COVID SUI MEZZI PUBBLICI, BLITZ DEI NAS: “VIRUS SU MANIGLIE, POGGIATESTA E SALE D’ATTESA”
CONTROLLATI IN TUTTA ITALIA 693 MEZZI, DECINE DI CASI RILEVATI
Il virus sulle maniglie, sui pulsanti di chiamata della fermata, sulle barre di sostegno dei passeggeri e sui poggiatesta dei sedili. L’incubo coronavirus sale a bordo di bus, metro, scuolabus, treni. E il morbo, in questo viaggio, si annida nei pulsanti delle biglietterie, nelle sale d’attesa e nelle stazioni metro.
È quanto hanno appurato i carabinieri del Nas in 32 casi di positività dei tamponi di superficie effettuati in diverse città d’Italia. In 28 casi è stato rilevato che il virus si era insediato sui mezzi pubblici e nei luoghi di attesa dei mezzi di trasporto di Roma e delle altre quattro province del Lazio: Rieti, Viterbo, Latina e Frosinone.
Un controllo straordinario messo in campo dai Nas e dal ministero della Salute. È così emerso che a Roma su 42 tamponi di superficie, 11 sono risultati positivi in campioni prelevati da un autobus urbano, da 4 autobus di linee extraurbane della capitale e da 6 vagoni della linea ferroviaria extraurbana Roma -Lido.
I tamponi risultati positivi erano stati prelevati da punti ritenuti sensibili: maniglie di apertura delle vetture, pulsanti di chiamata della fermata, barre di sostegno dei passeggeri e poggiatesta dei sedili.
Dieci le positività sulla rete di trasporto urbano di Latina e Frosinone. I prelievi hanno interessato 5 autobus, uno del capoluogo pontino e 4 di quello ciociaro. Dopo i controlli è scattata la sanificazione straordinaria.
Nove i casi di positività su mezzi pubblici nelle provincie di Viterbo e Rieti. “Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto, seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, rileva con certezza il transito ed il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale”, scrivono in un comunicato i carabinieri del Nas.
E, infatti, i controlli hanno anche svelato quanta poca attenzione ci sia alle norme anti-Covid che potrebbero comunque mettere al riparo dal contagio. In quattro, titolari di aziende di trasporto, sono stati denunciati per non avere seguito le procedure di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro a favore degli operatori.
I Nas e l’Arpa hanno anche scoperto che, in molti casi, non sono state eseguite pulizia e sanificazione dei luoghi e delle vetture, non sono stati esposti cartelli e regole anti contagio e non c’era il giusto distanziamento a bordo dei mezzi di trasporto. Mancavano anche i dispencer per il gel disinfettante o non erano funzionanti.
I mezzi controllati in diverse città italiane sono stati 693.
(da agenzie)
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