“LIGURIA FUTURISTA”: PER BATTERE UN MARCHESE NON SERVONO PRINCIPI O PROFESSORI, MA UN CANDIDATO ESPRESSIONE DELLA GENOVA IMPEGNATA NEL SOCIALE
LA PROPOSTA DI “LIGURIA FUTURISTA” DI FRONTE ALLA CRISI DEL CENTROSINISTRA GENOVESE E AI SILENZI DI UN CENTRODESTRA DIVISO E PERDENTE… O PRIMARIE APERTE ALLA SOCIETA’ CIVILE O UN CANDIDATO ESPRESSIONE DELL’IMPEGNO SOCIALE E DEL VOLONTARIATO PER BATTERE DORIA SUL SUO TERRENO
Mentre la sinistra cittadina si interroga sui problemi derivanti dall’affermazione di Marco Doria, il centrodestra vagola nel buio e si disperde in mille rivoli.
L’unico contributo interessante l’ha dato Claudio Scajola, ipotizzando le primarie di centrodestra aperte alla società civile, al di fuori degli schemi di partito.
LIGURIA FUTURISTA, di fronte alle voci che circolano di principi o professori da contrapporre al marchese-docente individua invece le seguenti caratteristiche del candidato ideale e della squadra che dovrebbe schierare il centrodestra:
1) Il candidato sindaco, anche per togliere argomenti alla sinistra, dovrebbe essere espressione della città impegnata nel sociale, inteso come volontariato e associazionismo.
Contrapponendo così l’impegno sociale concreto a quello dei salotti intellettuali.
2) Il candidato sindaco deve indicare subito almeno cinque collaboratori di qualità che diventino parte integrante del progetto politico della futura gestione della macchina comunale: un economista, un ambientalista, un responsabile dell’Osservatorio sulle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, un rappresentante dei comitati spontanei dei cittadini, un esperto di problemi del lavoro.
Tutti scelti al di fuori di appartenenze politiche e tessere di partito.
3) Qualora si optasse per le primarie, occorre dare un messaggio preciso ai genovesi: nessun politico in lista, solo rappresentanti della società civile e del volontariato.
LIGURIA FUTURISTA
Ufficio di Presidenza
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