EMILIO FEDE ANDRA’ A PROCESSO PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA
L’EX DIRETTORE DEL TG4 DEVE RISPONDERE, INSIEME A LELE MORA, DEL PRESTITO RICEVUTO DA BERLUSCONI E IN PARTE INTASCATO SENZA AVERNE TITOLO
E’ stato rinviato a giudizio Emilio Fede, accusato di concorso in bancarotta fraudolenta insieme a Lele Mora (che ha già patteggiato 1 anno e 6 mesi) per la vicenda del prestito del 2010 da 2 milioni e 750 mila euro all’ ex talent scout da parte dell’ex premier Silvio Berlusconi (non è indagato).
Denaro che l’ex Cavaliere (tramite il suo ragioniere di fiducia Giuseppe Spinelli) versò a Lele Mora per ‘salvare’ dl fallimento, avvenuto nell’aprile 2011, la sua società , la Lm Management, e che sarebbe stato distratto dai due e non usato per questo scopo.
In particolare Fede avrebbe, secondo l’accusa, tenuto per sè 1.110.000 euro, di cui 500 mila euro versati da Mora in un conto di Lugano.
Gli inquirenti avevano rintracciato nel 2011 una scrittura privata a testimonianza di quel prestito e, nel corso delle indagini coordinate dal pm di Milano Eugenio Fusco, l’ex agente dei vip aveva riferito ai magistrati di aver dato al giornalista (anche coinvolto nel ‘Ruby bis’, assieme all’ex talent scout) circa la metà dei soldi di Berlusconi.
Fede aveva spiegato, invece, di aver preso solo 400 mila euro, che era quanto Mora doveva restituirgli, stando alla sua versione, per un prestito intercorso tra i due.
Per l’ex direttore del Tg4, il processo si aprirà il 26 gennaio davanti ai giudici della terza sezione penale del Tribunale di Milano.
(da agenzie)
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