“LIGURIA FUTURISTA” CONTRO LA CASTA: VOLANTINAGGIO A GENOVA PER CHIEDERE IL DIMEZZAMENTO DEGLI STIPENDI PER PARLAMENTARI E CONSIGLIERI REGIONALI
IN APPENA 15 GIORNI “LIGURIA FUTURISTA” RACCOGLIE 800 ADESIONI SU FACEBOOK… IN SETTIMANA VOLANTINAGGIO A GENOVA NEI QUARTIERI POPOLARI CON UNA PROPOSTA CONCRETA: SIANO I PARTITI, CON IL FINANZIAMENTO PUBBLICO, A PAGARSI LA PROPRIA CLASSE DIRIGENTE, NON I CITTADINI
Avevamo promesso che saremmo usciti fuori dalle sterile polemiche e dal vecchio modo di fare politica che ormai accomuna tutti i partiti tradizionali per riportare al centro del dibattito politico le esigenze reali dei cittadini.
In Italia non è più sufficiente il momento della denuncia, occorre anche quello della proposta alternativa: a un modello di società e di sviluppo bisogna avere la capacità di contrapporne un’altro, più vicino alle speranze e ai sogni della gente comune.
Per troppo tempo all’opinione pubblica sono state propinate vuote parole d’ordine o programmi presentati come la panacea di ogni male: salvo poi scoprire che il tanto annunciato federalismo ha finito solo per tramutarsi nell’annuncio di maggiori tasse locali o che le presunte liberalizzazioni finora non hanno portato a una reale diminuzione dei prezzi per il consumatore.
L’Italia è il Paese dove anche i migliori propositi vengono nella pratica vanificati dagli interessi della politica deteriore, dai compromessi, dai privilegi.
Da anni si parla di riduzione dei costi della Casta, ma alla fine non si fa mai nulla di concreto se non tagli simbolici sugli stipendi di parlamentari.
Si è giunti a discettare tra stipendio base del deputato (sui 5-6000 euro) ed extra, tipo stipendio per il portaborse, salvo poi scoprire che molti deputati non hanno alcun collaboratore e si intascano lo stesso i 4.000 euro corrispettivi.
In qualsiasi Paese al mondo certi extra verrebbero rimborsati solo a “presentazione pezza giustificativa”, in Italia no, sono soldi dati a prescindere.
Ma siamo anche il Paese dove i partiti ricevono un rimborso elettorale per i costi sostenuti per le elezioni pari a circa 500 milioni di euro.
Ma, come si evince dalle stesse pezze giustificative presentate dai partiti, la somma che realmente essi spendono per le pur costose campagne elettorali nazionali, oscilla tra un decimo e un terzo di quella che gli viene in ogni caso accreditata dallo Stato.
Ovvero uno spende ad esempio 30 milioni di euro e gliene vengono riconosciuti 100, in base a una legge votata anni fa su proposta, guarda caso, di un esponente leghista.
E allora ci chiediamo, e chiediamo ai cittadini, per quale ragione i partiti non usino la differenza per coprire almeno il 50% degli stipendi dei loro parlamentari e consiglieri regionali.
Chiediamo per quale ragione i cittadini debbano pagare due volte i partiti, prima come rimborso elettorale e poi per stipendiare i loro rappresentanti.
Vogliono guadagnare 15.000 euro al mese?
Se li facciano dare dal partito di appartenenza.
Questo il senso della proposta che divulgheremo a Genova attraverso il volantinaggio organizzato in questi giorni nei quartieri popolari della città .
E’ solo la prima delle iniziative messe a punto da “Liguria Futurista” per gennaio.
Ci fa piacere sottolineare che il nostro Movimento ha già raccolto in 15 giorni su Facebook oltre 800 amicizie, dato che dimostra che un certo tipo di coerenza e di impostazione, senza steccati o interessi, è condiviso da tante persone oneste e libere.
Ricordiamo che chi volesse collaborare alla distribuzione del volantino può mettersi in contatto per ritirare delle copie ai numeri 334-3308075 e 346-0546850.
Chi, in altre città , volesse riprodurlo in proprio, può farlo richiedendoci autorizzazione.
Contro la staticità della vecchia poliitca, “Liguria Futurista” è in movimento.
Liberi di pensare, liberi di agire.
Ufficio di Presidenza
Liguria Futurista
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