FIAT, 7,6 MILIARDI DALLO STATO, BEN 2,7 NELLA SOLA ERA MARCHIONNE
PROFITTI PRIVATI E SOLDI PUBBLICI: DAL 1977 UNA PIOGGIA DI CONTRIBUTI A FRONTE DI SOLI 5,2 MILIARDI DI INVESTIMENTI
La cifra più appariscente è quella fornita dalla Cgia di Mestre, l’associazione degli artigiani specializzata in statistiche.
Dal 1977 a oggi la Fiat avrebbe ricevuto dallo Stato circa 7,6 miliardi di euro.
“Una stima approssimativa” chiarisce l’Ufficio Studi che non tiene conto degli ammortizzatori sociali e che, comunque, vuole precisare il segretario della Cgil, Giuseppe Bertolussi, “è stata integrata, tra il 1990 e i giorni nostri, da oltre 6,2 miliardi di investimenti realizzati”.
Se anche fosse così, però, mancherebbero all’appello 1,4 miliardi che rappresentano una cifra considerevole.
Tra l’altro, la Cgia non tiene conto degli ultimi contratti approvati dal Cipe nel biennio 2010-2011 che, invece, vengono ricordati dal giornalista Marco Cobianchi, autore del libro Mani Bucate (Chiare lettere).
“L’ultimo aiuto di Stato”, racconta Cobianchi sul suo blog, “risale al maggio del 2011” e riguarda tre contratti: “22,5 milioni alla Fiat Powertrain di Verrone (Biella), 18,7 all’Iveco di Foggia e 11,2 milioni alla Sevel di Chieti”.
Solo un anno fa, quindi, dopo aver annunciato la rinuncia agli aiuti pubblici, Marchionne ha ricevuto dallo Stato “58,4 milioni di euro”.
In realtà , gli aiuti sono stati molto di più.
E per arrivare a una cifra più recente, si può far ricorso al Rapporto sulla spesa delle Amministrazioni dello Stato del 2012, redatto dal Ministero dell’Economia.
Dopo aver evidenziato l’importo complessivo degli aiuti di Stato alle imprese — 32,9 miliardi in cui c’è di tutto, anche le Ferrovie o le Poste — il rapporto si concentra su “quelle specifiche risorse finanziarie che lo Stato e gli enti territoriali destinano alle imprese non già in cambio di una qualche fornitura di beni o servizi, ma semplicemente sotto forma di sostegno, senza che l’operatore pubblico richieda in cambio alcuna controprestazione”.
Insomma, gratis.
Sono i veri e propri incentivi alle imprese, pari a circa 10 miliardi di euro — come conferma anche il rapporto del professor Giavazzi — e, anche in questo caso, non comprendono gli ammortizzatori come cassa integrazione o mobilità .
Si può così leggere che dal 2007 al 2011, cioè in piena “era Marchionne”, il settore Automobilistico, che in Italia è in assoluto monopolio Fiat, ha beneficiato di 2,7 miliardi di aiuti, al terzo posto dopo il settore Aeronautico e quello Navale.
Si tratta, fondamentalmente, di interventi dovuti al credito di imposta.
Non comprendono, ad esempio, nè i fondi per la rottamazione auto nè quei 300 milioni di euro che, ancora nel 2009, il Cipe assegnava, con delibera numero 36, “al fine di fronteggiare le situazioni di grave crisi degli stabilimenti Fiat di Pomigliano d’Arco e di Termini I m e re s e ” di cui, al momento, non siamo riusciti a reperire il rendiconto.
Il problema di sapere come la Fiat spende i soldi che le vengono assegnati è molto serio.
Lo conferma uno studio del ministero dello Sviluppo economico (Unità di valutazione degli investimenti pubblici” e della Rete dei Nuclei di Valutazione e Verifica degli investimenti pubblici) del 2006 che ha come oggetto i Contratti di programma, cioè quei rapporti tra Stato e imprese con i quali il privato si impegna a un piano di investimenti concordato e la parte pubblica sostiene una parte del costo.
Stiamo parlando di una quota importante che ammonta, tra il 1987 e il 2004, acirca 7 miliardi di somme stanziate. In cinque dei sette casi esaminati — tra cui Barilla, Saras o StMicroelectronics — la valutazione è stata positiva.
Ma, specifica il rapporto, nel caso del contratto di programma per la Fiat a Melfi, il più grande realizzato in Italia, “non sembra essere stato raggiunto il risultato di dar vita a un sostrato industriale più autonomo e completo”.
“Delle 25 imprese subfornitrici attive, nessuna sembra avere una direzione strategica radicata nell’area”.
Una bocciatura in piena regola.
Chissà se Mario Monti, che alla Commissione europea si è sempre opposto agli aiuti di Stato, ne parlerà con Marchionne sabato prossimo.
Intanto il ministro Fornero ha annunciato che incontrerà anche i sindacati la prossima settimana.
Salvatore Cannavò
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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