COPASIR, PD, M5S E LEU ABBANDONANO I LAVORI: “LA PRESIDENZA DEVE ANDARE A FDI, NON TORNEREMO FINCHE’ C’E’ IL LEGHISTA VOLPI
PER LEGGE DEVE ANDARE A UN ESPONENTE DELL’OPPOSIZIONE MA DA MESI SALVINI NON MOLLA LA POLTRONA PER UNA RAGIONE: IL PRESIDENTE DEL COPASIR PUO’ AVERE ACCESSO A DOCUMENTI RISERVATI… COSA HA DA NASCONDERE LA LEGA?
Nuova puntata nell’intricato caso Copasir, l’organo parlamentare di sorveglianza sui Servizi, la cui presidenza spetta all’opposizione ma che è ancora nelle mani della Lega. Il Movimento Cinque Stelle e il Partito democratico, con l’accordo di Leu, hanno deciso oggi di abbandonare i lavori “al fine di contribuire alla soluzione della titolarità della presidenza del Comitato medesimo”.
Ad annunciare l’abbandono dei lavori sono Federica Dieni, Maurizio Cattoi e Francesco Castiello (M5S) ed Enrico Borghi, del Partito democratico.
In una nota spiegano anche che prima di lasciare, “nel pieno rispetto delle prerogative istituzionali, e al fine di adempiere ai disposti normativi che stabiliscono le funzioni del Copasir, abbiamo votato la delibera adottata dall’Ufficio di presidenza in ordine all’attivazione di quanto stabilito dall’articolo 34 della legge 124/2007”.
L’articolo in questione prevede che il Copasir “qualora, sulla base degli elementi acquisiti nell’esercizio delle proprie funzioni, deliberi di procedere all’accertamento della correttezza delle condotte poste in essere da appartenenti o da ex appartenenti agli organismi di informazione e sicurezza, può richiedere al presidente del Consiglio dei Ministri di disporre lo svolgimento di inchieste interne”.
Un passaggio burocratico che formalizza la richiesta, già annunciata, a Mario Draghi di attivare l’indagine interna sul famoso incontro in autogrill fra Matteo Renzi e il dirigente dei servizi segreti Marco Mancini, che avrebbe avuto altri colloqui con Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Nei giorni scorsi Raffaele Volpi, il presidente leghista del Copasir, aveva detto: “Visto che Palazzo Chigi non è molto distante, la cosa migliore da fare secondo me è chiedere a chi ha emanato la direttiva il perché ha ritenuto necessario emanarla. Chi fa un determinato tipo di lavoro ha una regola, quella di riservatezza. Mancini poteva incontrare Renzi? Chiunque sia interno agli apparati ha un obbligo riservatezza e segretezza”.
In attesa delle decisioni di Draghi è però Volpi ad essere nell’occhio del ciclone. Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) un’ora dopo la nascita del governo Draghi hanno rivendicato la guida del Copasir in quanto unica forza di opposizione.
Ma la Lega e Matteo Salvini non hanno accettato l’idea delle dimissioni di Volpi e della sua sostituzione con un parlamentare di Fdi. Vogliono, e Salvini lo ha ribadito anche ieri, che si dimettano tutti i commissari.
Ieri anche Giuseppe Conte aveva invece chiesto che venga rispettata la legge. E il sottosegretario grillino all’interno Carlo Sibilia aveva preannunciato la mossa odierna: “Finché la presidenza del Copasir non andrà all’opposizione il M5s non parteciperà alle riunioni. È una questione di garanzia dei diritti della minoranza e equilibrio dei poteri. Le istituzioni non sono lo zerbino dei partiti”, aveva detto.
L’organismo nel frattempo lavora a ranghi ridotti perchè il vicepresidente Adolfo Urso (Fdi) ed Elio Vito si sono dimessi da tempo. La coppia ha già incontrato la presidente del Senato Casellati e oggi sarà ricevuta dal presidente della Camera Roberto Fico.
(da agenzie)
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