CHIESTI GLI ARRESTI DOMICILIARI PER LUIGI CESARO, PARLAMENTARE DI FORZA ITALIA: CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE CAMORRISTICA
ORA SERVE IL SI’ DEL SENATO
Dopo che il Senato ha autorizzato l’utilizzo di sei intercettazioni telefoniche su 28, il gip di Napoli ha emesso un’ordinanza cautelare nei confronti di Luigi Cesaro, senatore di Forza Italia ed ex presidente della Provincia di Napoli: arresti domiciliari per il reato di concorso esterno nell’associazione camorristica capeggiata dal boss Pasquale Puca e attiva a Sant’Antimo, la città di origine del politico.
Per questa vicenda tre fratelli del senatore (Aniello, Antimo e Raffaele) sono già a giudizio. Secondo l’accusa i Cesaro, in qualità di imprenditori e Luigi anche di politico, agevolavano le attività illecite dei Puca. La misura cautelare ovviamente non può essere notificata prima dell’autorizzazione a procedere del Senato.
L’indagine
Quando scattarono le 59 misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta sugli intrecci tra politica, imprenditoria e camorra a Sant’Antimo, nel giugno del 2020, i pm di Napoli avevano chiesto l’arresto in carcere per il senatore di Forza Italia. Richiesta rinviata dal gip all’esito dell’autorizzazione per l’uso delle intercettazioni e trasformata in domiciliari. Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli del parlamentare di Forza Italia, erano già stati arrestati nel 2017 nell’ambito dell’inchiesta sul Piano di insediamento produttivo (Pip) di Marano.
(da agenzie)
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