“FACCIAMO UN SALTO, BATTIAM LE MANI AL PRESIDENTE RENZI”: A SIRACUSA VA IN ONDA UN CINELUCE
LA CANZONE CON CUI I BAMBINI DI SIRACUSA HANNO ACCOLTO RENZI E’ SINTOMO DEL CULTO DELLA PERSONALITA’ SENZA AVERLA
Applaudi e salta per il presidente del Consiglio.
“Dovunque vai, tu non scordarti di noi. Dei nostri sogni… delle speranze che ti affidiamo, con fiducia, oggi a ritmo di blues”.
Questa volta non è l’Inno d’Italia cantato in coro insieme ai bambini.
Questa volta, nella visita “tradizionale” a una scuola al mercoledì, è una canzone personalizzata dedicata a Matteo Renzi: “Facciamo un salto, battiam le mani. Ti salutiamo tutti insieme, presidente Renzi” intonano i bambini della scuola Raiti di Siracusa.
Il testo della canzone è stato pubblicato su Twitter dalla giornalista di Agorà (Rai Tre) Cecilia Carpio: “Quel foglio era in mano a un’insegnante, stavano provando” racconta.
Un’atmosfera da “uomo della Provvidenza”, insomma, in una città molto “renziana” (a partire dal sindaco Giancarlo Garozzo).
L’effetto riporta a certe immagini dei cinegiornali di regimi del passato.
L’accoglienza dell’istituto Salvatore Raiti è stata raccontata anche dall’agenzia Ansa: bambini disposti in semicerchio nell’atrio della scuola, che ballavano e cantavano dando vita anche a dei coloriti girotondi, battendo le mani, oltre che scandendo ripetutamente il nome “Matteo, Matteo”.
Il presidente del Consiglio ha poi condiviso anche la merenda a base di dolci siciliani. Renzi, dal canto suo, ha provato a spiegare ai bambini la crisi: “Tanti dei vostri genitori forse hanno difficoltà perchè non hanno un lavoro. E’ un momento molto difficile. Pensate, è il momento più difficile per il lavoro da 30 anni. Ma c’è adesso la possibilità di investire per nuovi posti di lavoro”. Poi il premier si è fermato con le mamme e gli insegnanti.
Al capo del governo i bambini hanno consegnato, anche a nome di tutti gli 800 compagni di scuola, cinque bigliettini con i loro sogni.
Maria Angelica, Matteo, Martina, Gaia, Akshy e Antonella hanno parlato nel loro incontro con Renzi della voglia di aver una scuola ed un mondo libero da pregiudizi, di una scuola che sappia essere all’avanguardia e sempre rispettosa dei lavori della legalità e che sappia fare della differenza, della diversità un fattore di ricchezza e non di divisione.
Alla fine i bigliettini, ai quali è stato aggiunto anche quel scritto sul posto dallo stesso Renzi, sono stati legati a dei palloncini bianchi che, prima di lasciare la scuola “Raiti” lo stesso Renzi ha liberato in volo.
“Un gesto — ha spiegato alla fine dell’incontro la dirigente Angela Cucinotta — di forte valore simbolico. Per noi questo incontro ha avuto un elemento cardine: dare spazio ai bambini, ai loro progetti, ai loro sogni. E Renzi, con il suo modo di fare e di porsi anche con i più piccoli, ha certamente reso questo contatto assai più autentico e spontaneo. Per noi, per la nostra comunità scolastica è un’altra di quelle giornate da ricordare”.
Non l’ha nemmeno sfiorata il dubbio di aver contribuito a costruire un teatrino per la rappresentazione del “Grande bluff”.
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