CENTRODESTRA A PEZZI IN TOSCANA: A FIRENZE, PRATO E LIVORNO LA MELONI VA DA SOLA
LA LEGA RIVENDICA L’ULTIMA PAROLA SUI CANDIDATI E LA MELONI STRAPPA
Strappo nel centrodestra toscano. A quattro mesi dalle elezioni amministrative di Firenze, Prato e Livorno affiorano le prime spaccature interne alla coalizione di centrodestra che nell’ultimo periodo era riuscita a correre unita portando alle vittorie storiche di Pisa, Massa e Siena.
A pesare è l’assenza di candidati sindaci in grado di poter correre contro gli uscenti Nardella, Biffoni (Pd) e Nogarin (M5S) e così sabato Fratelli d’Italia ha deciso di rompere le righe annunciando i propri nomi: a Firenze sarà il consigliere regionale Paolo Marcheschi, a Livorno il coordinatore cittadino Andrea Romiti mentre a Prato un nome non è ancora stato ufficializzato ma anche qui si preannuncia una candidatura in solitaria.
Ovviamente l’uscita di Fratelli d’Italia non è piaciuta per niente agli alleati di centrodestra: “Sono cose già viste — ha detto il senatore e referente elettorale della Lega, Manuel Vescovi — Fratelli d’Italia ha voluto dire ‘ci siamo anche noi’, ma l’importante è trovare il candidato migliore facendo sintesi in tutto il centrodestra”. Anche Forza Italia non ci sta: “Quelle di FdI sono candidature di partito”, attacca il coordinatore degli azzurri in Toscana, Stefano Mugnai.
L’annuncio della candidatura di Marcheschi è arrivata dopo un incontro avvenuto giovedì a Roma tra i vertici regionali del partito toscano e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha dato la linea: “Non è più il momento di attendere, adesso dobbiamo passare all’attacco”.
Marcheschi ha una lunga carriera di partito alle spalle: classe 1961, aderì a Forza Italia nel 1994 ma è sempre stato considerato l’anti-Verdini in una terra in cui i verdiniani hanno fatto il bello e il cattivo tempo.
Dal 2012 è passato a Fratelli d’Italia (“non mi riconoscevo più nella linea politica del Pdl di Verdini”, scrive nella sua biografia) e dal 2015 è consigliere regionale in opposizione alla giunta Rossi. Anche per la sua lunga militanza politica, è stato accolto quasi con fastidio dagli alleati di centrodestra: “Abbiamo una mezza dozzina di nomi di candidati superiori o di uguale livello a Marcheschi”, ha commentato Mugnai.
Anche a Livorno è sceso in campo il coordinatore di Fratelli d’Italia, Andrea Romiti.
Lo strappo di Fratelli d’Italia non è piaciuto per niente ai vertici regionali della Lega che, sulla scia dell’avanzata a livello nazionale, rivendica l’ultima parola sui tre candidati sindaci.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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