Dicembre 7th, 2008 Riccardo Fucile
LA PROPOSTA PRESENTATA DALLA FRANCIA ALL’ONU EVITERA’ CHE IN CERTI PAESI ISLAMICI GLI OMOSESSUALI SIANO PERSEGUITATI?….L’ALLARME DELLA CHIESA CATTOLICA SUI PERICOLI NEL CREARE L’EFFETTO PANDA…
“Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevoli e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino”.
Chi ha detto questa frase da Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede è la stessa persona che oggi è Papa con il nome di Benedetto XVI, pastore di quella chiesa cattolica che una campagna di becera disinformazione trasforma in un nemico da attaccare sempre e a qualunque costo.
Vogliamo quindi considerare con equilibrio e senza preconcetti malati la posizione della Chiesa sulla proposta che la Francia presenterà prossimamente all’Onu?
Nella sua dichiarazione mons. Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ribadisce che (aperte virgolette, quindi è dichiarazione ufficiale) “La Chiesa dice che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione” e continua ” Ma qui la questione è un’altra. Continua »
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Maggio 20th, 2008 Riccardo Fucile
A GENOVA HANNO SFILATO I CHERUBINI
Genova, sabato 17 maggio, corteo di manifestanti contro la visita del Papa nel capoluogo ligure. C’è di tutto: agnostici, atei, gay, lesbiche, sinistra critica, rifondazione, centri sociali, pacifisti (perchè, gli altri non lo sono?) e verdi. Ah, anche punkabbestia con i loro poveri cani.
Tutti in corteo per protestare contro la Chiesa, il Papa, i preti, i cattolici tout court e tutto ciò che profuma di sacrestia, perchè si sa, la protesta è l’unica forma di attività che li vede protagonisti di qualcosa, non ci risulta infatti che i protestatari siano dediti a qualsiasi tipo di volontariato nei confronti del prossimo, al contrario di coloro che fungono da bersaglio al loro corteo.
Ma quello che colpisce, al di là del gruppetto di contestatori, è l’atteggiamento della stampa. Continua »
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Maggio 3rd, 2008 Riccardo Fucile
CITTA’ BLINDATA IL 17 MAGGIO: STATO LAICO O PRIDE LAIDO?
E’ di questi giorni una interessante inchiesta del Secolo XIX, quotidiano cittadino, sullo stato dell’Università di Genova: sono emersi dati inquietanti, come un “buco” nei conti di 40 milioni di euro, come il fatto che l’ex Albergo dei poveri, sede ora di alcune facoltà universitarie, sia costato 55 milioni di euro e già cada a pezzi ad appena due anni dalla fine dei lavori o come nel 70% dei palazzi universitari non siano rispettate le prescrizioni antincendio e in sei sedi vi siano tracce di amianto. Diversi giorni di inchiesta documentata e nessuna reazione: la sindaco Vincenzi dorme, il presidente Burlando sonnecchia, i docenti universitari fanno finta di nulla: cadono calcinacci sull’aula magna, ma fanno finta che sia un refolo di scirocco. Sono mesi che accade, ma nessuno ha mai denunciato la cosa. Che strana categoria questa dei docenti universitari genovesi, sempre sottotraccia, mai una “voce di dissenso”, mai “esporsi troppo”: qua vige il conformismo, incancrenito da decenni. Continua »
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Gennaio 16th, 2008 Riccardo Fucile
DAL CASO CALABRESI ALLA SAPIENZA: GLI INTELLETTUALI FIANCHEGGIATORI DEL TERRORISMO …INDIVIDUATO UN SITO PER UNA NUOVA DISCARICA: LA MONNEZZA ALL’UNIVERSITA’ DI ROMA
Ci sono docenti che insegnano, che lasciano il segno nel campo della ricerca e della cultura, che rappresentano un esempio per le successive generazioni e altri che “appongono firme” per avere quella visibilità che la loro pochezza intellettuale e la loro vita di travet frustrati non gli ha concesso. Sono coloro che passano una vita anonima svicolando attraverso i muri degli atenei, andando a elemosinare favori ai potenti, lucrando sulle dispense universitarie che cambiano ogni anno, costringendo gli studenti a spendere cifre non indifferenti per mantenersi agli studi, che sfruttano i laureati nel precariato postuniversitario… Ai tempi dei miei studi universitari era un prototipo diffuso, si infilavano nei partiti di governo per fare carriera, accumulavano cariche pubbliche e denari privati, erano viscidi e spocchiosi, aguzzini e lecchini, forti coi deboli e deboli coi forti. Ricordo un esame di “diritto di famiglia” dove ogni anno il docente inseriva 10 pagine nuove nel testo da lui scritto per giustificare una nuova edizione e un aumento del prezzo…io lavoravo per mantenermi agli studi e avevo comprato di seconda mano il testo dell’anno prima…se ne accorsero e mi invitarono a ritornare al successivo appello col “testo nuovo”…ma loro erano i “proletari” e io il “fascista”, loro firmavano appelli contro il commissario Calabresi che venne così “giustiziato” dai loro amichetti, loro avevano costituito a Lettere un covo delle BR ( un docente, il prof. Fenzi, fu uno degli ideologhi del partito armato) e io lavoravo d’estate per potermi pagare le loro dispense vendute a prezzi 6 volte superiori al costo reale…no, non potevano essere sfuttatori…loro erano le avanguardie morali del “proletariato”. Continua »
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Ottobre 24th, 2007 Riccardo Fucile
Socks, detto “il primo gatto d’America”, il felino nero macchiato qua e là di bianco che fece dire a Hillary Clinton che “Il suo arrivo fu il momento in cui iniziammo a sentirci a casa alla Casa Bianca”, si sta rivelando una pericolosa insidia sulla strada verso la presidenza di quella che potrebbe essere la prima donna della storia a governare gli Stati Uniti. “Donna fredda, calcolatrice e spietata” l’ha definita la rivista Atlantic, perchè, subito dopo il trasloco il povero Stoks fu affidato senza tante storie alla segretaria e l’ex first lady se ne lavò bellamente le mani. Pare che gli animalisti americani non la stiano prendendo tanto bene.
Ma c’è un altro gatto che farà molto parlare di sè, e non solo i bambini. Si tratta di Chico gattone rossiccio e teutonico, bavarese, per l’esattezza che è l’io narrante di una storia pubblicata dalle Edizioni il Messaggero di Padova in un bel libro per bambini, scritto da Jeanne Perego e illustrato da Donata dal Molin.
Il libro si intitola Joseph e Chico; sappiamo chi è Chico ma chi è Joseph?
Joseph è Benedetto XVI e la storia narrata attraverso le parole del gatto è quella del Papa, dalla sua nascita fino ad oggi.
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Ottobre 21st, 2007 Riccardo Fucile
Ite Missa est. E subito si accende un fragore di tuoni e lampi e la tempesta si abbatte spietata sulla Chiesa e, naturaliter (che bello il latino!) , sul Papa che è il suo parafulmine. 
Dal 14 settembre scorso, festa dell’Esaltazione della Santa Croce – la data non è stata scelta a caso – i fedeli che desiderano seguire la messa in latino non dovranno più riunirsi come carbonari, di nascosto, vergognandosi, agli occhi della nostra società così colta, così smart e hi-tech, di questa loro debolezza da catacomba.
Benedetto XVI ha fatto quello che anche il suo predecessore, Giovanni Paolo II, avrebbe approvato e a cui aveva iniziato a porre mano.
Con il Motu Proprio sull’uso della liturgia romana anteriore alla riforma del 1970, il Pontefice ha di fatto ribadito – perchè l’uso del vecchio Messale romano non era mai stato vietato nè tanto meno abolito – la possibilità di celebrare la messa seguendo, appunto, il Messale Romano promulgato da San PioV e nuovamente edito dal Beato Giovanni XXIII. “Sono infatti due usi dell’unico rito romano”, ha tenuto a precisare Benedetto XVI. Continua »
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