CENTRODESTRA IN ALTO MARE PER IL CANDIDATO DA OPPORRE A SALA: SALVINI VUOLE RASIA, BERLUSCONI INDICA MAURIZIO LUPI
DOPO L’APPOGGIO DEI VERDI, ANCHE IL M5S NON ESCLUDE UNA CONVERGENZA SU SALA
“Ho imparato in questa legislatura a non escludere nulla”: e quel nulla, vista la domanda che gli viene rivolta, è un possibile sostegno a Beppe Sala come (ri)candidato sindaco di Milano. A rispondere è il viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni, esponente di spicco del Movimenti 5 Stelle. “Se c’è la volontà di condividere alcuni punti fermi come l’assistenza sociale agli ultimi, le case popolari, la riqualificazione delle periferie e l’ambiente, il verde e i parchi che sono sempre e solo annunciati e non organizzati, si può ragionare su qualsiasi cosa”. “Però – ha concluso – non mi compete, grazie al Cielo”.
Una data, per le elezioni Comunali, ancora non c’è, e più indicatori fanno pensare a uno slittamento a causa della situazione epidemiologica non solo in Lombardia. Ma dopo che il sindaco Beppe Sala ha confermato la sua ricandidatura – incassando anche una alleanza con i Verdi – per gli altri partiti il momento delle decisioni non può essere rimandato più di tanto, pena lasciare campo libero alla sua campagna elettorale.
Archiviato il rimpasto della giunta in Regione, il centrodestra si concentra sulla scelta del candidato. Entro la settimana la coalizione conta di trovare l’intesa.
Restano in pista la candidatura di Roberto Rasia dal Polo, responsabile della comunicazione del gruppo della ristorazione Pellegrini, che si è autocandidato con un post su Facebook ed è sponsorizzato da Matteo Salvini: un candidato della società civile, come da mesi ha sostenuto il leader della Lega.
Negli ultimi giorni, però, hanno ripreso a crescere le quotazioni dell’ex ministro ciellino, Maurizio Lupi.
Piace a Silvio Berlusconi, che considera Rasia un nome troppo poco conosciuto per correre in una partita delicata come quella di Milano, la città dove è nata Forza Italia e nella quale ormai da tanti anni Berlusconi cerca una riscossa.
Il nome di Lupi finora non convince Salvini: un volto politico, che non rappresenterebbe una figura nuova.
A completare la terna di nomi rimasti in lizza resta Simone Crolla, direttore della Camera di Commercio americana, che sembra gradito almeno ai leghisti moderati vicini a Giancarlo Giorgetti, pur avendo un passato da deputato di Forza Italia anche se solo per sei mesi nel 2013.
Un nome che, secondo alcuni potrebbe essere il compromesso dopo l’ingresso di Letizia Moratti nella giunta regionale di Attilio Fontana.
Nei prossimi giorni sono previsti incontri incrociati tra i papabili e i partiti della coalizione. Salvo che all’ultimo momento non si aggiunga un nuovo nome. Il risiko delle candidature infatti potrebbe incrociarsi con quelle delle altre città che andranno al voto.
(da agenzie)
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