DA DUE GIORNI LOS ANGELES È IN PREDA A DISORDINI E ALLA GUERRIGLIA URBANA NATA COME PROTESTA CONTRO I RAID ANTI-IMMIGRATI
TRUMP MANDA LA GUARDIA REPUBBLICA PER GARANTIRE LA DEPORTAZIONE E IL GOVERNATORE DELLA CALIFORNIA, NEWSOM: “MINACCIATE DI ARRESTARMI? VENITE A PRENDERMI”
“Lo zar dei confini di Trump minaccia di arrestarmi per aver parlato apertamente. Vieni a prendermi, duro. Non me ne frega niente. Non mi impedirà di difendere la California”, il governatore della California, Gavin Newsom, ha risposto così su X a una presunta minaccia di arresto da parte di un membro del Gabinetto di Trump.
Lo riporta la Bbc. Lo ‘zar dei confini’ di Trump, Tom Homan, ha affermato sabato che i raid contro le manifestazioni sull’immigrazione continueranno a prescindere dalle proteste, lasciando intendere che non esiterà ad arrestare i manifestanti. Parlando alla NBC News, Homan ha detto che applicherà le stesse regole per tutti, compresi i funzionari eletti, ma non è arrivato ad accusare i politici di ostacolare effettivamente gli agenti.
Da parte sua, Newsom ha accusato ieri Trump di essere un “dittatore”. Il governatore ha scritto su X che “incitare e provocare la violenza, creare caos di massa, militarizzare le città, arrestare gli oppositori. Questi sono atti di un dittatore, non di un presidente”
Tra Washington e la California intanto si consuma lo scontro politico con le amministrazioni locali democratiche che accusano Donald Trump di incendiare la protesta per scopi politici.
È la tempesta perfetta, secondo alcuni osservatori, che la equiparano alla rivolta del 1992 avvenuta sempre nella città della California, dopo che una giuria assolse quattro agenti della polizia accusati del pestaggio del cittadino afroamericano Rodney King.
Altri riavvolgono il nastro della storia al 2020 con l’uccisione di George Floyd a Minneapolis, anch’egli afroamericano deceduto dopo l’arresto da parte di agenti bianchi
(da agenzie)
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