DON GALLO: IN RICORDO DI UN COMBATTENTE DAL CUORE GRANDE
OLTRE GLI STECCATI: IL SACERDOTE CHE HA SALVATO VITE E DIGNITA’
Un giorno don Andrea incontrò un illustre prelato che lo rimproverò di non vivere all’altezza della dignità richiesta agli uomini di Chiesa.
Egli rispose con semplicità di limitarsi a seguire l’esempio di Gesù e di chiedersi ogni volta che avvicinava un drogato o un ladro o una puttana come avrebbe reagito Gesù al suo posto.
“Ah beh, caro don Gallo – ribattè l’illustre prelato – se lei la mette su questo piano…”
“E perchè, eminenza – ribattè lui – su che piano la dovrei mettere?”
Ciao don Andrea. Da poche ore sei entrato là dove gli angeli ti hanno sostenuto perchè il tuo piede non vacillasse.
Grazie da parte di tutti i poveri cristiani che avrebbero già da tempo perduto la fede, se esempi come quello di Francesco d’Assisi, madre Teresa e di don Gallo, prete degli angiporti, non li avessero confortati.
Papa Bergoglio ha scelto la pallida luce dell’argento per l’Anello del Pescatore.
Ma il tuo esempio di povero prete, il tuo cappellaccio spiegazzato, il tuo eterno mezzo sigaro, rifulgono come l’oro presso il trono di Dio.
Una volta dicesti: “A chi incontro per strada non chiedo se è di destra o di sinistra, se ha studiato o no, se è gay o eterosessuale. A qualcuno potrò magari insegnare l’italiano, loro mi insegnano la vita”.
E nella vita conta la coerenza con cui ci si batte per i propri convincimenti e la coscienza di far parte di una comunità umana fondata sulla solidarietà e l’aiuto ai più deboli.
Beati gli ultimi, oggi più che mai.
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