CICCHITTO DIFENDE BONDI: “NON E’ LUI AD AVER TRADITO, FORZA ITALIA GUIDATA DA UN GROTTESCO CERCHIO MAGICO”
“BERLUSCONI HA TRADITO LA RIVOLUZIONE LIBERALE CHE AVREBBE DOVUTO RAPPRESENTARE, TRAMUTANDO IL PARTITO IN UNA CASERMA”
“Su una cosa ha perfettamente ragione Sandro Bondi: nel corso di questi vent’anni Berlusconi si è rivelato uno straordinario leader politico nella impostazione e nella direzione delle campagne elettorali e poi un presidente del Consiglio non sempre all’altezza del ruolo come hanno dimostrato le sconfitte del 1996, del 2006 e quella del 2013. Oggi questa drammatica discussione si svolge perchè Berlusconi e Forza Italia hanno perso non solo quasi tutto l’originario gruppo dirigente, ma ben 9 milioni di elettori”.
A scriverlo su Libero è Fabrizio Cicchitto, per molti anni fra i principali esponenti di Forza Italia e oggi in Ncd, commentando il dibattito aperto sulle sorti di Forza Italia e del centrodestra dall’intervista di Sandro Bondi a La Repubblica.
Per Cicchitto “tutto ciò vanifica una polemica politica fatta usando la categoria del tradimento. Quando a tradire sono 9 milioni di elettori e si sfascia tutto un gruppo dirigente, allora un leader politico dovrebbe operare una profonda riflessione anche autocritica”.
“Quanto al golpe del 2011, perchè rimuovere il fatto – prosegue Cicchitto – che allora certamente Sarkozy e la Merkel lavorarono in tutti i modi contro il governo Berlusconi, ma questo lavorio fu favorito sia dallo scontro apertosi all’interno del governo fra lo stesso Berlusconi, Tremonti, Brunetta e la Lega, sia – diciamocelo fuori dai denti – dagli errori comportamentali, chiamiamoli cosi, dello stesso Berlusconi. Infatti le cene eleganti che in quegli anni si svolgevano a ritmi ossessivi non avevano nulla di penalmente rilevante, ma furono dei tragici errori politici che contribuirono a togliere a Berlusconi credibilità a livello internazionale proprio nel momento in cui egli ne avrebbe avuto il massimo bisogno. Anzi, visto che si parla tanto di tradimenti, quello fu un autentico tradimento che Berlusconi fece innanzitutto nei confronti di se stesso e della propria storia politica, e poi anche rispetto alla sua classe dirigente, al suo partito e ai suoi elettori”.
In definitiva, secondo Cicchitto, “la drammatica intervista di Bondi è il segno di una crisi politica e personale acutissima e dovrebbe spingere lo stesso Berlusconi e i suoi amici a una riflessione seria e non a invettive che danno il senso di un’incapacità totale di misurarsi con lo stesso dramma politico in cui sono anch’essi coinvolti”.
Per il deputato, “una volta messo in piedi un partito del 30% dei voti con centinaia di parlamentari, migliaia fra consiglieri regionali e comunali il cui valore fondamentale era quello della Rivoluzione Liberale,come si poteva e si può pretendere di gestirlo quasi che si trattasse di una caserma o peggio – come sta avvenendo oggi – attraverso gli ordini di servizio di un grottesco cerchio magico?”.
(da “Huffingtonpost“)
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