Febbraio 26th, 2012 Riccardo Fucile
IL MAGGIOR QUOTIDIANO LIGURE RIPRENDE LA PROVOCAZIONE “FUTURISTA”
“La Lega sciolga la riserva e annunci il suo asso nella manica: il tesoriere della Lega è l’uomo adatto
per far quadrare i conti del Comune, l’unico candidato capace di ridare lustro agli studi universitari e impulso a nuove iscrizioni all’ateneo…” è l’ironica proposta che Liguria Futurista lancia per il candidato sindaco di Genova. “Musso e Doria comincino a tremare”.
(da “Il Secolo XIX” di domenica 26-02-2012)
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Febbraio 22nd, 2012 Riccardo Fucile
LIGURIA FUTURISTA: LE STRANE AMNESIE DELLA SEGRETERIA REGIONALE DEL CARROCCIO
Alla luce delle ennesime rivelazioni sul “cursus honorum” del tesoriere della Lega, Francesco
Belsito, coinvolto in crac e giri di assegni falsi proprio a Genova nel periodo 2000-2004, quindi con evidenti e riscontrabili atti processuali, ci chiediamo come “potevano non sapere” le gerarchie locali del Carroccio chi stavano accogliendo in casa.
Ci chiediamo in particolare:
1) Quali referenze e/o informazioni lusinghiere abbiano portato nel 2000 il segretario federale Bruzzone ad assumere, come suo personale assistente stipendiato in Regione, il dott. Belsito.
2) Che ruolo avesse e che compiti svolgesse, sia pubblici che interni alla Lega, e per quale motivo è stato posto fine al rapporto di collaborazione.
3) Quali controlli siano mai stati effettuati in questi anni durante i quali il sedicente dott. Belsito ha scalato i vertici amministrativi della Lega, fino a gestire il rimborso elettorale di 12 milioni dirottandolo in fondi della Tanzania.
4) Visto che, nonostante le polemiche, Belsito risulterebbe ancora tutt’oggi tesoriere anche della Lega ligure (carica incompatibile secondo statuto con quella nazionale) ciò deve essere interpretato nel senso che egli gode sempre della massima fiducia dei dirigenti locali?
LIGURIA FUTURISTA
Ufficio di Presidenza
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Febbraio 17th, 2012 Riccardo Fucile
L’UDC NAZIONALE “CONVINCE” QUELLO GENOVESE AD APPOGGIARE MUSSO, MA IL SEGRETARIO REGIONALE LIGURE HA LA VOLPE SOTTO L’ASCELLA
La notizia di oggi è che l’Udc appoggerà la candidatura a sindaco di Enrico Musso, non con il proprio simbolo ma, seguendo le orme di Futuro e Libertà , inserendo propri candidati in una unica lista civica promossa dal medesimo aspirante primo cittadino.
Mentre la mossa di Fli era dettata dallo scopo di non farsi contare, quella del segretario Udc locale Monteleone è ben più abile, anche se sfuggita a molti osservatori.
Ricordiamo alcuni dati:
Nelle precedenti comunali Musso (candidato da tutto il centrodestra) raccolse il 45,9% (la Vincenzi il 51,2%): l’Udc contribuì con un modesto 3,2%, più o meno confermato alle regionali dell’anno scorso.
La lista civica di Biasotti (che appoggiava Musso) raccolse allora il 7,3%, più o meno la quotazione data dai sondaggi a quella attuale di Musso, destino delle liste civiche di centrodestra in città .
Il contributo di Fli e Api insieme è attualmente dato intorno al 2%.
Morale: il Terzo polo dovrebbe attestarsi in una forbice tra il 12 e il 13%, mentre il voto disgiunto potrebbe premiare personalmente Musso di un ulteriore 3%-4%.
Se fosse confermato il suddetto dato di lista il Terzo Polo potrebbe al massimo dividersi 5-6 consiglieri che diventano di fatto 4-5, visto che uno è il candidato sindaco Musso.
Monteleone punterà secco su almeno due candidati e riuscirà a farli eleggere sfruttando la lista civica, mentre se si fosse presentato da solo ne avrebbe raccolto uno solo, vista la sua percentuale.
Non solo: alla sua base che vedeva meglio un’alleanza con Doria potrà dire di usare pure il voto disgiunto per il sindaco, indicando il candidato della sinistra.
Questa operazione penalizzerà i candidati civici di Musso che da tempo hanno lavorato al suo progetto.
E se Doria fosse eletto al primo turno, nulla impedirà in futuro ai due eletti Udc di riposizionarsi, come in Regione, con la sinistra.
Se invece ci fossero stati i simboli Udc (e Fli) il gioco del voto disgiunto sarebbe diventato più scoperto e la somma dei voti di partito una cartina al tornasole dei rispettivi pesi all’interno della coalizione.
Se il gioco dell’Udc ha perlomeno una sua resa, ci chiediamo quale interesse abbia mosso la segreteria regionale di Fli ad avallare tutto questo.
Forse quello, dopo aver distrutto il partito a Genova, di voler anche azzoppare i propri candidati per porsi, come Nerone, come unico referente di un partito senza più iscritti e consiglieri comunali?
In questo caso però, invece che bruciare, Roma dorme.
LIGURIA FUTURISTA
Ufficio di Presidenza
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Febbraio 14th, 2012 Riccardo Fucile
LA PROPOSTA DI “LIGURIA FUTURISTA” DI FRONTE ALLA CRISI DEL CENTROSINISTRA GENOVESE E AI SILENZI DI UN CENTRODESTRA DIVISO E PERDENTE… O PRIMARIE APERTE ALLA SOCIETA’ CIVILE O UN CANDIDATO ESPRESSIONE DELL’IMPEGNO SOCIALE E DEL VOLONTARIATO PER BATTERE DORIA SUL SUO TERRENO
Mentre la sinistra cittadina si interroga sui problemi derivanti dall’affermazione di Marco Doria, il
centrodestra vagola nel buio e si disperde in mille rivoli.
L’unico contributo interessante l’ha dato Claudio Scajola, ipotizzando le primarie di centrodestra aperte alla società civile, al di fuori degli schemi di partito.
LIGURIA FUTURISTA, di fronte alle voci che circolano di principi o professori da contrapporre al marchese-docente individua invece le seguenti caratteristiche del candidato ideale e della squadra che dovrebbe schierare il centrodestra:
1) Il candidato sindaco, anche per togliere argomenti alla sinistra, dovrebbe essere espressione della città impegnata nel sociale, inteso come volontariato e associazionismo.
Contrapponendo così l’impegno sociale concreto a quello dei salotti intellettuali.
2) Il candidato sindaco deve indicare subito almeno cinque collaboratori di qualità che diventino parte integrante del progetto politico della futura gestione della macchina comunale: un economista, un ambientalista, un responsabile dell’Osservatorio sulle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, un rappresentante dei comitati spontanei dei cittadini, un esperto di problemi del lavoro.
Tutti scelti al di fuori di appartenenze politiche e tessere di partito.
3) Qualora si optasse per le primarie, occorre dare un messaggio preciso ai genovesi: nessun politico in lista, solo rappresentanti della società civile e del volontariato.
LIGURIA FUTURISTA
Ufficio di Presidenza
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Febbraio 6th, 2012 Riccardo Fucile
MENTRE LA CASTA AUTOCELEBRA CONGRESSI FARSA E PARLA SOLO DI POSTI IN LISTA PER LE ELEZIONI, L’AVANGUARDIA FUTURISTA GENOVESE FA CIRCOLARE PROPOSTE E IDEE A SESTRI, BOLZANETO E ALTRI QUARTIERI POPOLARI… SECONDO VOLANTINAGGIO IN UN MESE, VIDEO SU YOU-TUBE… E A BREVE UN’ALTRA SORPRESA
Basta scorrere le cronache politiche dei quotidiani locali per rilevare che da mesi non leggiamo altro
che notizie relative ai candidati sindaci delle primarie del centro-sinistra genovese, con tutti i personalismi che ne derivano, o con chi si schiereranno i centristi e i leghisti genovesi, o se il Pdl troverà alla fine un kamikaze da candidare a sindaco.
Nel frattempo in Liguria si estende la cappa della ‘ndrangheta, cresce la disoccupazione, aumentano i fallimenti, il terziario è al collasso, i giovani sono senza futuro, ma di questi temi, alle lobbie partitocratiche evidentemente non frega una mazza.
Molti partiti celebrano congressi farsa che non fanno altro che ratificare decisioni prese nei palazzi romani, con relativi visi terrei o, se inquadrati dalle telecamere, sorrisi tirati di circostanza.
A tutti preme solo una cosa: farsi eleggere o ri-eleggere alle prossime comunali genovesi e posizionarsi in vista delle politiche.
Impazza la casta degli illusionisti e dei saltimbanco attenti alle clientele più che ai cittadini, fioccano promesse, sgomitano giovani già vecchi dentro, aspiranti chierichetti per la celebrazione della funzione del potere, spacciato come passaggio generazionale.
I loro contenuti sono analoghi alla temperatura esterna di questi giorni: zero con tendenza al ribasso.
Con effetti comici e tragici al tempo stesso: più la gente si allontana dai partiti, più questi fanno figurare un aumento degli iscritti tra le proprie fila.
Salvo poi schierare appena 50 povere anime a un congresso, dopo aver denunciato 2.000 iscritti.
Partiti che siedono al “tavolo della trattativa” (leggi spartizione delle poltrone) anche se sono oggetto da mesi delle disperate ricerche della Sciarelli.
“Chi li ha visti?” . Nessuno.
Cosa hanno fatto? Nulla.
Quanti manifesti hanno affisso? Zero.
Dove è stata selezionata la loro classe dirigente? A Voltri? Ad Albaro? A Nervi? A Pontedecimo?
No, più facile ad Aversa.
E di fronte a questo turbinio di compravendite e liquidazioni, di sedi che aprono e chiudono, di negozi che praticano sconti, di candidati che arrivano dal cielo e spendono decine di migliaia di euro, di truppe cammellate a sostegno del nulla politico, la scelta di “Liguria Futurista” è stata quella di ripartire dai problemi reali dei cittadini, alternando denunce e proposte, riportando ai valori, ai principi e alle regole del vivere civile.
Non politica come mera amministrazione condominiale, ma provare a disegnare i tratti di una politica diversa, di una città del futuro, di una societa che abbia radici, anima, passione.
Ritornare alla politica come servizio, al dibattito delle idee, a far circolare tesi, proposte, idee, sogni da realizzare.
Credere in un progetto, studiare, documentarsi, propagandarlo attraverso la militanza politica.
Non tra le lobbie e i salotti buoni della città , ma tra il 50% delle popolazione che si asterrà dall’andare a votare, che è stanca dei riti mediatici, delle parole vuote, delle promesse mai mantenute, dei bugiardi cronici, dei collusi.
Diffondendo volantini nei quartieri popolari della città , tra i giovani cui questa società ha tolto il diritto al futuro e rivolgendosi anche a un ceto medio sempre più impoverito.
Genova non ha bisogno dei sepolcri imbiancati della casta, ma di energie nuove, di passione politica e ideale, di un vento futurista che spazzi via le incrostazioni del passato, insieme a cacciatori di poltrone e riciclati.
Ricordiamo che chi volesse collaborare alla distribuzione del volantino può mettersi in contatto per ritirare delle copie ai numeri 334-3308075 e 346-0546850.
Chi, in altre città , volesse riprodurlo in proprio, può farlo richiedendoci autorizzazione
Contro la staticità della vecchia politica, “Liguria Futurista” è in movimento.
Liberi di pensare, liberi di agire.
Liguria Futurista
Ufficio di Presidenza
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Gennaio 16th, 2012 Riccardo Fucile
IN APPENA 15 GIORNI “LIGURIA FUTURISTA” RACCOGLIE 800 ADESIONI SU FACEBOOK… IN SETTIMANA VOLANTINAGGIO A GENOVA NEI QUARTIERI POPOLARI CON UNA PROPOSTA CONCRETA: SIANO I PARTITI, CON IL FINANZIAMENTO PUBBLICO, A PAGARSI LA PROPRIA CLASSE DIRIGENTE, NON I CITTADINI
Avevamo promesso che saremmo usciti fuori dalle sterile polemiche e dal vecchio modo di fare politica che ormai accomuna tutti i partiti tradizionali per riportare al centro del dibattito politico le esigenze reali dei cittadini.
In Italia non è più sufficiente il momento della denuncia, occorre anche quello della proposta alternativa: a un modello di società e di sviluppo bisogna avere la capacità di contrapporne un’altro, più vicino alle speranze e ai sogni della gente comune.
Per troppo tempo all’opinione pubblica sono state propinate vuote parole d’ordine o programmi presentati come la panacea di ogni male: salvo poi scoprire che il tanto annunciato federalismo ha finito solo per tramutarsi nell’annuncio di maggiori tasse locali o che le presunte liberalizzazioni finora non hanno portato a una reale diminuzione dei prezzi per il consumatore.
L’Italia è il Paese dove anche i migliori propositi vengono nella pratica vanificati dagli interessi della politica deteriore, dai compromessi, dai privilegi.
Da anni si parla di riduzione dei costi della Casta, ma alla fine non si fa mai nulla di concreto se non tagli simbolici sugli stipendi di parlamentari.
Si è giunti a discettare tra stipendio base del deputato (sui 5-6000 euro) ed extra, tipo stipendio per il portaborse, salvo poi scoprire che molti deputati non hanno alcun collaboratore e si intascano lo stesso i 4.000 euro corrispettivi.
In qualsiasi Paese al mondo certi extra verrebbero rimborsati solo a “presentazione pezza giustificativa”, in Italia no, sono soldi dati a prescindere.
Ma siamo anche il Paese dove i partiti ricevono un rimborso elettorale per i costi sostenuti per le elezioni pari a circa 500 milioni di euro.
Ma, come si evince dalle stesse pezze giustificative presentate dai partiti, la somma che realmente essi spendono per le pur costose campagne elettorali nazionali, oscilla tra un decimo e un terzo di quella che gli viene in ogni caso accreditata dallo Stato.
Ovvero uno spende ad esempio 30 milioni di euro e gliene vengono riconosciuti 100, in base a una legge votata anni fa su proposta, guarda caso, di un esponente leghista.
E allora ci chiediamo, e chiediamo ai cittadini, per quale ragione i partiti non usino la differenza per coprire almeno il 50% degli stipendi dei loro parlamentari e consiglieri regionali.
Chiediamo per quale ragione i cittadini debbano pagare due volte i partiti, prima come rimborso elettorale e poi per stipendiare i loro rappresentanti.
Vogliono guadagnare 15.000 euro al mese?
Se li facciano dare dal partito di appartenenza.
Questo il senso della proposta che divulgheremo a Genova attraverso il volantinaggio organizzato in questi giorni nei quartieri popolari della città .
E’ solo la prima delle iniziative messe a punto da “Liguria Futurista” per gennaio.
Ci fa piacere sottolineare che il nostro Movimento ha già raccolto in 15 giorni su Facebook oltre 800 amicizie, dato che dimostra che un certo tipo di coerenza e di impostazione, senza steccati o interessi, è condiviso da tante persone oneste e libere.
Ricordiamo che chi volesse collaborare alla distribuzione del volantino può mettersi in contatto per ritirare delle copie ai numeri 334-3308075 e 346-0546850.
Chi, in altre città , volesse riprodurlo in proprio, può farlo richiedendoci autorizzazione.
Contro la staticità della vecchia poliitca, “Liguria Futurista” è in movimento.
Liberi di pensare, liberi di agire.
Ufficio di Presidenza
Liguria Futurista
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Dicembre 25th, 2011 Riccardo Fucile
FESTIVITA’ MILITANTI PER IL NUOVO MOVIMENTO DELLA DESTRA LIGURE: SIMBOLO, CONTENUTI E METODOLOGIE FUTURISTE… MENTRE LA VECCHIA NOMENKLATURA PENSA SOLO AD APRIRE POINT ELETTORALI E A PRENOTARE CARICHE E POLTRONE
Se non fossimo folli, non ci saremmo buttati in questa nuova avventura: ma sono i folli e i sognatori
(che sanno anche essere pragmatici) che cambiano la politica, non è la politica che cambia loro o che fa emergere i loro lati peggiori.
Abbiamo condotto una battaglia di moralizzazione e di denuncia all’interno di Futuro e Libertà ligure che è divenuta un caso nazionale.
Come è stato sottolineato recentemente in un convegno antimafia, è la prima volta in Italia che la base militante di un partito si ribella e denuncia certe situazioni “prima e non dopo” che esse diventino oggetto di interventi della giustizia ordinaria (vedi il caso Pronzato per il Pd ligure).
Forse avremmo dovuto ricevere ringraziamenti e non insulti?
Non ha rilevanza, verrà il tempo anche di quelli, i tempi della politica non sono quelli della gente comune, siamo vaccinati.
Ma noi a luglio non abbiamo gettato la spugna per piagnucolare che lasciavamo campo “ai professionisti della politica” e agli intrallazzatori locali, abbiamo continuato ad assestare bordate micidiali, denunciando fatti e avvenimenti.
Perchè noi avevamo aderito a un programma di rinnoovamento della destra italiana, non avevamo prenotato una poltrona.
In sintesi: non siamo ricattabili perchè delle cariche non ce ne frega nulla, non siamo condizionabili perchè abbiamo dei valori politici di riferimento, non rispondiamo a logiche interne perchè ce ne siamo andati da uomini liberi.
Chi crede in un programma non ha bisogno di cercare nuove case: si mette a distanza di sicurezza per assistere all’implosione delle mura decrepite che ha martellato, pronto a ricostruirle secondo i valori etici e il credo politico enunciati nel piano di costruzione del fabbricato.
Una sorta di elitè rivoluzionaria repubblicana che pensa ai contenuti e lavora per essi, non per far eleggere qualcuno nascosto in liste altrui.
Ecco perchè Liguria Futurista oggi, proprio sulla base di questo percorso di coerenza, può chiamare a raccolta tutti quelli (e non solo quelli) che si sono riconosciuti esclusivamente nel programma di Fli di Bastia Umbra per magari integrarlo laddove lo ritengano necessario.
Se la classe dirigente di un partito “tradisce” il programma e lo spirito costituente dello stesso, per quale motivo la base non dovrebbe raccoglierne l’ideale fiaccola della staffetta?
Se quelle idee erano la speranza di rinnovamento della destra italiana perchè ora non dovrebbero essere motivo di continuare a fare politica su quel percorso tracciato?
Perchè a qualcuno hanno tolto qualche carica e preferisce rimettersi sul mercato, tanto un’idea vale un’altra?
Certo, i vertici romani di Fli su Genova non ne azzeccano una, ma stanno raccogliendo quello che hanno seminato: la metà della percentuale nazionale di consensi, lo sputtanamento mediatico che meritano certe scelte autolesionistiche, la perdita di credibilità dovuta alla mancanza di idee e iniziative incisive.
Da parte nostra avevamo avanzato proposte concrete che avrebbero rilanciato il partito e lo avevamo fatto anche nelle sedi e nei modi opportuni, tanto per sgombrare il campo dalle ridicole accuse di essere causa di polemiche.
Qualcuno “non poteva” prendere le decisioni dovute e necessaire?
Liberi di scegliere il disfacimento.
Liberi di tenersi chi inaugura sedi fantasma.
Liberi di far eleggere chi nasconderà persino il simbolo del partito per interesse personale e che, invece che pensare ad aprire a Genova una sede di Fli, preferisce aprire un suo point elettorale.
Sono tutti fatti che continuano a darci ogni giorno sempre di più ragione.
Noi la nostra battaglia l’abbiamo già vinta, in ogni caso.
Ma puntiamo ad altro: a far veicolare idee, a diventare punto di riferimento di una nuova destra legalitaria e sociale, nazionale e popolare, non ci interessano le beghe di condominio.
Cresceremo per gradi, non per aggregazioni personali, ma per contenuti, frequentando mercati e non salotti, mettendoci idee e faccia, provocazioni e movimentismo, senza dover “scoprire” o cavalcare dopo due anni battaglie che avevano denunciato in tempo reale, magari per unirsi al codazzo di ex tromboni leghisti.
“Liguria Futurista” è oltre, è avanti.
Abbiamo il nuovo, definitivo simbolo, dallo stile futurista, curato professionalmente da un creativo.
Da ieri siamo sbarcati su Facebook con la pagina personale Liguria Futurista (potete chiederci l’amicizia) improntata all’informazione ligure e nazionale, con un taglio originale.
E siamo solo all’inizio, tranquilli…
Liberi di pensare e liberi di agire.
Buon Natale futurista a tutti.
Ufficio di Presidenza
LIGURIA FUTURISTA
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