300.000 IN PIAZZA A ROMA PER IL CESSATE IL FUOCO A GAZA
UNA MOBILITAZIONE OLTRE OGNI PIU’ ROSEA PREVISIONE.. GI INTERVENTI DI SCHLEIN, CONTE, FRATOIANNI E BONELLI
Schlein: «Il governo ha messo l’Italia dalla parte sbagliata»
Elly Schlein, leader del Pd e una dei quattro organizzatori del centro sinistra della manifestazione di Roma per Gaza è intervenuta per ultima dal palco allestito in piazza San Giovanni: «Basta con il massacro dei civili palestinesi, basta con il crimine di Netanyahu» ha esordito. «I morti non sono numeri fono famiglie spezzate sono distrutti, basta con le occupazioni illegali e con le distruzioni delle scuole e basta con gli spari sulle persone che vanno a chiedere cibo». «Come dice l’Onu è in corso una pulizia etnica, abbiamo assistito all’esecuzione di 15 medici e paramedici, bisogna fermare i crimini del governo, non può farlo il governo codardo di Giorgia Meloni che non è riuscito a esprimere una condanna di questo massacro» . «Siamo qui per chiedere lo sblocco di tutti gli aiuti umanitari indispensabili a una popolazione martoriata. Stanno violando ogni norma di diritto internazionale per questo noi chiediamo sanzioni ed embargo totale di armi da e verso Israele perché non vogliamo essere complici».
«La nostra critica a Netanyahu non è antisemitismo, noi continueremo a contrastarlo in ogni forma come il razzismo. Come si può rimanere fermi di fronte a quello che sta accadendo a gaza dov’è l’Italia? Gaza è dei palestinesi no dei multimiliardari amici del nostro governo, il governo italiano tace è sempre stato silente ma da quando è venuto Trump si è ammutolito del tutto, deve uscire dal suo silenzio complice e fare qualcosa a partire da una condanna del governo di Netanyahu. Bisogna farla finita con doppi standard del diritto internazionale. Il governo meloni ha messo l’Italia dalla parte sbagliata, tradiscono la tradizione diplomatica del nostro paese e disonorano la nostra storia. La presidente Meloni ha detto che non condivide le proposte del governo israeliano, ma i governo israeliano fa crimine. È ora che il governo italiano dia un segnate non rinnovando il memorandum di collaborazione con Israele mi rivolgo
alla presidente Giorgia Meloni: chiedo di ascoltare questa piazza e questo paese e di riconoscere lo stato di Palestina anche i palestinesi hanno bisogno di uno Stato, ascolti qui non si tratta di maggioranza e opposizione ma di umanità, non si rivolta dall’altra parte l’hanno fatto tanti paesi europei, Francia, Spagna, ascolti questi piazza i palestinesi non sono da soli la loro liberà è la nostra libertà, Palestina libera, due stati che convivano». La piazza grida «unità». E partono le note di «Bella ciao», in molti cantano e battono le mani. Sul palco sono saliti tutti gli organizzatori e hanno inviato al voto «Sì» ai referendum di domani.Conte: «Questo massacro non può proseguire con i nostri soldi»
Intervento accorato quello dell’ex premier e leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, tra gli organizzatori della manifestazione a Roma per Gaza, dal palco di piazza San Giovanni: «Questo massacro non può proseguire con i nostri soldi, voi siete l’umanità, stop al genocidio, Palestina libera». Conte ha anche detto: «Mettersi la mano sulla propria coscienza, perché è successo tutto questo? Perché i palestinesi sono poveri non hanno nulla da offrire in cambio ed è per questo che il nostro governo in compagnia di tanti altri governi e soprattutto in compagnia del primo governo complice gli Stati Uniti ha lasciato che tutto questo accadesse giorno dopo giorno».
Si tratta di, «oltre 60 mila vite distrutte di palestinesi a gaza, trucidati oltre 16 mila bambini, distrutti ospedali scuole, tutto questo lo chiamiamo genocidio». E poi: «Questo è un governo che quando vuole agire agisce rapidamente quando vuole salvaguardare lo stupratore di bambini lo fa in poche ore, invece poi si astiene tre volte all’Onu per non condannare un criminale che è un amico. E poi riesce a stringere le mani insanguinate di Netanyahu, un governo che non si è opposto alla revisione degli accordi tra Europa e Israele». «Ci insultano quando hanno licenziato le persone perché hanno invocato stop di questa mattanza, ci volevano ridurre al silenzio. Mi hanno insultato perché ho detto che dovevamo fermare tutte le forniture di materiale a Israele come ho fatto io nel 2021 con l’Arabia saudita non è questa l’Italia che vogliamo non è questo il governo che ci rappresenta. Il governo dovrebbe decretare stop all’embargo tutale di tutte le forniture militare».
Fratoianni a Meloni: “Se non riconosci la Palestina, sei ipocrita”
“Un governo codardo non è riuscito a pronunciare una parola di verità. L’Italia che in questi 600 giorni ha tenuto la schiena dritta e’ in questa piazza e restituisce dignità a questo paese”. Lo dice Nicola Fratoianni dal palco di San Giovanni, alla manifestazione per Gaza. “Al governo dico: come fate a dormire la sera. E’ arrivato il momento delle scelte. Non sopportiamo piu’ di vedervi in parlamento e dire la stessa cosa, ancora e ancora: abbiamo un impegno umanitario. Ma non siete a capo di una organizzazione umanitaria. Ci dicono che sono per due popoli e due Stati. Allora, Giorgia Meloni riconosci lo stato di Palestina. Altrimenti è solo ipocrisia”, aggiunge Fratoianni. “E siccome l’ipocrisia quando è ripetuta troppo diventa complicità, noi non siamo complici. Giorgia Meloni chieda sanzioni per lo stato di Israele. E’ il momento di dire basta. È un dovere”.
Bonelli contro Salvini: “Stringi le mani sporche di sangue di Netanyahu, sei la vergogna d’Italia”
Dal palco di piazza San Giovanni a Roma, il leader di Avs Angelo Bonelli si è scagliato contro il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. “A Salvini che è andato a stringere le mani sporche di sangue di Netanyahu dico: sei la vergogna d’Italia”, ha gridato. E ricordando “la disquisizione nominalistica sul genocidio”, ha domandato visibilmente commosso: “Che cos’è vedere una bambina correre tra le fiamme di una scuola bombardata? Vedere una bambina con un orsacchiotto in mano tra le rovine di una casa demolita per fare posto a una colonia israeliana e’ inaccettabile. Non posso dimenticare il bambino di sei anni all’ospedale del Cairo, dove sono andato a visitare i feriti palestinesi, che svegliandosi ha chiesto alla sua mamma: ‘Dov’e’ la mia gamba?’ Non posso dimenticarlo”, ha sottolineato Bonelli con la voce rotta dal pianto.
(da agenzie)
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