E’ IL GIORNO DELLA (STRATEGIA DELLA) TENSIONE A ROMA: ARRIVANO I FORCONI
OGGI, ALLE ORE 15, LA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA DEL POPOLO, GUIDATA DAL “RIBELLE” CALVANI…. PRESENTI ANCHE CANI SCIOLTI DI VARIO COLORE.. DUEMILA AGENTI, ATTESE 15 MILA PERSONE
A poche ore dalla manifestazione di piazza del Popolo del Comitato 9 dicembre, organizzata da Danilo Calvani, “contadino” di Latina e soprattutto uno dei leader del Comitato, a Roma la tensione cresce.
Il fondatore dei Forconi siciliani, Mariano Ferro, mette in guardia: “Il rischio di infiltrazioni è altissimo. Non so cosa potrebbe accadere oggi. Calvani continua a dire che terranno fuori gli estremisti, che CasaPound non ci sarà , ma io sono sicuro che andranno lo stesso”.
Poi aggiusta il tiro per evitare la rottura definitiva (e per non perdere terreno): “Sono sicuro che Danilo lavorerà per garantire una manifestazione pacifica, siamo animati dalla stessa finalità : mandare tutti a casa. Forse abbiamo sbagliato a spaccarci, ma c’è il rischio di strumentalizzazioni”.
In piazza ci sarà anche CasaPound, “guidata” dal suo vicepresidente Simone Di Stefano, già arrestato e condannato a tre mesi con l’obbligo di firma per aver tolto la bandiera della Ue dalla sede del Parlamento europeo a Roma, sabato scorso, per sostituirla con il tricolore.
“Come avevamo già annunciato — assicura Di Stefano — ci saremo senza simboli, ma con la bandiera italiana”.
L’esponente del movimento di estrema destra si rivolge a Grillo, invitandolo “a ritirare i suoi 150 parlamentari, altrimenti anche lui è come loro”.
Calvani invece, nonostante la spaccatura del movimento e i rimbalzi di accuse, non teme affatto un insuccesso della manifestazione: “I Forconi non muovevano niente, è una fortuna che si siano dissociati questo ha fatto sentire liberi di partecipare molti cittadini, rimasti finora alla finestra perchè non gradivano di essere definiti Forconi. Arriveranno fiumi di persone da tutta Italia. Vedrete cosa sarà piazza del Popolo”.
L’appuntamento è alle 15, per un sit in che andrà avanti fino a mezzanotte, quando scadrà l’autorizzazione della Questura.
“Da Torino alla Sicilia partiranno in treno, con gli autobus e con i furgoni, persino in autostop” assicura Calvani, che ribadisce: “Nessun timore di infiltrazioni, le forze dell’ordine saranno al nostro fianco”.
Sono circa 2000 gli agenti mobilitati a Roma, dove si svolgerà anche il corteo dei movimenti di lotta per la casa.
Presidiate tutte le sedi istituzionali e gli obbiettivi sensibili.
Divieto “di assembramento” dei tir — per le strade di Roma e attorno ai caselli autostradali — e anche di semplice circolazione per tutti quei mezzi che non siano impegnati nella distribuzione delle merci.
Dalla questura, stima di massima: 15mila manifestanti.
“L’unica bandiera presente sarà quella italiana” promette Calvani. Alla domanda se non siano preoccupati per la partecipazione di CasaPound, risponde: “E dov’è il problema? Verranno come comuni cittadini. Non accadrà niente, stiamo collaborando con le autorità preposte alla sicurezza”.
Il savonese Luigi Tenderini, ex militante No Tav, attacca: a suo dire, Calvani starebbe riesumando l’estrema destra, quindi “sarebbe da arrestare per eversione” .
Mentre di Ferro e Chiavenago, altri esponenti del Comitato 9 dicembre, dice: “Sono leader senza alcuna investitura”.
Per il direttore generale del Dis, Giampiero Massolo, ascoltato ieri dal Copasir, è proprio la natura poco coesa del movimento, “fatto di tante anime”, ma che “intercetta comunque un malcontento diffuso nel Paese a causa della crisi”, a far sì che la protesta “si presti ad essere infiltrata da gruppi estremisti”.
Circostanza che ha spaventato il leader dei Forconi siciliani Ferro che, assieme al Comitato 9 dicembre del Veneto (e non solo), domenica 22 dicembre, sarà a Roma per andare alll’Angelus a “prendersi la benedizione di Papa Francesco”.
Sono già stati prenotati 10 pulman a Vicenza, a Verona, a Treviso e in Toscana.
Sandra Amurri
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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