila detenuti.
L’effettiva possibilità  delle persone che hanno una pena residua di al massimo 18 mesi e non hanno commesso reati particolarmente gravi, però, per usare le parole del Guardasigilli, “dipenderà  da diversi requisiti e variabili (come per esempio, il domicilio idoneo) che dovranno essere accertati dalla magistratura”.
In Italia, ad oggi, sono 15 i detenuti risultati positivi al Coronavirus, ha spiegato il Guardasigilli. Le carceri preoccupano perchè il contagio potrebbe essere accentuato dagli spazi ridotti. E dal sovraffollamento.
Anche in Francia – dove il problema della presenza di detenuti maggiore alla capienza delle strutture, come spiega Antigone in un report dell’estate 2019, è tutt’altro che sottovalutabile – si punta a far uscire dalle carceri 6mila detenuti, consentendo però la detenzione domiciliare a chi ha ancora da scontare meno di due anni, e non un anno e mezzo come in Italia

(da agenzie)

argomento: Giustizia | Commenta »

LA PROCURA DI MILANO SCEGLIE LA LINEA DURA CON I “FURBETTI”: AMMENDA E ARRESTO FINO A SEI MESI

Marzo 22nd, 2020 Riccardo Fucile

I MAGISTRATI APPLICANO L’ART 260 DEL T.U. DELLE LEGGI SANITARIE CHE PREVEDE UNA PENA NON OBLABILE

Mano pesante contro gli irresponsabili: la Procura di Milano, guidata da Francesco Greco, sta valutando di applicare per l’emergenza Coronavirus una norma più dura dell’articolo 650 del codice penale, ossia l’articolo 260 del testo unico delle leggi sanitarie, che punisce chi non osserva un ordine “legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva”.
Un reato che prevede una pena congiunta dell’arresto “fino a 6 mesi” e dell’ammenda fino a 400 euro. E che non è ‘oblabile’, come invece l’altro reato, ossia non si può pagare per cancellarlo.
Applicando l’articolo 650 del codice penale, di cui si era parlato finora, infatti, l’inosservanza dei provvedimenti che impediscono gli spostamenti, se non per comprovati motivi, è punita con una pena dell’arresto fino a 3 mesi o, in alternativa, con una sola ammenda fino a 206 euro.
Ed essendo un reato contravvenzionale, poi, il procedimento può anche concludersi con un’oblazione, ossia con il pagamento di una somma prestabilita che estingue il reato
Diversa, invece, la sanzione prevista nell’articolo 260 del testo unico delle leggi sanitarie del 1934, perchè la pena arresto-ammenda è congiunta e, dunque, non ‘oblabile’
Delle denunce che arrivano a ciclo continuo in Procura se ne occupano sia l’Ufficio Portale, coordinato dal pm Giancarla Serafini, che il dipartimento ‘ambiente, salute, sicurezza, lavoro’, guidato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano
In valutazione, tra l’altro, ci sono anche altre eventuali ipotesi di reato da applicare a seconda dei casi, tanto che se ci si troverà , ad esempio, di fronte addirittura ad una persona che era consapevole di essere positiva al Coronavirus ma ha deciso di stare a contatto con altri senza presidi di sicurezza, si potrà  anche applicare l’ipotesi più grave del reato di epidemia. Quella dolosa e’ punita anche con l’ergastolo.
La Procura milanese, dunque, sta già  vagliando le denunce redatte dalle forze dell’ordine per arrivare poi ad infliggere le prime condanne a coloro che non hanno rispettato i divieti imposti e che ora non se la potranno cavare più pagando una somma.

(da agenzie)

argomento: Giustizia | Commenta »

MAZZETTE SUL CORONAVIRUS: DUE ARRESTATI PER I BUSINESS SULLA SANIFICAZIONE

Marzo 18th, 2020 Riccardo Fucile

PRESI IN FLAGRANTE DALLA GDF UN FUNZIONARIO DEL COMUNE DI NICHELINO E IL TITOLARE DI UN’IMPRESA DI PULIZIA

La Guardia di Finanza di Torino ha arrestato in flagranza, per corruzione, un dipendente del Comune di Nichelino, nel Torinese, e una dipendente di una ditta di pulizia, sorpresi a intavolare una trattativa per sfruttare l’emergenza coronavirus.
L’operazione è partita dalle indagini nei confronti del dipendente del Comune, nella sua veste di presidente della commissione della gara regionale per l’affidamento dei “servizi di pulizia di immobili e servizi accessori a ridotto impatto ambientale” della Regione Piemonte, per presunte irregolarità  che avevano come obiettivo agevolare un’impresa di pulizie pugliese presso la quale in passato il figlio aveva già  lavorato.
Tra i servizi oggetto della “trattativa” era compreso anche l’affidamento dell’attività  di sanificazione e disinfezione di immobili del Comune di Nichelino. I militari hanno sequestrato 8.000 euro in due mazzette, da 5000 e 3.000 euro, che secondo le accuse erano la ricompensa per l’aggiudicazione dei contratti per i servizi di pulizia.
“Non nascondiamo lo stupore per un comportamento che, se dimostrato, amareggia profondamente, aggravato anche dal tragico momento che sta attraversando il paese pure alla vigilia della Giornata della lotta alle mafie del 21 marzo prossimo”. E’ il commento del sindaco di Nichelino, Giampiero Tolardo, e dell’assessore alla Legalità , Michele Pansini.
“Il Comune – prosegue la nota – è del tutto estraneo alla vicenda, questo è fuori discussione. Ma qualora le indagini degli inquirenti confermassero quanto imputato al funzionario, l’amministrazione comunale si considererà  parte lesa e tutelerà  la propria immagine in tutte le sedi e con tutti gli strumenti che la legislazione mette a disposizione”.
“Da anni – conclude la nota – la Città  di Nichelino è in prima linea nella lotta alle mafie e all’illegalità . Simili comportamenti illeciti provocano danno non solo all’amministrazione ma a tutta la città . Sono un monito per noi e per tutte le amministrazioni a non abbassare mai la guardia”.

(da agenzie)

argomento: Giustizia | Commenta »

PALERMO, SETTE ARRESTI PER CORRUZIONE AL COMUNE: “UN COMITATO D’AFFARI PER COSTRUIRE NUOVI ALLOGGI”

Febbraio 29th, 2020 Riccardo Fucile

AI DOMICILIARI I CONSIGLIERI LO CASCIO (PD) E TERRANI (ITALIA VIVA), DUE EX DIRIGENTI E DUE COSTRUTTORI

Volevano una nuova colata di cemento su Palermo, derogando al piano regolatore: per la procura, c’era un “comitato d’affari” formato da consiglieri comunali, funzionari, professionisti e imprenditori, che avrebbe spinto per il via libera alla costruzione di 350 alloggi in tre aree industriali dismesse.
Le indagini del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza e del nucleo investigativo dei Carabinieri hanno fatto scattare un blitz questa notte.
Agli arresti domiciliari sono finiti due consiglieri comunali: Giovanni Lo Cascio, 50 anni, capogruppo del Pd, è il presidente della commissione Urbanistica del Comune; e Sandro Terrani, 51 anni, capogruppo di “Italia Viva”, membro della commissione Bilancio. Domiciliari anche per due funzionari comunali: Mario Li Castri, 54 anni, ex dirigente dell’Area Tecnica del Comune; e Giuseppe Monteleone, 59 anni, già  dirigente dello Sportello Unico delle Attività  produttive.
Stesso provvedimento per l’architetto Fabio Seminario, 57 anni; e per gli imprenditori Giovanni Lupo, 77 anni, di San Giovanni Gemini (Agrigento), e Francesco La Corte, 47 anni, originario di Ribera (Agrigento), rispettivamente amministratore di fatto e di diritto della “Biocasa srl” con sede a Palermo.
All’architetto Agostino Minnuto, 60 anni, è stato invece notificato l’obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria.
Il procuratore aggiunto Sergio Demontis e i sostituti Giovanni Antoci e Francesco Gualtieri contestano a vario titolo i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione e falso ideologico in atto pubblico. Pesanti le valutazioni del gip Michele Guarnotta nei confronti degli indagati: “C’è il rischio di reiterazione criminosa – scrive il giudice – ciascuno di loro ha dimostrato di interpretare i propri rispettivi ruoli senza avere rispetto per il bene comune”.
A proposito di Li Castri e Monteleone, il giudice sottolinea “l’allarmante spregiudicatezza che ormai da un decennio pare stabilmente connotare l’agire amministrativo dei pubblici ufficiali”.
E rileva pure che “gli stessi continuano a godere di un’ampia fiducia all’interno degli organigrammi comunali, sicchè appare chiaro — rileva il gip — che in assenza di un’adeguata misura cautelare potranno continuare a beneficiare di incarichi apicali all’interno dell’area tecnica e di ogni altra struttura amministrativa affine”. Li Castri, annota ancora il giuidice, “continua ad avere, al di là  degli incarichi formalmente rivestiti, un inusitato potere decisionale in relazione all’intera organizzazione comunale”. Il gip parla di una “strettissima contiguità  che continua a legare Li Castri con l’assessore Emilio Arcuri”.
L’inchiesta
I progetti di lottizzazione in tre aree industriali dismesse di Palermo, finalizzati a edilizia sociale residenziale convenzionata, erano stati avviati quattro anni fa dall’architetto Seminerio. Il professionista puntava alla deroga del piano regolatore, ma era necessario il via libera del Consiglio comunale per l’attestazione del “pubblico interesse”. Dell’istruttoria si occupò Li Castri, all’epoca capo dell’Area Tecnica del Comune, ma soprattutto ex socio di studio di Seminerio. Avrebbe dovuto astenersi, ma non lo fece. “Con Seminerio continuava a mantenere un’assidua frequentazione”, è adesso l’accusa. Le intercettazioni hanno poi svelato il resto, un vorticoso giro di favori: i costruttori Lupo e La Corte avrebbero promesso a Li Castri la direzione dei lavori per Seminerio. Ma c’era dell’altro in ballo. “Attorno a questa cosa ruotano da 1000 a 2000 voti”, diceva il costruttore Lupo a Seminerio.
“Politici corrotti”
In consiglio comunale — sostiene l’accusa — sarebbero stati Lo Cascio e Terrani ad adoperarsi per “una rapida calendarizzazione ed approvazione delle tre proposte di costruzione in deroga al piano regolatore”. Ai politici sarebbero state fatte diverse promesse, “per utilità  di varia natura”, questa la contestazione. A Lo Cascio sarebbe stato promesso uno sconto del 50 per cento sui lavori di ristrutturazione di un immobile comprato per la figlia (30 mila, anzichè 60 mila); gli imprenditori gli avrebbero anche presentato un dirigente bancario per ottenere un mutuo a tasso agevolato per l’acquisto dell’immobile. Terrani avrebbe invece ricevuto dai costruttori Lupo e La Corte un incarico professionale per una sua amica.
A Li Casti viene contestata anche un’altra variante di favore di Biocasa, un suo provvedimento aumentò le unità  abitative da 72 a 96. Pure in quel caso, il progetto era stato redatto dal suo ex socio Seminerio. I due costruttori finiti nell’inchiesta avevano grandi entrature al Comune: l’ex dirigente Monteleone avrebbe avallato l’ennesima variante a una concessione edilizia per portare il numero degli appartamenti da realizzare da 96 a 133. In cambio, Lupo gli avrebbe promesso 15 mila euro. E a un’amica del dirigente sarebbero arrivati diversi incarichi
Il pentito
Li Castri, Seminerio e Monteleone “coltivavano insieme numerose cointeressenza economiche”, ha raccontato l’ultimo pentito di mafia, Filippo Bisconti, il boss costruttore che in più occasioni aveva frequentato lo studio Seminerio. “Le indagini – dice il colonnello Gianluca Angelini, comandante del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo – hanno consentito di ipotizzare l’esistenza di un vero e proprio comitato d’affari in grado di incidere sulle scelte gestionali di pubblici dirigenti e amministratori locali, i quali avrebbero asservito la pubblica funzione agli interessi privati, in modo da consentire di lucrare indebiti e cospicui vantaggi economici nel settore dell’edilizia privata”. Di recente, il consiglio comunale aveva espresso parere negativo per l’operazione delle zone industriali, Lo Cascio aveva invece votato a favore.
“Il quadro indiziario è stato corroborato dalle dichiarazioni di Filippo Bisconti – dice il colonnello Mauro Carrozzo, comandante del Reparto Operativo dei carabinieri – arrestato nell’operazione Cupola 2.0 perchè ritenuto componente della commissione provinciale di Cosa nostra”.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: Giustizia | Commenta »

DISSE “SALVINI IN GALERA”, ASSOLTO, E’ CRITICA POLITICA

Febbraio 27th, 2020 Riccardo Fucile

I FATTI RISALGONO A 4 ANNI FA, NON E’ DIFFAMAZIONE… TRA QUALCHE ANNO SARA’ MERA CONSTATAZIONE

Augurare la galera a Matteo Salvini non è diffamazione, ma critica politica.
Il giudice di pace di Rovereto, Paola Facchini, ha assolto un ex consigliere comunale del Pd, Paolo Mirandola, 74 anni, avvocato, dal reato di diffamazione, dopo che in una burrascosa seduta d’aula a Rovereto aveva detto testualmente: “Qui il collega Angeli ha indossato la maglietta “Renzi a casa”. Io su questa cravatta, non si vede, ma ho scritto “Salvini in galera!”. Salvini un mascalzone, un delinquente abituale per tendenza, inserito naturalmente in un discorso politico, ha radunato in piazza del Popolo il peggio del Paese . Io dico che è la feccia del Paese e quindi concludo dicendo: Salvini in galera!”
I fatti risalgono al 3 marzo 2015. Qualche giorno prima, il 28 febbraio, la Lega aveva tenuto una manifestazione contro il governo Renzi a Roma. In aula il consigliere leghista Villiam Angeli si tolse la giacca per mostrare una maglietta con la scritta: “Renzi a casa!” Gli rispose Mirandola.
Venne querelato da Salvini, che chiedeva un risarcimento per sè di 30mila euro, e per la Lega di 50mila. Il pm aveva chiesto la condanna di Mirandola, a 300 euro di multa. I suoi difensori, Gianni Lanzinger e Mauro Bondi, avevano chiesto l’assoluzione, poichè l’imputato aveva reagito “ad una gravissima provocazione dei principi costituzionali manifestati nelle iniziative di Salvini a Roma nel raduno del 28 febbraio e per avere esercitato un diritto di critica e di manifestazione del pensiero garantito dall’articolo 21 della Costituzione”.
Il giudice è giunto alla conclusione che si tratta di un caso di critica politica. Scrive: “Appare evidente che la critica si pone non sul piano prettamente personale, ma sul piano politico. Quello che viene criticato all’esponente dell’opposizione è il fatto di avere radunato non solo i militanti della Lega, ma anche gruppi neofascisti come CasaPound e altre associazioni estremiste di destra provenienti da altri paesi europei. Ne consegue che la questione trattata, essendo di interesse pubblico, può escludere la rilevanza penale dell’offesa, in quanto il fatto contestato al destinatario dell’invettiva acquista rilevanza pubblica e si basa su un nucleo fattuale che ha connotati sufficienti per poter trarre un giudizio di valore. Su questo punto la giurisprudenza della Corte di Cassazione è costante nell’evidenziare che la critica politica è meno obiettiva del diritto di cronaca in generale”
“La critica politica è infatti manifestazione di opinione meramente soggettiva, ha carattere congetturale e non può, per definizione, pretendersi obiettiva e asettica. E in più Mirandola ha usato il sarcasmo, premettendo che stava facendo un discorso politico. “Ne consegue – conclude il giudice – che le espressioni usate dall’imputato, seppure forti e pungenti, attengono all’esercizio di critica politica”. Il fatto non costituisce reato.

(da agenzie)

argomento: Giustizia | Commenta »

LA PROCURA DI LODI APRE UN’INCHIESTA SULL’OSPEDALE DI CODOGNO NELLA GESTIONE DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

Febbraio 27th, 2020 Riccardo Fucile

LA STRUTTURA AL CENTRO DELLE POLEMICHE

La Procura di Lodi ha aperto un’inchiesta per epidemia colposa contro ignoti per accertare se all’ospedale di Codogno siano state rispettate le misure contro la diffusione del Coronavirus SARS-CoV-2 e di COVID-19.
I Nas hanno acquisito la cartella clinica del malato e stanno verificando, anche a Lodi e Casalpusterlengo, se tra i ricoverati dei giorni prima qualcuno possa essere sfuggito ai controlli antivirus.
L’indagine, spiega in una nota il procuratore Domenico Chiaro, dovrà  chiarire «eventuali responsabilità  nella gestione» di quello che sembra essere il paziente 1 «del più grosso focolaio» dell’epidemia, ovvero Mattia.
Mattia è il 38enne ricoverato all’ospedale di Codogno per il Coronavirus. La prima volta che si è presentato al nosocomio senza però dire di aver frequentato il cognato di Fiorenzuola di ritorno dalla Cina — va anche detto che nel frattempo il cognato è risultato negativo a tutti i test su COVID-19 — e lì non sono stati attivati per la prima volta tutti i protocolli di sicurezza: cinque medici e tre pazienti dell’ospedale sono già  risultati contagiati.
Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all’Università  di Milano e primario al Sacco, ha spiegato in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera il motivo dei tanti casi di coronavirus in Italia: «Da noi si è verificata la situazione più sfortunata possibile, cioè l’innescarsi di un’epidemia nel contesto di un ospedale, come accadde per la Mers a Seul nel 2015. Purtroppo, in questi casi, un ospedale si può trasformare in uno spaventoso amplificatore del contagio se la malattia viene portata da un paziente per il quale non appare un rischio correlato: il contatto con altri pazienti con la medesima patologia oppure la provenienza da un Paese significativamente interessato dall’infezione».
Il giorno dopo Galli sul Corriere ha parzialmente rettificato la sua posizione
Il «paziente 1» entra in Pronto soccorso, per la seconda volta, alle 3.12 di notte del 19 febbraio. Trentasei ore. È il tempo trascorso tra il ritorno di Mattia in Pronto soccorso (dov’era già  stato il giorno prima) e il tampone per il coronavirus. Il test viene fatto intorno alle 16 del 20 febbraio. Dopo che il 38enne, maratoneta e calciatore per diletto, passa un giorno e mezzo nel reparto di medicina. Lo vanno a trovare parenti e amici ed entra in contatto con medici, infermieri e altri pazienti. Il motivo del non aver ipotizzato subito la possibilità  del coronavirus: «Non è di ritorno dalla Cina».
In realtà , le linee guida del ministero della Salute del 22 gennaio su chi va sottoposto al tampone, dicono che è da trattare come caso sospetto anche «una persona che manifesta un decorso clinico insolito o inaspettato, soprattutto un deterioramento improvviso nonostante un trattamento adeguato».
E una polmonite per un 38enne sano e sportivo, in realtà , lo può essere. Ma la nuova versione delle linee guida ministeriali del 27 gennaio cancella quella frase e prevede controlli solo per chi ha legami con la Cina.
A quel punto, ha raccontato ieri il Corriere della Sera, il paziente 1 viene spostato in rianimazione e lì infetta i due anestesisti benchè questi siano protetti dal protocollo. Ma cosa è successo all’interno dell’ospedale in quelle ore?
La prima ipotesi è chiudere il Pronto soccorso e l’ospedale tenendo dentro chi c’è in quel momento. Poi viene presa in considerazione l’idea di trasferire i pazienti in altri ospedali. Medici e infermieri del turno di notte tornano a casa convinti di cominciare un autoisolamento. E invece no: vengono richiamati più tardi, quando ci sono anche gli altri colleghi del nuovo turno.
Nel corso della giornata si decide chi di loro resta e chi torna a casa. Solo a mattina inoltrata il Pronto soccorso si svuota e le porte dell’ospedale, formalmente chiuso già  da mezzanotte, vengono davvero rese inaccessibili: non si esce e non si entra più. Ad oggi ci sono lavoratori che aspettano ancora l’esito del tampone.
In uno dei messaggi scambiati via WhatsApp, un uomo dall’interno dell’ospedale (che non vuole essere identificato) racconta a un amico che «è sbagliato dire che quella notte è andato tutto bene perchè non è la verità . Ma era un’emergenza mai vista e non vale accusare con il senno del poi. Diciamoci soltanto la verità , e cioè che forse la gestione di quella notte poteva andare meglio, ma diciamo anche che non era facile e che tutti hanno lavorato senza risparmiarsi. E cerchiamo di imparare dagli errori».
Un medico in quarantena di Castiglione d’Adda, cittadina a poche chilometri da Codogno, racconta all’agenzia AdnKronos: «Siamo stati un po’ delle cavie. Bisogna dare ai medici delle protezioni, spero che nelle altre regioni non si facciano gli stessi errori». Ancora: «Nelle settimane precedenti c’erano state troppe polmoniti strane. Ma per il nuovo coronavirus tutto quello che dovevamo fare era chiedere agli assistiti se venivano dalla Cina, e in particolare dall’area a rischio». Forse c’è stata una sottovalutazione, forse non si è capito che in un mondo ormai sempre più piccolo un virus partito da una megalopoli cinese come Wuhan poteva arrivare anche dove meno ce lo si aspettava, nella quiete della Bassa Lodigiana. Però resta una domanda: perchè non è stata scelta una linea più rigorosa dall’Italia imponendo i test per tutti i casi sospetti, anche quelli che non avevano legami con la Cina? Perchè i paesi dell’Unione europea non hanno scelto questa linea comune prima che il contagio arrivasse? Perchè fare il test ad ogni persona con la tosse non è praticabile.

(da “NextQuotidiano”)

argomento: Giustizia | Commenta »

« Previous Entries
Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.598)
    • criminalità (1.405)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.538)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.333)
    • elezioni (3.304)
    • emergenza (3.081)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (825)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (517)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (546)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.808)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.397)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.258)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.693)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (126)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (219)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (260)
    • Dicembre 2011 (227)
    • Novembre 2011 (270)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (157)
    • Luglio 2011 (213)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Giugno 2025
    L M M G V S D
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    30  
    « Mag    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • 300.000 IN PIAZZA A ROMA PER IL CESSATE IL FUOCO A GAZA
    • MELONI STANZIA 94MILA EURO PER REALIZZARE UN VOLUMETTO IN MILLE COPIE CON IL BEST OF DELL’ANNO DI PRESIDENZA ITALIANA DEL G7
    • IL CRIMINALE NETANYAHU SI AGGRAPPA AI VIGLIACCHI ULTRAORTODOSSI PER TENERSI LA POLTRONA : VUOLE TRASFORMARE IN LEGGE DI STATO L’ESENZIONE DALL’ARRUOLAMENTO NELL’ESERCITO DEGLI ORTODOSSI
    • VIOLENTATO E TORTURATO PER GIORNI AL CARCERE DI MARASSI DA 4 COMPAGNI DI CELLA, LA PROCURA INDAGA ANCHE PER OMESSA VIGILANZA
    • “QUELLO DI GAZA E’ UN GENOCIDIO, LO DICE IL DIRITTO INTERNAZIONALE A PRESCINDERE DALLE OPINIONI”
    • ELON MUSK È UN TOSSICO SVALVOLATO, MA SUI RAPPORTI TRA EPSTEIN E TRUMP NON HA TUTTI I TORTI: IL TYCOON ERA UN GRANDE AMICO DEL FINANZIERE PEDOFILO NEWYORKESE, MORTO (UFFICIALMENTE) PER SUICIDIO NEL 2019
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA