ECCO CHI SONO GLI INVESTITORI PRIVATI CHE DETENGONO IL DEBITO GRECO
FONDI, BANCHE E ASSICURAZIONI
Se la Grecia dovesse fallire, alcuni clienti di Pimco potrebbero non prenderla tanto bene. Il gestore di fondi, uno dei più grandi del mondo con oltre 1500 miliardi di asset in gestione dei quali circa un terzo in Europa, risulta anche il più esposto sul debito pubblico greco tra i grandi investitori istituzionali.
Dei circa 82 miliardi di titoli di Stato greci ancora in circolazione, quasi uno – dato aggiornato a giugno – è infatti in mano proprio ai fondi del gruppo Pimco.
E si è incrementato nell’ultima fase di oltre 300 milioni di euro.
Al secondo posto un altro grande gestore americano, Putnam, con circa mezzo miliardo di euro nei suoi fondi.
Scarsa, tra gli istituzionali, la presenza dei titoli ellenici nei fondi italiani.
Eurizon aveva, a fine dicembre scorso, 25 milioni di euro di titoli di Stato di Atene. Mentre Generali Fund management aveva ad aprile scorso 9,19 milioni di euro investiti nei Sirtaki-bond.
Diverso il quadro guardando a banche e assicurazioni.
Sono circa 25,8 miliardi di euro i titoli in nei portafogli degli istituti di credito, ma tra questi la quasi totalità è nei portafogli delle banche greche.
E tra queste spicca Eurobank, che da sola ha in portafoglio 23,5 miliardi di debito pubblico greco.
L’istituto, che durante la crisi ha assorbito TT Hellenic Postbank e Proton Bank, ha asset totali di 77,6 miliardi.
Tra gli stranieri c’è Deutsche Bank, che a marzo scorso risultava avere ancora 108 milioni di euro di titoli greci.
Ma qui spicca la posizione del gruppo Unipol, che aveva a fine dicembre scorso circa 100 milioni di debito greco, iscritto a bilancio per 76,2 milioni di euro.
Una posizione completamente liquidata nel corso del primo trimestre, fa sapere la compagnia bolognese, senza registrare minusvalenze.
Gianluca Paolucci
(da “La Stampa”)
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